Repubblica Ceca, riflettori sul turismo
Brinda la sede italiana di CzechTourism,che anche nel 2012 ha portato a casa risultati soddisfacenti nonostante l‘avversa congiuntura internazionale: +4,7% di italiani nel Paese rispetto al 2011.
Brinda la sede italiana di CzechTourism,che anche nel 2012 ha portato a casa risultati soddisfacenti nonostante l‘avversa congiuntura internazionale: +4,7% di italiani nel Paese rispetto al 2011. Un dato che va particolarmente apprezzato alla luce del forte calo di presenze fatte registrare da altri Paesi europei: dal -1,8% (Belgio) al -42,3% (Cipro). Nel 2012 l’Italia si è piazzata addirittura al 6° posto nella classifica incoming della Repubblica Ceca, preceduta solo da Germania (Paese economicamente forte nonostante la crisi), Russia (ancora di salvezza di questa epoca per quanto riguarda turismo e investimenti), Slovacchia e Polonia („vicine di casa“) e Stati Uniti. Grazie a 353.671 arrivi gli italiani lo scorso anno hanno rappresentato il 4,9% del totale degli arrivi (7.170.385). La media di permanenza dei nostri connazionali si è attestata sulle 3,8 notti, per un totale di 976.810 pernottamenti. Questi risultati si spiegano nel rapporto sempre più consolidato e felice tra Repubblica Ceca e Italia, frutto della efficace politica di destagionalizzazionee differenziazione della destinazione Repubblica Ceca perseguita in 6 anni di attività dall’ufficio italiano di Czech Tourism. Il corteggiamento“ nei confronti delBelpaese non è mai stato casuale, ma basato al contrario su attente analisi, strategie mirate e scelte ad hoc. Come quella per esempio di puntare su nuovi settori, destinati a incontrare sempre più la preferenza del pubblico italiano e capaci di soddisfare le sempre nuove curiosità di un pubblico esigente. Le cifre del 2012, soprattutto se considerate in un clima generale di recessione, sono ancora una volta positive.