Immagine di sfondo della pagina Ryanair chiude un semestre record: utile in crescita del 42% e prospettive di espansione
03 novembre 2025


Ryanair ha archiviato un primo semestre da record. Il gruppo guidato da Michael O’Leary ha registrato un utile netto di 2,54 miliardi di euro, in crescita del 42% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, grazie a una combinazione di tariffe più alte, incremento del traffico e gestione dei costi sotto controllo.

Nel secondo trimestre, l’utile si è attestato a 1,72 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto al Q2 2024.
Il traffico passeggeri è cresciuto del 3%, raggiungendo i 119 milioni di viaggiatori, mentre la tariffa media è aumentata del 13% sostenuta da un forte periodo pasquale e da un pieno recupero dei prezzi nel trimestre estivo. I ricavi complessivi sono saliti del 13% a 9,82 miliardi di euro, di cui 6,91 miliardi da biglietteria e 2,91 miliardi da servizi accessori, in crescita del 6%. Sul fronte dei costi, Ryanair conferma la propria efficienza: le spese operative sono aumentate solo del 4%, pari a un +1% per passeggero, nonostante l’impatto di tasse aeroportuali (+14%) e costi ambientali. Il gruppo ha beneficiato della copertura carburante (85% del fabbisogno FY26 a 76 dollari al barile) e ha esteso gli hedge anche all’esercizio successivo, con l’80% del consumo FY27 fissato sotto i 67 dollari, assicurando risparmi futuri sui costi del carburante.
La solidità finanziaria resta un punto di forza: rating BBB+ da Fitch e S&P, flotta interamente di proprietà e oltre 1,5 miliardi di euro di liquidità netta. Il gruppo ha già rimborsato 1,2 miliardi di debiti, investito 1,1 miliardi in nuovi aerei e distribuito 400 milioni agli azionisti. È stato inoltre avviato un buyback da 750 milioni di euro, di cui il 25% già completato, e il CdA ha approvato un dividendo intermedio di 0,193 euro per azione in pagamento a febbraio 2026.
Sul fronte operativo, Ryanair prosegue la crescita della flotta con 204 Boeing 737-8200 “Gamechanger” già in servizio (su 641 aeromobili totali) e attende le ultime consegne del modello per l’estate 2026. L’arrivo dei nuovi MAX-10 è previsto a partire dalla primavera 2027, parte di un piano che porterà la flotta complessiva a oltre 900 aerei entro il 2034, sostenendo l’obiettivo di 300 milioni di passeggeri annui entro il FY34.

Il gruppo continua inoltre a investire in sostenibilità con la riduzione delle emissioni grazie ai nuovi velivoli a basso consumo, al retrofit delle ali dei B737NG e all’acquisto di motori CFM LEAP-1B, più efficienti del 20% in termini di carburante e CO₂. Per il futuro, Ryanair prevede una crescita del traffico oltre i 207 milioni di passeggeri nell’anno fiscale 2026, sostenuta da nuove rotte e basi in mercati più competitivi come Italia, Albania, Svezia e Marocco, con un progressivo disimpegno da Paesi con costi elevati come Germania e Austria.

Michael O’Leary non manca di sottolineare la necessità di riforme strutturali nel trasporto europeo:
“È tempo che la Commissione europea agisca per migliorare la competitività, armonizzare le tasse ambientali e riformare il controllo del traffico aereo, ancora inefficiente e causa di ritardi e costi per i passeggeri.”
L’outlook per l’anno resta positivo, ma prudente: la compagnia prevede una moderata crescita dei profitti nel FY26, con l’obiettivo di recuperare il calo tariffario del 7% registrato nel 2024.

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