Ryanair, utile trimestrale a 820 milioni di euro
Nel primo trimestre dell’esercizio fiscale 2026, Ryanair ha registrato un utile netto di 820 milioni di euro, in aumento rispetto ai 360 milioni dell’anno precedente.
Il risultato è sostenuto da un incremento del 4% del traffico passeggeri, che ha raggiunto quota 58 milioni, e da un rialzo del 21% delle tariffe medie, salite a 51 euro.
I ricavi totali sono cresciuti del 20% a 4,34 miliardi di euro, con quelli da biglietteria in aumento del 26% a 2,94 miliardi, spinti da una domanda robusta durante il periodo pasquale, da confronti favorevoli con il 2024 e da una tenuta dei prezzi nelle prenotazioni a ridosso della partenza. Le entrate ancillari sono aumentate del 7% a 1,39 miliardi. I costi operativi sono saliti del 5% (pari a un +1% per passeggero) a 3,42 miliardi, in un contesto in cui l’hedging carburante ha attenuato l’impatto dell’aumento delle tariffe ATC (+16%) e dei costi ambientali legati al sistema ETS e all’introduzione progressiva dei carburanti sostenibili (SAF).Secondo il CEO Michael O’Leary, “l’hedging sul carburante rappresenta un vantaggio competitivo fondamentale in un mercato petrolifero volatile, con circa l’85% del fabbisogno per il FY26 coperto a 76 dollari al barile”. Al 30 giugno, la liquidità lorda ammontava a 4,4 miliardi di euro, dopo 600 milioni di investimenti e circa 400 milioni di rimborsi di debito. La posizione di cassa netta è salita a 2 miliardi (da 1,3 miliardi a marzo), permettendo al gruppo di affrontare con risorse interne le prossime scadenze obbligazionarie, pari a circa 2,1 miliardi di euro in dieci mesi. Il gruppo mantiene il rating BBB+ da Fitch e S&P e dispone di una flotta interamente di proprietà con oltre 590 aeromobili.
La flotta ha raggiunto le 618 unità, incluse 181 B737-8200 “Gamechanger” (+25 da giugno 2024). Ryanair prevede una crescita del traffico del 3% nel FY26, fino a 206 milioni di passeggeri. Boeing ha confermato la certificazione dei MAX-10 per la fine del 2025 e le prime 15 consegne sono attese nella primavera 2027. In totale, Ryanair prevede di ricevere 300 di questi aeromobili entro marzo 2034.
Durante l’estate, il vettore opererà oltre 2.600 rotte, incluse 160 nuove, con una domanda S25 definita “forte”. La crescita della capacità viene destinata a mercati che riducono le tasse aeroportuali e incentivano il traffico. Il gruppo prevede che la capacità nel corto raggio europeo resterà limitata fino al 2030, anche a causa dei ritardi nelle consegne dei costruttori, dei problemi ai motori Pratt & Whitney e del processo di consolidamento del settore.
Sul piano ESG, Ryanair ha preso in consegna 5 nuovi “Gamechanger” nel trimestre e ha iniziato l’installazione di winglet sulla flotta B737NG, con l’obiettivo di coprire 409 aerei entro il 2026. È stato inoltre firmato un accordo per l’acquisto di 30 motori CFM LEAP-1B, del valore di circa 500 milioni di dollari, per migliorare l’efficienza e la resilienza operativa. Per l’intero esercizio, Ryanair prevede una crescita del traffico contenuta al 3% a causa dei ritardi nelle consegne Boeing. I costi unitari dovrebbero restare sotto controllo grazie all’entrata in flotta di nuovi Gamechanger, al vantaggioso hedging carburante e al contenimento delle spese operative. I rincari tariffari del secondo trimestre saranno inferiori a quelli del primo, che aveva beneficiato di una Pasqua anticipata. Ryanair si attende di recuperare quasi completamente il calo tariffario del 7% registrato nel secondo trimestre del 2024.
“La visibilità sulla seconda metà dell’anno resta nulla – ha affermato O’Leary – e l’outlook per l’intero FY26 è condizionato da variabili esogene, tra cui guerre commerciali, crisi geopolitiche, scioperi nel controllo del traffico aereo e rischi macroeconomici. Tuttavia, ci aspettiamo con cautela di registrare una crescita dell’utile netto grazie al recupero delle tariffe”.