Immagine di sfondo della pagina Seychelles, paradiso sostenibile
09 luglio 2019

Le Seychelles sono state il primo paese al mondo a includere nella propria Costituzione il principio della conservazione ambientale. Tanto è stato fatto in questa direzione, ma l’obiettivo del ministro del turismo Didier Dogley è quello di far diventare l’arcipelago uno dei migliori modelli di sostenibilità in assoluto.

Un paradiso d’altronde ha bisogno di misure che lo aiutino a restare tale. Proprio a tale scopo il ministro scoraggia il turismo di massa, anzitutto ponendo una moratoria sul numero di stanze disponibili: “Non permettiamo la costruzione di nuovi hotel oltre a quelli approvati. Tenere questo aspetto sotto controllo ci permette di controllare il numero dei visitatori – dichiara il ministro del turismo, precedentemente ministro dell’ambiente, dell’energia e del cambiamento climatico. A tal proposito hotel di qualunque dimensione hanno la possibilità di aderire volontariamente al programma di certificazione della gestione sostenibile del turismo Seychelles Sustainable Tourism Label, di cui attualmente fanno parte 19 strutture divise tra Mahe, Praslin e Silhouette. La mission della certificazione è di incoraggiare gli hotel ad applicare pratiche di sostenibilità nelle loro attività, al fine di salvaguardare la biodiversità e la cultura delle Seychelles. I 19 hotel certificati sono uniti dalla volontà d’ispirare un modo più efficiente e sostenibile di gestire l’impresa turistica, preservando il valore del territorio.

La strategia di sviluppo sostenibile delle Seychelles è la strategia maestra per ottenere un’economia migliore, con benefici per il turismo, la pesca, le riserve d’acqua dolce, l’agricoltura e le attività ricreative nell’arcipelago. Bisogna ricordare d’altronde che l’economia del paese ruota principalmente attorno alle due risorse del turismo e della pesca, attività a loro volta fortemente dipendenti dalla sostenibilità ambientale delle attività produttive. Si inizia dalle piccole mosse, una su tutte l’abolizione delle cannucce di plastica usa e getta. Lo stato ha infatti vietato l’importazione e l’uso delle cannucce in plastica, per ridurre i rifiuti plastici, sostituendole con altre in legno, bambù o altri materiali naturali e riciclabili. Altro esempio di attuazione della strategia arriva da Praslin, dove una nuova fabbrica trasforma le alghe in un fertilizzate per le produzioni agricole. Ultimo, grande, esempio virtuoso è Cousin Island, che da piantagione di noci di cocco in fallimento è diventata la prima riserva al mondo carbon free. L’isola attira ogni anno circa 11mila visitatori e per bilanciare i voli aerei che li portano in questo paradiso è stato attivato un programma di compensazione attraverso il finanziamento di attività certificate di riduzione di emissioni di CO2 in paesi in via di sviluppo in Africa.

Ma sviluppo sostenibile significa anche tutela ambientale, e da questo punto di vista è doveroso citare le due nuove aree marine che tutelano la biodiversità nell’oceano e che con i 21mln di dollari raccolti hanno potuto pagare parte del debito sovrano finanziando altri progetti di protezione dell’ambiente marino e di adattamento ai cambiamenti climatici. Altro importantissimo esempio di tutela ambientale è la riscossa del black parrot, specie endemica delle Seychelles, che è aumentata numericamente in maniera considerevole grazie al monitoraggio all’interno della riserva Vallée de Mai, a Praslin. Ultimo notevole esempio sono le piantagioni di corallo, di cui 50mila frammenti ne sono stati letteralmente allevati dalla ONG Nature Seychelles, grazie al progetto Reef Rescue, a Cousin Island.

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