Ski Price Index 2025/2026: Livigno guida la classifica, Appennini più economici
Livigno in testa alle preferenze, Cortina la più cara. Il budget giornaliero va dai 64 ai 280 euro
Sciare resta una delle passioni invernali degli italiani, ma la scelta della destinazione passa sempre più dal confronto dei costi. A fotografare il mercato per la stagione 2025/2026 è lo Ski Price Index di Holidu che ha analizzato le 40 località sciistiche più ricercate dagli italiani, mettendo a confronto prezzo medio giornaliero di alloggio e skipass.
Il dato chiave è la forbice di spesa: si va dai 64 euro al giorno di Gran Sasso – Campo Imperatore fino ai 280 euro di Cortina d’Ampezzo, confermando un’offerta ampia e differenziata tra Alpi e Appennini.
Livigno guida la classifica, segue l’Abruzzo
In testa alla graduatoria 2025/2026 si conferma Livigno, prima località sciistica per interesse degli italiani, con un costo medio giornaliero di 184 euro. Al secondo posto si colloca Alto Sangro – Roccaraso/Rivisondoli, riferimento per lo sci dell’Italia centrale, con una media di 129 euro, uno dei valori più bassi della top 10. Completa il podio Madonna di Campiglio, che con 221 euro al giorno abbina appeal internazionale e servizi di alto livello.
Top 10: Alpi protagoniste, ma non solo
La classifica evidenzia una forte concentrazione alpina, in particolare del Trentino-Alto Adige, che piazza cinque località tra le prime dieci. Oltre a Madonna di Campiglio, figurano Merano 2000 (4ª, 135 euro), Pinzolo (6ª), Canazei(8ª) e Alta Badia – Corvara (9ª).
La Valle d’Aosta è rappresentata da Courmayeur, quinta con un costo medio di 191 euro, mentre spicca la presenza del Parco Nazionale del Pollino, tra Calabria e Basilicata, al settimo posto, segno di un crescente interesse per le mete appenniniche.
Chiude la top 10 Cortina d’Ampezzo, che registra il prezzo più alto della classifica con una media di 280 euro al giorno, anche in vista dell’appuntamento con le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.
Poche mete estere, dominano le destinazioni italiane
Gli italiani continuano a privilegiare lo sci domestico: 36 località su 40 sono italiane. Le quattro mete estere presenti si concentrano tra Austria, Francia e Svizzera. La più alta in classifica è Innsbruck – Ghiacciaio dello Stubai (17ª, 143 euro), seguita da Chamonix-Mont-Blanc (24ª, 79 euro). In Svizzera compaiono Zermatt (38ª, 273 euro) e St. Moritz(39ª, 222 euro), confermandosi destinazioni di prestigio ma con costi elevati.
Dove sciare spendendo meno
Per chi cerca una settimana bianca più accessibile, le opzioni migliori si concentrano soprattutto nel Centro-Sud Italia. Gran Sasso – Campo Imperatore è la località più economica in assoluto con 64 euro al giorno, seguita dal Pollino (68 euro), Etna Nord (70 euro) ed Etna Sud (72 euro). Anche Camigliatello Silano, in Calabria, si mantiene sotto gli 80 euro, con una media di 78 euro.
Skipass: le differenze tra alta e bassa stagione
Sul fronte skipass, in alta stagione i più cari si registrano a Zermatt (103 euro), St. Moritz–Corviglia (101 euro) e Madonna di Campiglio (85 euro). All’estremo opposto, le tariffe più contenute si trovano a Camigliatello Silano (30 euro) e in diverse località appenniniche ed etnee, con prezzi intorno ai 35 euro.
In bassa stagione, Zermatt resta la più costosa, mentre le soluzioni più economiche sono Gran Sasso – Campo Imperatore e Camigliatello Silano (25 euro), seguite da Limone Piemonte e Pescasseroli.
Trentino-Alto Adige regione leader
Con 17 località su 40, il Trentino-Alto Adige è la regione più rappresentata dell’indice. Accanto alle mete di punta, figurano comprensori come Val Gardena – Alpe di Siusi, Val di Fiemme – Obereggen, Kronplatz, Plose, Arabba/Marmolada e Folgarida/Marileva, a testimonianza di un’offerta ampia, capace di coprire diverse fasce di prezzo.