Tahiti punta su nuovi target
“Tahiti è una destinazione di grande appealing per il turismo internazionale”, ha detto Jean-Marc Mocellin, direttore generale di Tahiti Tourisme in occasione del road-show che a Milano e Roma ha coinvolto giornalisti e operatori del settore, “da quando abbiamo riaperto inizialmente al mercato francese siamo ritornati velocemente ai flussi del 2019, pre pandemia”.
Grande attesa per il ritorno degli italiani, tra i primi mercati dopo il Giappone, Australia e Nuova Zelanda, America, Canada e Francia. Le condizioni ci sono tutte: la maggioranza della popolazione è stata vaccinata e sono state implementate importanti misure di sicurezza adottate per salvaguardare sia i turisti sia la popolazione, come ha spiegato il direttore. A cominciare proprio dal nuovo Safety Ambassador Program, che rafforza le misure sanitarie in atto per il settore turistico delle isole e contribuisce a promuovere gli innovativi protocolli di ingresso e soggiorno. Più di recente, inoltre, ad agosto 2021, è stata adottata una legge che impone la vaccinazione rivolta a diversi settori economici, e che in particolare richiede la vaccinazione di chiunque svolga un'attività turistica a stretto contatto con i clienti.
“Il nostro arcipelago è un paradiso inviolato e isolato”, ha spiegato, “grazie ai suoi spazi aperti e alla natura straordinaria è il luogo ideale dove riconnettersi con se stessi, la natura, e trascorrere un periodo di vacanza non solo in coppia, ma anche con la famiglia o gli amici. Siamo stati toccati dal Covid in minima parte e oggi gli abitanti delle isole sono vaccinati al 70%”. Ora la strategia di promozione punta a nuovi target e a nuovi asset, con un’offerta variegata di opportunità di soggiorno che includono anche i piccoli hotel, escursioni esclusive e crociere con un massimo di 300 passeggeri per preservare lo spirito di questo paradiso, il “mana”: tour di scoperta tra le isole che favoriscono attività outdoor in piena sicurezza.
“Desideriamo accogliere sempre più famiglie, senior travellers con tanto tempo a disposizione per soggiorni lunghi e poi valorizzare ancor più attività come il diving e le attività di scoperta all’aria aperta, che sono il nostro added value”, ha sottolineato, “Pensando di rilanciare la destinazione, guardiamo a tre temi: la sostenibilità, lo Slow Tourism e l’inclusività, con attività che aiutino l’integrazione e il sostegno economico alla popolazione locale, coinvolgendola sempre più nelle attività legate al turismo”. Non solo mare cristallino e spiagge inviolate. “Ampio spazio viene dato alla cultura e alla valorizzazione dello spirito di accoglienza degli abitanti de Le Isole di Tahiti, perché come hanno rilevato i sondaggi, quello che resta di più dopo un viaggio in Polinesia è proprio il ricordo della cordialità della gente che si incontra”.
Numerosi sono anche i percorsi alternativi che si possono fare al di là della scoperta del litorale, come i safari a bordo di una Jeep 4×4 per scoprire la geologia dell’isola e le trasformazioni portate dai millenni. E ancora, solcare il mare a bordo di un catamarano, facendo island hopping di isola in isola. Tra le iniziative per coinvolgere adv e tour operator sono in programma attività di formazione e campagne di comunicazione; l’appuntamento annuale con il Parau Parau Tahiti e la nuova versione di Tahiti Specialist Program, il sito di Tahiti Tourisme, che ha visto un’importante adesione registrando negli ultimi 10 mesi, l’iscrizione di ben 363 agenti.