Immagine di sfondo della pagina Tasse di soggiorno, Amsterdam è la città più cara d’Europa. Milano, Roma e Firenze tra le prime dieci
24 luglio 2025


Le vacanze in città rischiano di costare più del previsto, e non solo per l’aumento dei prezzi di voli e alloggi. A incidere, sempre più spesso, è la tassa di soggiorno. Un’imposta locale pensata per finanziare i servizi pubblici e gestire l’impatto del turismo, ma che in molte destinazioni europee sta raggiungendo livelli record.

È quanto emerge da una nuova indagine del portale Holidu, che ha stilato una classifica delle città con le tariffe turistiche più elevate. Al primo posto c’è Amsterdam, che applica una tassa pari al 12,5% del valore della prenotazione. In media, si traduce in un costo aggiuntivo di 18,45 euro a persona per notte, il più alto al mondo.

Sul podio anche le città greche di Atene, Rodi, Heraclion e Salonicco, dove è in vigore la cosiddetta “tassa di resilienza climatica”, introdotta per finanziare infrastrutture e sostenibilità ambientale. La media, in questo caso, è di 8,17 euro al giorno. In Germania, Berlino ha recentemente portato la propria tassa al 7,5%, applicata anche ai soggiorni per lavoro, mentre in Italia è Milano a segnare l’aumento più marcato: dagli attuali 5 euro, si passa nel 2025 a 7 euro per persona a notte negli hotel a 4 e 5 stelle, 6,30 euro per le case vacanza. Una misura pensata per sostenere la città in vista dell’Anno Giubilare.

Anche Roma e Firenze rientrano nella top ten europea. Nella capitale, la tassa arriva a 10 euro a notte per i 5 stelle, mentre a Firenze si arriva a 8 euro per la stessa categoria. In entrambe le città, l’imposta scende progressivamente in base alla classificazione della struttura ricettiva. A Bologna, l’amministrazione ha optato per un sistema a scaglioni, legato al prezzo dell’alloggio: si va da 4 euro per pernottamenti sotto i 31 euro a 7 euro per chi paga oltre 121 euro a notte. Un modello che guarda al valore della spesa, più che alla categoria ufficiale. In Italia, la tassa di soggiorno è attiva in molte città d’arte. A Verona, ad esempio, la tariffa va da 1 euro per i 1 stella a 5 euro per i 5 stelle, mentre gli appartamenti turistici pagano una quota fissa di 2,50 euro. Venezia, invece, adotta un sistema stagionale: da febbraio a dicembre, si pagano da 1 a 5 euro a seconda della categoria, con l’aggiunta del contributo di accesso nei giorni di maggiore affluenza.

Le modalità di applicazione sono diverse da città a città: alcune adottano tariffe fisse per categoria, altre variano l’imposta in base alla stagione o al prezzo dell’alloggio. In molti casi sono previste esenzioni per minori, residenti, studenti o persone che viaggiano per motivi sanitari. Secondo Holidu, queste politiche fiscali stanno diventando uno strumento sempre più utilizzato dai Comuni per regolare i flussi turistici e reperire risorse da reinvestire sul territorio. Ma per i viaggiatori significa anche fare i conti con una voce di spesa in più.

Per aiutare a orientarsi tra tariffe e regolamenti, Holidu ha messo a disposizione un calcolatore online che permette di stimare la tassa di soggiorno in base alla destinazione, al numero di notti e alla tipologia di alloggio. Lo strumento è disponibile al link: www.holidu.it/magazine/citta-piu-care-al-mondo-per-tasse-di-soggiorno.

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