Thailandia 2026: lusso esperienziale e nuove rotte da valorizzare
Il Marketing Manager del TAT in Italia, Sandro Botticelli, traccia trend, nuove destinazioni e strategie di promozione per il mercato italiano, con un focus su sostenibilità, wellness e valore delle esperienze.
Il mercato italiano verso la Thailandia nel 2025 mostra segnali di consolidamento e rinnovamento: crescono gli arrivi, l’interesse per soggiorni più lunghi e le richieste di circuiti diversificati. Sandro Botticelli, Marketing Manager dell’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese in Italia, illustra i principali trend, le destinazioni emergenti e le opportunità per tour operator italiani. Tra le priorità della promozione, la valorizzazione del lusso esperienziale, del turismo sostenibile e delle “gemme nascoste” del Paese.
Quali sono i principali trend del mercato italiano verso la Thailandia nel 2025, in termini di arrivi, permanenza media e circuiti più richiesti?
Nel 2025 osserviamo tre trend chiave: ripresa e consolidamento degli arrivi dal mercato italiano, aumento dell’interesse per soggiorni più lunghi e segmenti a più alto valore, e diversificazione dei circuiti richiesti. Gli italiani mantengono forte preferenza per le combinazioni città e mare (Bangkok + isole), ma cresce la domanda per itinerari che includono il Nord culturale (Chiang Mai) e destinazioni emergenti.
Quali esperienze o itinerari stanno emergendo tra i viaggiatori italiani, oltre alle destinazioni classiche?
Stanno emergendo itinerari esperienziali: percorsi di wellness e healing, soggiorni in riserve naturali, tour enogastronomici regionali, esperienze comunitarie con artigiani locali e trekking culturali nel Nord. Anche i viaggi slow nelle province meno affollate (Isan, Nan, Khanom) guadagnano interesse tra chi cerca autenticità.
Quali saranno i focus delle attività promozionali TAT in Italia nel 2026 in termini di prodotto ed esperienze?
TAT concentrerà la comunicazione su: turismo di qualità (wellness, lusso responsabile), promozione delle “gemme nascosti” per distribuire i flussi, e storytelling digitale mirato (video long-form, micro-esperienze, partnership con media e top creator). Queste attività si inseriscono nella visione strategica che privilegia valore e sostenibilità.
Ci sono aree della Thailandia ancora poco esplorate che presentano grande potenziale per i tour operator italiani?
Sì: province come Nan, l’area di Khanom (sud), le aree interne del Nord-Est (Isan), e i parchi naturali meno battuti offrono prodotti nuovi per il mercato italiano, dalle esperienze eco-culturali ai soggiorni slow in boutique lodge. Queste aree sono ideali per tour operator che vogliono differenziarsi con offerte sostenibili e narrative locali.
Con il nuovo volo Etihad su Krabi, quali opportunità concrete si aprono per pacchetti mare o combinati?
L’apertura di collegamenti di linea con Krabi (via Abu Dhabi) facilita l’offerta di pacchetti mare premium e combinati riducendo i tempi di trasferimento e permettendo combinazioni isole + avventura. Per gli operatori italiani è un’opportunità per proporre prodotti al target luxury e famiglie che cercano collegamenti affidabili e servizi a valore aggiunto.
Cosa prevede il programma “Amazing Thailand Passport Privileges 2025” e quali sono i benefici per il mercato italiano?
“Amazing Thailand Passport Privileges 2025” è un programma di incentivi e agevolazioni per visitatori internazionali che include sconti, pacchetti promozionali e rewards presso partner turistici (hotel, attrazioni, F&B). Per il mercato italiano significa maggior valore percepito durante il soggiorno, incentivi alla spesa locale e leve promozionali che gli operatori possono integrare nei pacchetti commerciali.
La nuova campagna globale “Healing is the New Luxury” come posiziona la Thailandia nel segmento lusso?
La campagna posiziona la Thailandia come destinazione di lusso esperienziale basata su benessere autentico: non solo servizi e strutture eleganti, ma percorsi di rigenerazione, medicina tradizionale, natura e tranquillità culturale. È un posizionamento che parla a viaggiatori italiani disposti a pagare per qualità, esclusività e sostenibilità dell’esperienza.
Parlando di sostenibilità quali sono le linee guida del Thailand Green Tourism Plan 2030?
Il piano mira a bilanciare sviluppo economico, tutela ambientale e inclusione sociale: promuove pratiche di gestione sostenibile nelle destinazioni, certificazioni per operatori, tutela della biodiversità, sviluppo di infrastrutture green e obiettivi per collocare località thailandesi tra le top 100 destinazioni sostenibili entro il 2030. Questo quadro rende la destinazione più credibile per il turista italiano sensibile all’impatto ambientale.
In cosa consiste il “Trusted Thailand” ed in che modo contribuisce a rassicurare i viaggiatori italiani sulla sicurezza del Paese?
“Trusted Thailand” è un’iniziativa di certificazione/sigillo di qualità che identifica operatori, strutture e servizi conformi a standard di sicurezza, igiene e servizio. Offre un percorso verificato e strumenti di autovalutazione per gli operatori: un messaggio chiaro per il viaggiatore italiano che ricerca affidabilità e professionalità, specialmente nel segmento famiglie e senior.
La vision “The New Thailand – Value is the New Volume” come influenzerà la promozione e la percezione della Thailandia sul mercato italiano nel 2026?
Questa visione sposta l’attenzione dalla quantità alla qualità: comunicazione focalizzata su esperienze ad alto valore, sostenibilità e storytelling emotivo. Per l’Italia significato operativo: campagne che raccontano storie locali, partnership con operatori specializzati, prodotti premium e offerte che privilegiano soggiorni più lunghi e spesa pro-capite superiore. Il risultato atteso è una percezione della Thailandia come destinazione più matura, bilanciata e adatta a viaggiatori attenti e sofisticati.
Giuseppe Focone