Tokyo si svela attraverso l’arte dell’Ukiyo-e: un ponte tra passato e futuro
Un nuovo video promozionale lanciato dal Tokyo Tourism Representative in Italia reinterpreta la capitale giapponese con lo sguardo raffinato delle stampe ukiyo-e, offrendo ai visitatori un viaggio emozionale e visivo tra storia, spiritualità e innovazione
Mentre i riflettori sono puntati su Expo 2025 in corso a Osaka, dove si celebra l’innovazione con radici nella tradizione, Tokyo rilancia il proprio immaginario turistico con un progetto che coniuga arte e narrazione, rivelando la città attraverso la lente del Giapponismo. Il nuovo video promozionale appena diffuso dall’ufficio del turismo della capitale nipponica in Italia propone un’esperienza visiva ispirata alle ukiyo-e, le celebri stampe nate nell’era Edo, per raccontare la città nella sua dimensione più profonda, dove antico e moderno convivono in armonia. È un invito a esplorare Tokyo seguendo il filo sottile della memoria estetica giapponese, tra scorci storici e nuove architetture urbane, spiritualità e cultura pop.
Nel filmato, la Tokyo di oggi prende forma attraverso luoghi simbolici che affondano le radici nella tradizione ma dialogano con la modernità. Il Santuario Kameido Tenjin, dedicato al dio della conoscenza, apre la narrazione con la sua atmosfera spirituale, mentre Yurakucho San-Choku Yokocho, con i suoi undici locali riuniti, racconta la convivialità quotidiana della città, tra piatti di pesce fresco, carne e sake. Poi c’è il Tokyo Toyosu Manyo Club, una spa urbana con vista sulla baia, che reinterpreta il concetto di benessere all'interno di una metropoli in costante trasformazione. Il racconto si sviluppa in due momenti distinti, Day e Night, per restituire le molteplici anime di Tokyo. Nella parte notturna emerge la figura silenziosa e imponente del ponte Nihombashi, costruito nel 1603 e oggi monumento culturale nazionale, crocevia di viaggiatori e mercanti fin dall’epoca Edo. Appare come una cerniera temporale tra le Tokyo del passato e quella del presente, tanto che le sue arcate sono protagoniste di numerose ukiyo-e di Hiroshige e di versi poetici della tradizione waka.
L’omaggio all’arte dell’ukiyo-e non si ferma al video. Chi desidera approfondire questo universo visivo può farlo visitando alcuni dei musei più importanti della città. Il Sumida Hokusai Museum ospita circa seicento opere del maestro Katsushika Hokusai, offrendo uno spaccato del suo genio grafico e della visione urbana della Tokyo del tempo. L’Ōta Memorial Museum of Art raccoglie invece una collezione di oltre quindicimila stampe firmate da giganti come Hiroshige, Utamaro e Hokusai stesso, tracciando l’evoluzione dell’ukiyo-e nei suoi temi e stili.
In parallelo, il Tokyo National Museum propone fino al 3 agosto la mostra immersiva Neo-Japonism: From Ancient Art to Anime, un’esperienza sensoriale che intreccia reperti storici e animazione contemporanea. Su uno schermo LED di sette metri scorrono in altissima definizione ceramiche Jōmon, rotoli illustrati dell’epoca Heian e stampe Edo, accanto ai mondi immaginari di Osamu Tezuka, Isao Takahata e Mamoru Hosoda. Un viaggio visivo che abbatte le barriere tra le epoche e invita a riflettere sulla continuità estetica e culturale del Giappone, facendo dialogare l’arte tradizionale con l’universo anime.
Tokyo non si limita dunque a essere una città da visitare, ma si propone come esperienza estetica, come spazio in cui lo sguardo del viaggiatore si forma e si trasforma. In un’epoca in cui la comunicazione turistica cerca autenticità e narrazioni coinvolgenti, la scelta dell’ukiyo-e come chiave interpretativa conferma l’identità di una capitale che sa reinventarsi restando fedele a sé stessa. Una Tokyo da attraversare con gli occhi pieni di meraviglia e con la consapevolezza che ogni angolo può essere il punto di partenza per un racconto nuovo.