Immagine di sfondo della pagina Trieste: itinerari religiosi fra le vie della città
31 marzo 2010

Trieste è il luogo delle differenze. Le diverse lingue e religioni, le microcomunità che si stabiliscono a Trieste lasciano il proprio segno sulla sua fisionomia urbanistica. I tanti e diversi luoghi di culto che ne punteggiano la mappa sono un invito a viaggiare nel tempo e nello spazio alla scoperta di tradizioni spirituali diverse e qui pienamente integrate. Trieste punta a diventare una meta privilegiata per il turismo religioso. Tra le bellezze della città: la Cattedrale di San Giusto, la Chiesa di Santa Maria Maggiore, nel cuore cittadino, la Chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo e la Basilica paleocristiana di Via Madonna del Mare, una delle prime testimonianze del culto cristiano. Alla tradizione cattolica si intreccia, fra le vie di Trieste, quella ortodossa, un esempio: la Chiesa di San Spiridione, un edificio ottocentesco che svetta vicino al Canal Grande con le sue imponenti cupole azzurre e il tripudio di mosaici d’ispirazione bizantina che ne ornano i locali interni. Il luogo di culto dei greco-ortodossi è invece la Chiesa di San Nicolò, lungo le rive. Trieste ospita poi una comunità protestante, che si riunisce nell’unico edificio in stile gotico della città, l’ottocentesca Chiesa evangelica luterana, e una comunità evangelica riformata (comprendente elvetici e valdesi) che si ritrova invece in una delle chiese più antiche di Trieste, San Silvestro, del XII secolo. A Trieste infine si trovano la Chiesa cristiana avventista e la cattolica metodista. Tra gli itinerari religiosi, è da ricordare, infine quello di cultura ebraica. Cresciuta dopo il 1719, la comunità ebraica ha goduto a Trieste di una relativa tolleranza, grazie alla tutela dei diritti civili garantita dal governo asburgico. Realizzato nel 1908 dagli architetti Ruggero e Arduino Berlam, il maestoso Tempio ebraico è il cuore della vita religiosa della comunità.

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