Turismo indiano in forte crescita: 377 milioni spesi in Italia nel 2024
Boom di viaggiatori dall’India tra lusso, giovani generazioni e nuove connessioni. Il ruolo di VFS Global per un’esperienza di viaggio semplificata
L’Italia continua a rafforzare il proprio appeal verso il mercato indiano, registrando nel 2024 numeri record sul fronte turistico. Secondo i dati ENIT, lo scorso anno i viaggiatori indiani hanno speso 377 milioni di euro nel nostro Paese, segnando un incremento del 29,3% rispetto al 2023. I pernottamenti hanno raggiunto quota 3,9 milioni, con una crescita dell’8%.
La componente dominante rimane quella legata ai viaggi di piacere, che rappresentano il 64,4% della spesa totale e oltre un terzo degli arrivi. Tuttavia, si segnala anche un’importante crescita nel comparto business travel, che ha visto un aumento della spesa del 45,5%. A confermare il potenziale del mercato, una proiezione elaborata da Thrends prevede un costante aumento degli arrivi indiani in Italia fino al 2030, trainato sia dal contesto macroeconomico favorevole sia dagli investimenti nel settore dei trasporti, come il maxi-ordine da 470 nuovi aeromobili effettuato nel 2023 da Air India, che punta a espandere la connettività internazionale del Paese.
Le città d’arte italiane si confermano le destinazioni privilegiate dal turismo indiano: Roma, Firenze, Venezia e la Costiera Amalfitana restano al vertice delle preferenze. Cinque regioni – Lazio, Lombardia, Campania, Toscana e Veneto – assorbono l’85% dei pernottamenti totali.
Il trend si riflette anche nel comparto luxury. Secondo lo studio “Tourism and Luxury Shopping: Will India Be the Leading Nationality of the Future?”, realizzato da Camera di Commercio Indiana in Italia insieme a partner del travel retail come SEA Aeroporti di Milano, Fidenza Village, Global Blue e Lybra Tech, la spesa tax free degli indiani in Italia è cresciuta del 37% nel 2023. Lo scontrino medio per acquisti di beni di lusso ha raggiunto i 1.122 euro, mentre quello per l’ultra-lusso ha superato i 2.300 euro, con un incremento del 59%. Milano si conferma hub principale per lo shopping indiano (39% della spesa), seguita dagli outlet village.
A trainare il fenomeno è una nuova generazione di viaggiatori, con Millennials e Gen Z che rappresentano oggi il 64% degli acquirenti indiani. Una fascia giovane, esperienziale e con un’elevata capacità di spesa, spesso legata anche a percorsi di studio in Italia, che contribuiscono a rafforzare il legame culturale e relazionale tra i due Paesi.
In questo scenario, risulta strategico assicurare ai viaggiatori un accesso agevole al Paese sin dalla fase di richiesta del visto. In India, il servizio è gestito in esclusiva da VFS Global, partner autorizzato delle autorità diplomatiche italiane. Attiva nel Paese dal 2004, VFS Global opera 11 centri per la raccolta delle domande di visto, occupandosi di attività puramente amministrative – raccolta documenti, acquisizione dati biometrici – senza partecipare al processo decisionale.
“Offriamo un’infrastruttura solida e servizi accessibili in tutto il territorio indiano, per facilitare ogni fase dell’esperienza di richiesta”, spiega Folco de Luca Gabrielli, ex ambasciatore d’Italia in Asia e oggi Account Manager di VFS Global per il mercato italiano. “La collaborazione con le autorità italiane ha l’obiettivo di valorizzare l’Italia come destinazione accogliente e di qualità, anche nella gestione dei flussi in ingresso”.
In una fase in cui il turismo indiano mostra segnali di espansione su scala globale, l’Italia si trova di fronte a un’opportunità concreta. Offrire a questi visitatori un percorso semplificato e personalizzato, sia prima che durante il soggiorno, sarà decisivo per rafforzare la competitività della destinazione nel medio periodo.