Immagine di sfondo della pagina Venezuela tra sogno e rinascita. Henry Maglione: “Il Paese è pronto. Ora tocca a noi riportarlo nel cuore dei viaggiatori”
09 luglio 2025

Dal cuore del Venezuela a quello di Napoli, passando per sogni, coraggio e visione turistica. Henry Maglione è uno di quegli agenti di viaggio che non si limitano a vendere pacchetti: costruiscono ponti tra mondi. Con la sua agenzia Venezuelana Tours ha portato nel mercato italiano l’essenza più autentica del suo Paese, in tempi in cui il Venezuela era più una nostalgia che una destinazione. Oggi, con alle spalle vent’anni di attività e un team affiatato, lavora concretamente per contribuire al rilancio turistico di una terra che ha tutto: mare caraibico, natura selvaggia, montagne innevate e città in trasformazione.
In questa intervista su Turismo & Attualità, reduce da una recentissima trasferta ‘a casa’, ci racconta con passione e lucidità cosa sta cambiando davvero, quali sono le opportunità per gli operatori e i viaggiatori, e perché è arrivato il momento di guardare al Venezuela con occhi nuovi, e magari anche di tornarci.

D: Partiamo da una panoramica generale: dopo anni complessi, si torna a parlare del Venezuela come possibile destinazione turistica. Ci sono opportunità concrete o il mercato è ancora troppo instabile?

R: Sono tornato in Venezuela solo poche settimane fa e ho notato che si inizia a intravedere una reale apertura verso i mercati esteri. Lì il turismo ha trovato la sua forza nei flussi domestici, sono stati i visitatori venezuelani a muovere finora l’economia del settore ed è stato sufficiente. Ma adesso, visto che la situazione geopolitica è in miglioramento, vi è interesse ad attrarre una platea di ospiti internazionali.

D: Quali sono i mercati che già ora vedono nel Venezuela una meta per le vacanze?

R: Alcuni Paesi dell’Est Europa, la Russia per esempio, mandano dei charter in Venezuela in alcuni periodi dell’anno. Comincia a farlo anche la Spagna, mentre in tal senso l’Italia è ancora indietro, ho notato un limitato turismo di viaggiatori individuali. Gli statunitensi, viste le tese relazioni politiche, al momento sono fuori dai giochi; eppure, si tratta di un mercato importante perché, insieme ai canadesi, sono pur sempre Paesi non distanti che infatti, in passato, costituivano un’importante percentuale degli arrivi totali.

D: Dal punto di vista dell’offerta, che tipo di prodotto si vende o si può costruire sul Venezuela? Quali sono i punti di forza della destinazione?

R: Il Venezuela è una destinazione interessante per coloro che amano i viaggi itineranti e desiderano l’avventura. Il Paese offre la natura con l’Amazzonia, il mare, le montagne con la neve: è talmente vario da poter vestire le esigenze di tutti. È proponibile, parallelamente, anche come meta strettamente balneare visto che vi sono molti hotel, resort e b&b non distanti dalle spiagge e con un’offerta che va incontro a budget di ogni tipo. Riguardo i punti di forza, ci tengo a sottolineare un aspetto cruciale: la sicurezza. La situazione è radicalmente cambiata rispetto a poco tempo fa, non si parla più di scenari come “Mi rapinano” o “Non posso uscire per strada”, mi sono accorto di come sia realmente possibile auspicare a una rinascita del turismo consentendo ai visitatori di godere appieno dei luoghi e di portare a casa il ricordo di un soggiorno senza intoppi.

D: Parlando di organizzazione pratica, quali zone sono attualmente più accessibili e sicure per i turisti? 

R: I posti più sicuri, a mio avviso, sono la Isla de Margarita ossia il punto turisticamente più sviluppato con resort che offrono una formula all inclusive, il Parque Nacional Morrocoy e l’Arcipelago de Los Roques che vanta il mare più bello del Venezuela. E poi il Parque Nacional Canaima in Amazzonia, che è gestito da comunità locali in totale sicurezza.

D: Arrivare in Venezuela: quali sono le opzioni in termini di collegamenti aerei dall’Italia? 

R: Dall’Italia, partendo dagli aeroporti più grandi come Milano, Roma e Napoli, si raggiunge il Venezuela con un solo scalo. Si può volare via Spagna con Iberia o Air Europa, via Portogallo con Tap o, con sosta a Istanbul, a bordo di Turkish Airlines.

D: Sul fronte costi, nel breve-medio termine, il Venezuela può essere competitivo rispetto ad altre destinazioni sudamericane o rimane piuttosto caro? Che percezione c’è del rapporto qualità-prezzo?

R: I costi di un viaggio in Venezuela sono in linea a quelli di destinazioni latinoamericane simili, tanto se parliamo di vacanza al mare quanto se invece ci orientiamo su tour più avventurosi stile quelli proposti in Perù o in Colombia. Rispetto al passato, le tariffe sono diverse. Una decina di anni fa, vi erano molti giovani a scegliere il Paese perché economico anche grazie a un cambio favorevole. Ora i prezzi si sono avvicinati a quelli di nazioni turisticamente concorrenti e i costi dei pacchetti si sono sostanzialmente uniformati.

D: Che tipo di cliente sceglie o potrebbe scegliere il Venezuela? 

R: Credo che il target attuale sia medio-alto, dettato dal tipo di vacanza che si vive a destinazione. Quanto progettiamo un'avventura dobbiamo calcolare le escursioni, le attività, le guide e i trasferimenti. Si tratta di tanti servizi messi insieme. Il Venezuela può funzionare bene per i gruppi ma anche per le coppie che, soprattutto se - come prevedo - il turismo si rimetterà in moto, potranno organizzare qui il loro viaggio di nozze avvantaggiandosi di scenari paradisiaci.

D: Il Venezuela, dunque, è pronto per un turismo internazionale?

R: Secondo me sì, o quanto meno è sulla strada giusta. Si è lavorato tantissimo per risolvere l’annoso problema dei disservizi come la possibile mancanza d’acqua o di corrente elettrica, sono stati implementati i collegamenti interni e gran parte delle strutture ricettive sono state rinnovate e attrezzate con adeguate riserve idriche e generatori di energia. Anche l’offerta culinaria è vasta e aggiornata con ristoranti per tutti i gusti.

D: Dal punto di vista personale e professionale, cosa sta facendo Venezuelana Tours per rilanciare la destinazione? Organizzate tour, pacchetti, partenze di gruppo?

R: A Capodanno partirà il mio primo gruppo e avrò il piacere di accompagnarlo io, ho già un buon numero di conferme e questo viaggio sarà il simbolo del mio personale rilancio del Venezuela. Sarà un itinerario attraverso il quale farò conoscere le località di mare, le città, fino all’Amazzonia. Per il futuro ho in programma di organizzare altri gruppi abbinati alla vendita di tour individuali. Inoltre, poiché credo fermamente nel ritorno del mio Paese nella wish list degli italiani, investirò personalmente. Ho parlato con le autorità locali per valutare la possibilità di organizzare un educational così da portare in Venezuela altri agenti di viaggio e accelerare, anche con il loro aiuto, il ritorno della destinazione. Poi chissà che, con una crescita della domanda, non venga lanciato un domani persino un volo diretto dall’Italia! Ora però, è tempo di costruire un’offerta prodotto adeguata, spingere sui servizi e rimettersi in carreggiata.

Gaia Guarino

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