Immagine di sfondo della pagina Vertenza turismo per la Fiavet  Sicilia e le categorie
20 luglio 2011

Fiavet Sicilia, insieme alle associazioni di categoria aderenti a Confcommercio, Confesercenti e Confindustria, ha costituito in tavolo tecnico e hanno valutato le diverse criticità che affliggono le categorie imprenditoriali,in primis l’abusivismo.

Fiavet Sicilia, insieme alle associazioni di categoria aderenti a Confcommercio, Confesercenti e Confindustria, ha costituito in tavolo tecnico e hanno valutato le diverse criticità che affliggono le categorie imprenditoriali,in primis l’abusivismo. Inoltre, avendo rilevato il totale vuoto politico che attanaglia il settore insieme ad una incapacità progettuale, gli operatori hanno deciso di aprire la vertenza turismo e insieme hanno annunciato l’organizzazione degli Stati generali del turismo in Sicilia. E’ questa la decisione presa nella riunione del 19 luglio tenuta a Palermo. “Esiste il problema di regolamentare tutto il settore – ha denunciato Giuseppe Cassarà, presidente onorario Fiavet nazionalema in particolare il settore delle agenzie di viaggio dove un regolamento manca ormai da 75 anni. Ora occorre fare una verifica con il Dipartimento perché adesso diciamo basta a questa completa mancanza di regole certe”.

L’attuale situazione che ci troviamo ad affrontare in cui le aziende abusive divorano quelle che operano nel rispetto della legalità – ha sottolineato Andrea Corso, presidente di Assoturismo Confesercenti è causata dagli atteggiamenti improvvidi della politica degli ultimi anni”.

Ai lavori ha preso parte anche Anna Maria La Vecchia, dirigente regionale del Servizio agenzie di viaggio e professioni turistiche, in rappresentanza del Dipartimento regionale Turismo guidato da Marco Salerno, che ha manifestato la volontà di condividere altri tavoli tecnici utili per individuare le soluzioni amministrative possibili nella lotta all’abusivismo e a tutela della legalità. Infine, anche un accenno al Codice del Turismo. Insieme al Dipartimento, si stanno valutando i limiti di applicabilità del testo voluto dal ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla.

 

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