Viaggi d’istruzione, la richiesta delle associazioni: regole chiare e revisione del bando Consip
Le Associazioni apprezzano il confronto con i Ministeri ma chiedono aggiornamenti rapidi e la revisione del bando Consip.
Le Associazioni del turismo organizzato – AIAV CNA, Aidit Federturismo Confindustria, Assoviaggi Confesercenti, ASTOI Confindustria Viaggi, Fiavet Confcommercio, Fto Confcommercio e Maavi Conflavoro PMI – esprimono apprezzamento per il confronto del 17 ottobre con i Ministeri dell’Istruzione e del Merito, del Turismo e delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha confermato la volontà condivisa di garantire alle scuole un quadro operativo stabile e coerente con gli orientamenti ANAC e con il principio di risultato previsto dal Codice dei contratti pubblici.
Le Associazioni hanno ribadito la necessità di aggiornare tempestivamente la circolare ministeriale indirizzata alle istituzioni scolastiche, riconoscendo la loro natura di amministrazioni sub-centrali (soglia €221.000) e l’inquadramento dei corsi e soggiorni linguistici tra i servizi dell’Allegato XIV (soglia €750.000).
È stata presentata una proposta di altre categorie di viaggi con natura e finalità intrinsecamente diverse – accanto a quelle già individuate a titolo esemplificativo da ANAC (culturali, linguistici e con componente ludica) – comprendenti anche PCTO e stage, scambi internazionali, uscite giornaliere, percorsi di educazione civica e viaggi sportivi, così da semplificare la classificazione e la programmazione e garantire coerenza con il PTOF di ciascun istituto.
È inoltre fondamentale riconoscere che, nel corso dell’anno scolastico, possono emergere nuove esigenze o variazioni rispetto alla pianificazione iniziale: tali scostamenti non devono essere considerati frazionamento artificioso, ma espressione della flessibilità didattica e dell’autonomia scolastica.
Le Associazioni hanno anche richiesto di sospendere e rivedere il bando Consip sui viaggi d’istruzione, alla luce delle molteplici criticità evidenziate. L’impostazione attuale – basata su logiche di business travel e criteri economici non coerenti con il turismo scolastico – rischia infatti di escludere le imprese specializzate, aumentare i costi per famiglie e scuole e compromettere la continuità delle attività formative.
“Accogliamo positivamente l’impegno interministeriale e il richiamo al principio di risultato, ma servono decisioni rapide e soluzioni sostenibili per non bloccare l’anno scolastico e tutelare il valore educativo dei viaggi e il lavoro delle imprese”, dichiarano congiuntamente le Associazioni.
Le rappresentanze del settore confermano la piena disponibilità a collaborare, nell’ambito del Tavolo tecnico interministeriale, alla definizione di linee guida e procedure semplificate che assicurino trasparenza, sicurezza e qualità formativa dei viaggi d’istruzione.