Immagine di sfondo della pagina Voucher ed itinerari speciali: il modello Arezzo
25 febbraio 2022

Promozione costante del territorio attraverso campagne online ed offline innovative, spot ironici con   Poti Pictures e tante iniziative a supporto dell’incoming. Ed i numeri dell’estate 2021 hanno decretato il successo del modello Arezzo. Ci racconta tutto l’assessore al turismo del comune di Arezzo Simone Chierici.

Su quali numeri si muoveva il turismo ad Arezzo prima che l’emergenza frenasse gli arrivi? 

Arezzo era stata per anni la cenerentola delle città toscane per il turismo: a partire dal 2016 grazie all’Amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Ghinelli, si è avuto un cambio radicale delle politiche turistiche. L’aver dato vita alla Fondazione Arezzo Intour, D.M.O. pubblico privata nata nel 2018 per gestire la destinazione turistica Arezzo, ha segnato una vera rivoluzione nel modo di promuovere la città e il suo territorio. E i risultati si sono visti fin da subito: i numeri raccontano di una continua crescita di presenze che nel 2019 aveva fatto registrare numeri da record. Poi lo stop imposto dalla pandemia: ma proprio grazie alla Fondazione si è potuto continuare a lavorare senza sosta e non appena le condizioni sanitarie hanno permesso di viaggiare, Arezzo è stata una delle mete più richieste. Si pensi che l’estate 2021 ha fatto registrare numeri più alti di quelli del 2019, così come i mesi di novembre e dicembre 2021 in occasione di “Arezzo Città del Natale” e Fiera Antiquaria. Si è registrato per il mese di agosto un +10% rispetto al 2019 e un semestre luglio-dicembre sostanzialmente sui livelli del 2019. 

Qual è ad oggi lo stato dell’arte delle attività cittadine che si occupano di turismo e che supporto avete dato alle aziende in difficoltà? 

Grazie ai fondi messi a disposizione dal Comune di Arezzo nei piani straordinari di sostegno ‘Arezzo non molla e riparte’, sia nel 2020 che nel 2021 si sono attuati progetti che, lontano dalle logiche dell’assistenzialismo puro hanno promosso un programma di rilancio turistico con ricadute importanti nell’economia locale grazie all’effetto moltiplicatore che questo tipo di azioni può innescare. Voucher per pernottamenti, spostamenti in taxi e NCC, esperienze in omaggio, itinerari speciali e un piano speciale dedicato a chi visita la città in occasione della Fiera Antiquaria hanno caratterizzato le tante iniziative a supporto dell’incoming, coinvolgendo direttamente gli operatori del settore. Non è mancata poi una promozione costante del territorio attraverso campagne online, offline e innovative: basti pensare a quella realizzata su Spotify con Pau dei Negrita o alla serie ironica e dissacrante di video promozionali realizzati con Poti Pictures, la prima casa di produzione cinematografica sociale al mondo che ha sede ad Arezzo e che hanno visto come testimonial Tiziano Barbini, attore ed orgogliosamente aretino. Certo, il susseguirsi di aperture e lockdown di questi ultimi due anni non ci ha reso la vita facile, ma Arezzo ha “tenuto” rispetto ad altre mete italiane”. 

Quante sono le strutture ricettive e qual è la capacità complessiva dell’offerta alberghiera cittadina in termini di posti letto?

L’offerta alberghiera consta oggi di 24 strutture attive per 2122 posti letto e 463 strutture extraricettive per 3508 posti letto. Questo è un dato dei tempi: oggi si aprono strutture più piccole, più gestibili ma con un adr molto alto. 

Quali sono i punti di forza della città?

“Arezzo è bellissima: ci sono gli affreschi di Piero della Francesca, Casa Vasari, la splendida Piazza Grande e tanti altri luoghi bellissimi da visitare. E poi il suo territorio offre emozioni senza fine con percorsi outdoor nella campagna Toscana. Ma soprattutto qui è possibile compiere l’esperienza di sentirsi cittadino e non ospite. La città è a misura d’uomo, non ha mai sofferto del fenomeno dell’overturism ed è un luogo ideale per vivere esperienze uniche come quella di diventare “artigiano” per un giorno, immergendosi nelle atmosfere di una bottega tipica. Si può imparare a cucinare in fattoria o assistere a spettacoli e concerti in spazi meravigliosi come l’Anfiteatro Romano. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Per raccontare questo universo abbiamo messo online il portale discoverarezzo.com che viene costantemente implementato e aggiornato, per fornire ai chi viaggia ispirazioni e idee su come vivere il proprio soggiorno in questa terra. 

Quali sono i bacini turistici più importanti e quali sono le iniziative promozionali in calendario per i prossimi mesi?

I nostri sforzi di promozione sono sempre rivolti ad un mondo ampio anche se, in una situazione ancora tanto incerta, abbiamo privilegiato il turismo italiano. Abbiamo però già in programma campagne mirate a pubblici stranieri su progetti specifici come quella, ad esempio, che nel 2022 sarà dedicata alla promozione della Fiera Antiquaria e della città a viaggiatori europei. 

Quali sono i segmenti turistici su cui punterete maggiormente? 

Le tendenze ricercate dal mercato 2022 sono una ghiotta opportunità per noi. Si continuerà a puntare su destinazioni urbane inserite in contesti d’arte e naturali anche per l'estate ma con una novita sul 2021: che cresceranno e molto gli stranieri anche se solo per i mesi di giugno e settembre che dovremo essere pronti ad intercettare. Importante è anche il settore congressuale soprattutto per il mercato alberghiero: inoltre, raduni e ritrovi sono benvenuti nella nostra città. 

Quanto conteranno social e tecnologia nella promozione turistica della città nel futuro a medio termine? 

Sono già fondamentali e proprio per questo la nostra Fondazione nasce con una vocazione digitale: Intour sta per INnovation e TOURism. Già oggi sarebbe impensabile, se non folle, un piano di promozione turistica che non preveda l’uso degli strumenti digitali. Ormai chi prenota una vacanza lo fa online, chi viaggia si orienta con il web. Ma c’è di più: gli strumenti digitali sono indispensabili per intercettare tendenze, bisogni, insomma conoscere i viaggiatori. E nel futuro questo non potrà che essere sempre più evidente. 

In tema di turismo accessibile quali sono i progetti per la città? 

In primo luogo occorrerà migliorare l'accessibilità dei siti museali e dei luoghi dell'accoglienza turistica. Su questo stiamo lavorando per rendere fruibili luoghi e spazi ancora vincolati a problemi burocratici del passato. 

 

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