Western Australia, i viaggi downunder cambiano direzione
Discover Australia ha trasformato il più periferico degli Stati del continente nel best seller della propria offerta
Outback senza compromessi, spiagge da sogno e una metropoli con uno dei più alti livelli di qualità della vita al mondo: tutto, incredibilmente, in un unico Stato. Il successo del Western Australia fra i visitatori italiani, passati dagli sporadici arrivi post-pandemia alle quasi 14mila unità rilevate a fine settembre 2024 da Tourism WA (su un totale di 64.520 nell’intero downunder), premia la scelta di Discover Australia: il brand di Quality Group è riuscito a fare del territorio più isolato del continente il best-seller della propria programmazione, contribuendo a riassottigliare il divario degli arrivi complessivi nel Western Australia rispetto al 2019 (ancora -15%, pari a 849mila visitatori internazionali) e spingendo l’Australian Trade & Investment Commission a ipotizzare il sorpasso delle cifre nazionali pre-Covid con 11 milioni di visitatori esteri entro il 2027.
WESTERN AUSTRALIA PER TUTTE LE TASCHE
““Lontana dalle classiche rotte turistiche - dichiara Roberto Boni, product manager Discover Australia - oggi questa destinazione trae vantaggio dalla progressiva riduzione delle tariffe aeree, ma anche dal cambio valutario favorevole all’euro, risultando sempre più accessibile dal punto di vista del costo della vita. Il nostro programma ‘La magia del Western Australia’ propone solo trasferimenti via terra, includendo tappe di assoluta gratificazione come i due siti Unesco di Shark Bay e Ningaloo Reef, con ben 240 chilometri di barriera corallina e tempi di soggiorno più brevi per facilitare visite ripetute nel tempo”.
LA TERRA DEGLI ALIENI
L’offerta del Western Australia, che ricade sotto la categoria dei viaggi fancy dell’operatore di Quality Group, è in realtà vastissima, spaziando dai territori boschivi e a clima temperato del sud all’iconico sterrato rosso del Kimberley, nel nord-ovest, dove i più audaci possono cimentarsi ancor oggi nell’intera traversata della Gibb River Road: la lunga strada sterrata dei tipici mandriani aussie che corre fra alcune delle gole più sacre e misteriose dell’intero continente. L’ultimo territorio esplorato d’Australia, cui l’Istituto Frobeniusper la Ricerca Antropologica e il Weltkulturen Museum di Francoforte dedicano sino al 31 agosto 2025 la mostra tematica “Country bin pull’em. Looking back together”, è la misteriosa terra dei Wandjina, antichi creatori le cui inquietanti immagini impresse su roccia sono per i nativi la prova inconfutabile dell’arrivo di una civiltà aliena sul nostro pianeta.
NUOVA RETE DI INFO HUB
Per restituire al viaggiatore la varietà incredibile del proprio territorio, che copre ben un terzo dell’intera Australia, verso la metà del 2025 è stata prevista l’apertura del nuovo WA Visitor Centre presso la stazione ferroviaria di Perth, attraverso il quale personalizzare le proprie soluzioni di viaggio in qualunque parte dello Stato. Realizzato con materiali locali e impreziosito da murales nativi realizzati da un artista di etnia Noongar, il nuovo hub rientra in un’innovativa strategia di comunicazione e accoglienza dei turisti che - grazie a una fitta rete di strutture facilmente riconoscibili su tutto il territorio dello Stato - genera ogni anno un giro d’affari diretto di 158 milioni di euro e supporta indirettamente una spesa complessiva del visitatore pari a 447 milioni di euro.
DESTINAZIONE WOMAN FRIENDLY
Benché il Western Australia risulti nell’ultimo report di WA Tourism la quarta scelta leisure fra le destinazioni del continente con un tasso di preferenza del 22,5% (alle spalle di New South Wales, 51,4%, Queensland, 35,2% e Victoria , 33,1%), la spesa complessiva appare invece seconda a livello nazionale (20,5 milioni di euro) e, per il turista italiano, ammonta a una quota media di 2.237 euro per soggiorni di 64 notti. Per la sua sicurezza, confermata pure da un investimento nel 2025 di 10,7 milioni di euro per il National Park Tourism Experiences Development Program, il WA è fra l’altro meta prediletta di visitatrici donne (58%), con una fascia d’età preponderante (68%) compresa fra i 20 e i 34 anni.
“LA MAGIA DEL WESTERN”
Discover Australia asseconda la tendenza alla piena libertà d’esplorazione col programma “Fancy Australia - La magia del Western”, di 16 giorni/13 notti in formula self drive e valido sino a marzo 2026, agevolato da partenze giornaliere da tutt’Italia.
Sette le principali tappe: la capitale dello Stato, Perth, quindi Kalbarri, Coral Coast, Monkey Mia, Coral Bay, Exmouth e Cervantes. Un percorso, dunque, che si snoda interamente lungo la costa centro-meridionale del Western Australia, meglio nota come Coral Coast.
ALLE ORIGINI DELLA VITA
Oltre alle due imperdibili attrattive di Perth, cioè l’Art Gallery e il WA Museum (entrambi gratuiti), partendo dal molo di Elisabeth Quay è possibile raggiungere lo storico quartiere di Fremantle, noto anche per il curiosopellegrinaggio dei fan degli Ac/Dc alla statua del primo e leggendario cantante: Bon Scott, ancor oggi il più famoso cittadino della località portuale. Fra le tante meraviglie che si incontrano lungo il percorso, spiccano le Stromatoliti della Hamelin Pool, formazioni fossili dalle bizzarre forme che raccontano gli albori della vita sul pianeta Terra, risalendo a ben 3,5 miliardi di anni fa: una sosta consigliata soprattutto a chi si sente troppo vecchio per viaggi on the road. Se a Shell Beach è possibile concedersi un bagno in una delle baie semicircolari più suggestive di tutta l’Australia, è però il Reef National Marine Park più a nord a lasciare increduli di fronte ai 240 chilometri di corallo multicolore a ridosso della spiaggia. Lungo il percorso non mancano rari esempi di arte rupestre in riva all’oceano e possibilità di inoltrarsi nel meraviglioso Kalbarri National Park, le cui formazioni rocciose rivaleggiano con i pinnacoli lunari del Parco Nazionale di Nambung, poco più a sud. Fra i due si frappone la cittadina di Cervantes, quasi un miraggio di civiltà dopo chilometri immersi in territori completamente vergini.
IL TEMPO PIETRIFICATO
L’itinerario lungo la Coral Bay non è che una semplice dimostrazione del potere evocativo dei paesaggi e dell’antica cultura australiana, che nel Western Australia sorprende anche con i bizzarri affioramenti striati della Bungle Bungle Range o l’enorme onda di roccia pietrificata conosciuta come Wave Rock. Al largo di Perth è facilmente raggiungibile anche Rottnest Island, che dietro la calorosa accoglienza dei buffi marsupiali Quokka cela una delle pagine più oscure del colonialismo britannico nei confronti dei nativi australiani, ma anche la toccante memoria dei prigionieri italiani della Seconda Guerra Mondiale. Chi volesse spingersi a nord sino alla remota cittadina di Broome, nata quasi dal nulla per le preziosissime perle della sua costa, avrà anche modo di camminare per chilometri sulle sabbie immacolate di Cable Beach, paradiso naturista del Downunder. E ancora: squali balena a Ningaloo Reef, delfini selvatici a Monkey Mia, orche nel Bremer Canyon, whale watching lungo l’intera costa occidentale. Il Western Australia è uno stupefacente connubio di natura primigenia e ostinati tentativi di imporre la mano dell’uomo nella regione vinicola di Margaret River, o nei siti d’arte nativa di Murujuga, risalenti a oltre 40mila anni fa.
L’ULTIMA INIZIAZIONE
Sfogliando il nuovo catalogo “Australia Polinesia” di Discover Australia, ognuno può trovare la propria strada e seguire il proprio istinto. Perth è sempre stata la città da cui ricominciare una nuova vita. Il Western Australia, la terra dove imparare a vivere senza possibilità di mentire a sé stessi. Un’autentica iniziazione all’outback, di cui solo lo sguardo ancestrale dei nativi Noongar, Yamatji, Wankai, Djugun o Ngaanyatjarra conosce davvero i limiti.