Genova “si accende”, durante le festività natalizie, con tantissime iniziative che animeranno la città a partire dall’8 dicembre: presepi storici ed artistici, mercatini, botteghe storiche, concerti, cerimonia del Confeugo, che rievoca antiche tradizioni cittadine, Circumnavigando Festival e molti altri eventi. Un Capodanno all’insegna dell’arte, della musica e del divertimento per trascorrere l’ultima notte dell’anno nella magica atmosfera tra le piazzette del centro storico, illuminate a festa e gli splendidi Palazzi dei Rolli, dimore storiche edificate tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 da nobili famiglie e dal 2006 riconosciuti Patrimonio Unesco. Genova è una città da scoprire passo dopo passo; addentrandosi negli stretti vicoli, i “caruggi”, del suo centro storico ti sorprendono scorci che sembrano riemergere dal Medioevo. La notte di Capodanno alcuni dei più bei Palazzi dei Rolli apriranno le porte, eccezionalmente, ai visitatori, che potranno ammirare i tesori d’arte con visite guidate e godendo di performance musicali.
Al Porto Antico di Genova si inizierà con la magia del circo nell’ambito del Festival Circumnavigando, per dare poi spazio alla musica, con uno spettacolo in riva al mare, tutto da ballare. L’ultima notte del 2016 si potrà trascorrere in allegria, sulla pista di pattinaggio su ghiaccio, al cinema o in uno dei ristoranti dell’Area. Ricchissima anche l’offerta dei teatri cittadini che propongono spettacoli davvero per tutti i gusti: al Teatro Stabile - alla Corte Le Baruffe Chiozzotte di Carlo Goldoni; il Teatro della Tosse mette in scena in anteprima nazionale Il Maestro e Margherita, tratto dal capolavoro di Bulgakov; al Teatro Politeama Genovese Capodanno con Maurizio Lastrico; al Teatro Govi Capodanno al Govi, perché non provi? Per iniziare l’anno in musica, appuntamento l’1 gennaio, con il tradizionale concerto di Capodanno diretto da Dorian Wilson, con Lukas Geniušas al pianoforte e l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice.
In cartellone anche grandi mostre. Palazzo Ducale ospita fino al 4 febbraio 2018 la mostra fotografica Rubaldo Merello, tra divisionismo e simbolismo, uno dei maggiori pittori liguri del Novecento, a cura di Matteo Fochessati e Giani Franzone. Inoltre, dal 10 novembre al 6 maggio 2018 sarà visitabile la mostra Pablo Picasso. Capolavori del Museo Picasso, Parigi. La mostra presenta una selezione di opere provenienti dal Musèe Picasso di Parigi, suddivise in sezioni tematiche, che permettono di ripercorrere la straordinaria avventura artistica e umana di Pablo Picasso.
A Palazzo Nicolosio Lomellino e Palazzo Bianco e Palazzo Rosso – Musei di Strada Nuova, fino al 7 gennaio la mostra “Domenico Piola 1628-1703 Percorsi di pittura barocca”: la prima esposizione monografica dedicata al Piola, poliedrico artista genovese che a metà del Seicento e fino alla fine del secolo ha detenuto il monopolio incontrastato nel campo di tutte le arti.
Al Palazzo Reale, fino al 4 febbraio 2018, la Città della Lanterna, iconografia di Genova e del suo faro tra Medioevo e presente. La mostra, organizzata dal Museo autonomo di Palazzo Reale di Genova, in collaborazione con il Comune di Genova, mira a offrire al pubblico un quadro storico delle rappresentazioni figurative della Lanterna, del porto di Genova e della città intera, a partire dalle prime mappe rinascimentali e fino agli scatti fotografici del Novecento, passando dai pittori del Grand Tour e dai paesaggisti dell’Ottocento.
A Palazzo Tursi – Musei di Strada Nuova, la mostra “Paganini, i suoi strumenti e la sua città”, primo importante nucleo di un progetto di esposizione permanente volto ad ospitare una preziosa raccolta di cimeli paganiniani, intorno al Cannone, il prezioso Guarneri del Gesù, che Niccolò Paganini donò alla sua città natale. Tra i cimeli in esposizione, ci saranno anche 3 chitarre appartenute e suonate dal musicista.
Per gli appassionati di cinema alla Loggia della Mercanzia, fino al 7 gennaio, la mostra Cinepassioni, tre raccolte, in larga parte mai mostrate al pubblico, estese dalle origini della storia del cinema a oggi, e simbolo di un collezionismo “spontaneo” che unisce ricerca storica e passione cinefila.
Di particolare rilievo l’offerta museale cittadina che è ricca e articolata, e propone, in allestimenti di pregio, un patrimonio culturale di altissima qualità.
La Card Musei (24 ore / 48 ore / annuale) è un vero e proprio city pass: libero accesso ai 25 musei cittadini comunali, statali e privati; sconti e agevolazioni a partire dal 10% su tante attrazioni e servizi turistici e agevolazioni sui trasporti.
Per scoprire il cuore della città i può passeggiarealla ricerca di originali idee regalo tra le 39 botteghe storiche, a oggi certificate da Comune, Camera di Commercio e Soprintendenza, che conservano ancor oggi la tradizione di commercio e di artigianato di qualità della città (www.botteghestorichegenova.it) ; oppure soffermandosi tra le bancarelle dei tanti mercatini natalizi ed entrando nelle tantissime chiese, ricche di capolavori dal Romanico al Barocco e nei palazzi storici, per ascoltare concerti di musica sacra e tradizionale.Per scoprire tutte le meraviglie del Centro Storico genovese ogni weekend vengono organizzate visite guidate, accompagnati da guide turistiche (prenotabili presso gli Uffici di Informazione e Accoglienza Turistica o acquistabili on line al prezzo di € 14, ridotto € 12 (12-18 anni, over 65 e possessori Card Musei), minori di 12 anni gratis (il biglietto comprende anche l’ingresso ai Musei di Strada Nuova) – www.visitgenoa.it/it/tour ed escursioni.Per chi non ha ancora pensato ai regali di Natale, moltissimi sono i mercatini tradizionali dove trovare originali idee regalo: da non perdere una visita al Mercatino di S. Nicola, in Piazza Sarzano, dal 2 al 23 dicembre tra bancarelle di merci varie, dolciumi e tante iniziative per i più piccoli. Dall’8 al 17 dicembre, con un’anteprima il 2 e 3 dicembre, alla Fiera di Genova appuntamento con Natalidea, una maratona fieristica per lo shopping delle feste, con grandi atmosfere natalizie, svago, relax e buona cucina per tutta la famiglia.
A dicembre al Porto Antico l’atmosfera natalizia brilla delle migliaia di lucine che incorniciano tutta l’Area e del grande albero di Natale luminoso che è diventato meta per i selfie dei genovesi.
Quest’anno, a completare lo scenario, svetterà in fondo ai Magazzini del Cotone la nuova ruota panoramica che dai suoi 45 m di altezza permetterà fino a fine febbraio di godere di un panorama unico e strabiliante su tutta la città.Tanti gli eventi che aggiungeranno divertimento alla magia del Natale: dalle occasioni da vivere in compagnia, per divertimento e solidarietà come la Babbo Running (17 dicembre), la corsa non competitiva in costume da Santa Claus, o la Sfiaccolata con mezzi a due ruote tra i vicoli del centro storico, fino ai numerosi eventi alla pista di pattinaggio sul ghiaccio
Pochi sanno che la tradizione presepiale genovese risale agli inizi del XVII secolo e si sviluppa a tal punto da far sì che Genova si affermi, accanto a Napoli, come uno dei centri più attivi nella produzione di figure da presepe.
Il documento più antico che attesta l'esistenza di un presepe a Genova è costituito dalla cronaca manoscritta del Convento carmelitano di Monte Oliveto, presso il sobborgo costiero di Multedo, datata 1610: viene documentato l'uso di manichini articolati e vestiti per un presepe, scandito nelle scene dell’Adorazione dei pastori, dell’Adorazione dei Magi e della Presentazione al Tempio. Quest'ultima veniva allestita attorno al 2 febbraio, quando la Candelora (l'usanza di benedire le candele, simbolo di Cristo “luce per illuminare le genti”) chiude il ciclo natalizio.
Tra i presepi più suggestivi: il presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, detto “La Madonnetta”, presenta un centinaio di sculture lignee o in costume d’epoca (databili dal XVII al XVIII secolo) in un’ambientazione assai scenografica della Genova antica, dove si riconoscono chiaramente molti luoghi cittadini. Si può inoltre ammirare la ricostruzione di una tipica fattoria genovese nel paesaggio della Val Bisagno. Dal 1977 il presepe è allestito in maniera permanente e pertanto visitabile tutto l’anno. Il santuario è raggiungibile utilizzando la funicolare che dal centro cittadino (Largo Zecca), sale verso le colline del Righi, scendendo alla fermata “Madonnetta”. Il viaggio in funicolare offre senza dubbio un’occasione unica per godere di suggestive viste “verticali” tra le case e il mare.
Da non perdere, il presepe biblico animato di Franco Curti presso l’Auditorium del Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova, Questo presepe ha oltre 70 anni di storia ed è stato esposto nelle principali città del nord-Italia. Realizzato negli anni trenta del ‘900 da un artigiano di Carmagnola, Franco Curti, ha una superfice di 40 metri quadrati e si conserva ancora con tutti i suoi meccanismi originali. Il presepe, composto dalla ricostruzione di Betania, Gerusalemme e Betlemme al tempo di Gesù, con i cinque quadri meccanici delle Profezie, conta oltre 150 personaggi in movimento, cadute d’acqua, vedute panoramiche orientali, degradanti cambi di luce e un sottofondo musicale. All’interno del Museo sono inoltre esposte, come tradizione, le statuine settecentesche a manichino della prestigiosa scuola di Anton Maria Maragliano e Pasquale Navone accompagnate da statuine popolari genovesi e napoletane.
Il Presepe del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti è uno dei presepi più piccoli al mondo. Una preziosa cornice in ebano e filigrana d'argento racchiude un rilievo di minuscole dimensioni (mm 84 x 62 x 16): raffinatissime figurine, modellate in cera bianca con una tecnica prodigiosa dal bavarese Johann Baptist Cetto, popolano i ruderi di un tempio che accoglie la Natività. Alberi e palme scandiscono la prospettiva della scena mentre in lontananza si scorge l’annuncio ai pastori sullo sfondo di una fantastica città turrita che domina un paesaggio lacustre. http://museo.accademialigustica.it/
Presso l’Oratorio del SS. Sacramento e San Bartolomeo di Staglieno il suggestivo Presepe artistico (sec. XVII) con figure del Maragliano e del Navone, di cui vanno segnalate in particolare la qualità dell’intaglio delle figure settecentesche e la ricchezza dei costumi dei Magi e del loro corteo.