Con il rientro di Costa Fortuna, Genova è anche raggiunta da un progetto di grande valenza sociale ed ambientale. Fra gli obiettivi della compagnia sotto lo slogan “4 good food” vi è infatti la riduzione dello spreco alimentare del 50% sulle proprie navi entro il 2020 e ciò si sta realizzando in più modi. “Innanzitutto– ha precisato Giuseppe Carino, Vice President Guest Experience di Costa Crociere – si è proceduto a raccogliere, pesare ed etichettare ogni eccedenza di cibo preparato dalle cucine, ma rimasto inutilizzato, quindi alla sensibilizzazione e alla formazione del personale sul tema. Poigrazie alla collaborazione dell’Agenzia delle Dogane, della Sanità Marittima e dell’Autorità portuale è stata messa a punto una procedura per sbarcare il cibo e farlo giungere a persone bisognose individuate attraverso la Fondazione Banco Alimentare Onlus”.
L’iniziativa era partita da Savona con Costa Diadema il 22 luglio 2017 e da allora sono state consegnate oltre 100 mila porzioni di cibo avanzato, visto che la stessa azione di recupero è stata estesa sia ai porti italiani di Civitavecchia, Bari e Palermo, sia a quelli esteri di Marsiglia e Barcellona fino a Martinica e Guadalupa nelle Antille Francesi.
Questa iniziativa è stata resa possibile dalla Legge Gadda entrata in vigore nel settembre 2016, che regola e semplifica le donazioni degli alimenti invenduti considerandoli non più rifiuti, ma eccedenza.
“Con oggi siamo al 283° sbarco– ha affermato Stefania Lallai, Sustainability and External Relations Director di Costa Crociere– ma nonostante questo ottimo risultato nella lotta agli sprechi è il comportamento degli ospiti a bordo a fare la differenza, per cui abbiamo avuto il coraggio di intervenire su di loro con la campagna di sensibilizzazione “Taste don’t waiste”, invitandoli cioè a mettere nel piatto al buffet ciò che effettivamente desiderano consumare. Nel settore crocieristico lo spreco alimentare, calcolato in 216 grammi per ogni pasto, è inferiore ai 284 grammi della ristorazione a terra, ma intendiamo ridurlo ulteriormente”.
Dunque dallo scorso 12 aprile anche a Genova ogni venerdì si celebra il tema del recupero dell’eccedenza ed il cibo di Costa Fortuna trova una nuova casa, nella fattispecie la “Casa dell’Angelo - Opera don Guanella”, diretta da Don Attilio Molteni, la quale accoglie 40 ragazzi da 6 a 18 anni con gravi problematiche sociali e familiari, offrendo loro un progetto educativo e di vita.
"Essendo noi impegnati nella lotta contro la povertà alimentare e lo spreco, come richiesto dall’Agenda 2030 dell’Onu e dagli obiettivi di sviluppo sostenibile Goal 2 e 12 – ha dichiarato Marco Lucchini, Segretario Generale Fondazione Banco Alimentare Onlus- siamo orgogliosi di aver costruito con Costa Crociere una buona pratica di economia circolare e un modello che sensibilizza i cittadini alla riduzione degli sprechi e ad un consumo responsabile”.
Entusiasmante è stato l’impatto dell’iniziativa sia sulle maestranze della nave addette al recupero e al confezionamento, provenienti in gran parte da paesi del mondo in cui la carenza alimentare è cosa ben nota, che tra i ragazzi destinatari del cibo, i quali si vedono recapitare pietanze di ottima qualità, le stesse servite ai passeggeri di una nave da crociera.
Paolo Gassani