Il 2018 ha visto la conferma della crescita del traffico aereo nel nostro Paese: +5,8% rispetto al 2017 arrivando ad avere 184.810.849 passeggeri negli scali nazionali. L’aeroporto principale si conferma quello di Roma Fiumicino registrando quasi 43 milioni, con una crescita del 5% e con la quota del 23,2% del totale del traffico. Ryanair è la prima compagnia per i voli internazionali, mentre Alitalia si consolida nella prima posizione per quelli nazionali.E' quanto emerge dal Rapporto e Bilancio Sociale ENAC sulle attività svolte dall’Ente nel corso del 2018.
“Il sistema aeroportuale nazionale, così come in altri Paesi, è stato caratterizzato da una spiccata dinamicità che lo ha reso uno dei settori a migliori performance, nonostante la crisi degli ultimi anni”. Ha esordito cosi il Presidente Nicola Zaccheo che ha proseguito: “Su scala europea, in accordo con le previsioni Eurocontrol pubblicate nel 2018, si stima, sulla base dello scenario ritenuto maggiormente attendibile, una crescita del traffico aereo nel 2040 del 53% rispetto ai dati registrati nel 2017. Poiché tale incremento di voli genererà circa quattro milioni di movimenti in più (arrivi e partenze) sulle piste di volo europee, si delineerà uno scenario di forte squilibrio tra la domanda di traffico e la capacità delle infrastrutture aeroportuali in quanto i venti maggiori aeroporti europei sono, attualmente, dimensionati per gestire circa due milioni di movimenti in più. Pertanto, senza un radicale cambio di passo nella programmazione della capacità aeroportuale su scala continentale, da qui al 2040, circa 160 milioni di passeggeri rischieranno di non poter essere processati presso gli scali europei”.
“Diventa, quindi, prioritario un aggiornamento e una revisione dell’attuale Piano Nazionale degli Aeroporti (PNA), il quale, nonostante la sua recente adozione (2014) non è più adeguato ad affrontare le attuali previsioni di crescita dei volumi del traffico aereo. È necessario definire, insieme a tutti gli attori strategici del settore, i nuovi obiettivi, le procedure e gli strumenti più efficaci per cogliere l’opportunità di giocare un ruolo di primo piano, a livello europeo e non solo, e raccogliere i benefici diretti e indiretti che lo sviluppo di questo settore produrrà, puntando prioritariamente sull’ottimizzazione di utilizzo delle infrastrutture esistenti, garantendo sempre i necessari elevati standard di sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente".