Flotta ridotta ad un massimo di 40 aerei e robusto taglio del personale. Sono queste le linee guida della nuova Alitalia che verrà nazionalizzata entro la fine del mese di aprile. Una newco snella che operi su corto e medio raggio e con partnership solide con compagnie major che le permettano di estendere nel futuro il piano di azione anche sul long haul.
Una strada da percorrere nel tempo, la prima mossa prevista dal Governo prevede la cura dimagrante del parco aeromobil, a rimanere in flotta saranno gli aerei attualmente di proprietà del vettore, ad oggi dei 114 velivoli 73 sono in leasing e 41 sono quelli acquistati nel corso degli anni. Sarà poi la volta dei dipenendenti, l'obiettivo è di passare dagli 11 impiegati di oggi a circa tremila nei prossimi mesi.
Una partita non facile e che la compagnia stava già giocando prima della pandemia del Covid con la richiesta originaria di cig per oltre quattromila dipendenti.
Il Governo, dunque, prova a rilanciare Az anticipando una concorrenza messa alle strette dal Covid-19, l'idea è quella di una compagnia nelle mani del Tesoro che dopo questa fase necessaria cura dimagrante possa ricominciare a crescere step by step con la riassunzione del dipendenti e l'aggiunta di aerei al momento lasciati in una bad company.