“Aiutateci, perché l’unica scelta che ci rimane è chiudere”. Questa è la richiesta che proviene dal settore extralberghiero che non è state ricomprese negli aiuti del decreto “Cura Italia. Tra le richieste la possibilità di beneficiare del Bonus Affitti, da prolungarsi fino a quando non sarà di nuovo possibile viaggiare in Italia e, analogamente a quanto previsto all’art.29 D .L. di estendere ai gestori di strutture ricettive extralberghiere che vivono esclusivamente del proprio lavoro, la medesima indennità per i mesi in cui non si siano registrati arrivi. Sul fronte tasse la richiesta dei gestori passa attraverso interventi sull’IMU per le strutture ricettive, un bonus fiscale che potrebbe essere parametrato al calo di reddito dell’attività nel 2020 rispetto al 2019 ed un credito d'imposta del 50% delle spese documentate per la sanificazione degli ambienti. Fronte compatto anche verso le OTA che restituiscono anche i pagamenti di tariffe “non rimborsabili” senza dare la possibilità di emettere i voucher previsti dal decreto Cura Italia.