"Giunti quasi al termine dell’iter di conversione in legge del DL Rilancio si può dire senza tema di smentita, che ogni aspettativa è stata disattesa e l’impressione è che non vi sia l’intenzione di salvaguardare un comparto e buona parte delle 80.000 famiglie che vi lavorano. Il più completo disinteresse per il turismo organizzato è ormai evidente e tangibile".
Lo scrive in una nota ASTOI Confindustria Viaggi, che parla di delitto perfetto: "Da un lato nessun aiuto reale alle imprese del comparto in termini economici, dall’altro si impedisce di fatto che queste imprese si salvino da sole riprendendo la propria attività, visto che, Italia a parte, i corridoi turistici rimangono chiusi e, per quelli aperti, viene disposta la quarantena al rientro, escludendo ogni reale possibilità di fruizione della vacanza in quei paesi".
Le richieste dell'Associazione sono note: incremento del Fondo dedicato a tour operator ed adv ex art. 182 Dl Rilancio, prolungamento della cassa integrazione in deroga fino a dicembre 2020, estensione del bonus vacanze anche ai pacchetti turistici Italia e, quindi reso utilizzabile direttamente da agenzie di viaggio e tour operator.