“Abbiamo dovuto aspettare un anno, per le ben note ragioni, ma finalmente oggi possiamo incontrarci di nuovo”, queste le parole di esordio della serata di presentazione della Vallonia, pronunciate con evidente soddisfazione da Silvia Lenzi, italian market manager di Visit Vallonia, insieme con Cecile Flagothier, consigliere economico dell’ambasciata belga e con Romano Simonelli, trade development account di Visit Vallonia.
E così Silvia Lenzi ha iniziato un lungo elenco di lavoro fatto in questi lunghi mesi di isolamento. Obiettivo primario, ha detto, è stato quello "di non perdere contatto con chi poteva essere interessato alla nostra regione". E argomenti di interesse la Vallonia ne ha a tanti. A partire dall’arte, dal fascino intatto dei piccoli borghi, dalla natura e dalla gastronomia. E dalla storia, che molto spesso è passata di là. Un esempio: la località di Waterloo che tutti hanno studiato sui libri di scuola e dove si è svolta la battaglia che ha posto fine ai cento giorni di Napoleone il Grande. Altrettanto famose, per ben altre ragioni, Namur sorta sulle rive della Mosa che ha ancora vive le testimonianze di un grande passato. Non solo il centro storico, ma anche i dintorni – abbazie e castelli – che affascinano il visitatore. Ma tutte le città, Liegi, Mons, Tournai, Charleroi, Dinant, ciascuna con i suoi atout, hanno di che per far sì che la visita sia un’esperienza da ricordare e da raccontare. Senza dimenticare la gastronomia, a partire dalla famosa birra, una preparazione messa a punto e tramandata dai monaci cistercensi che per secoli han voluto fosse segreta. Sono circa 600 le birre prodotte in Belgio, in Vallonia vanno forte le birre trappiste, ognuna con il suo rito per la degustazione.
“Tutte queste cose e altre le abbiamo raccontate – precisa Silvia Lenzi – inventandoci collegamenti via web quotidiani, tanto che era diventato un appuntamento fisso delle 17.30”. “Abbiamo contato oltre 87mila visualizzazioni”, aggiunge Romano Simonelli; alcuni fedelissimi che hanno certamente apprezzato l’iniziativa sempre via web delle guide in italiano, con aggiornamento quotidiano. “Abbiamo fatto capire e dimostrato – dice Silvia Lenzi – che la Vallonia non è una parte di un viaggio, ma una destinazione a sé stante. Per questo abbiamo messo a punto il format ‘La Vallonia ti viene a trovare a casa’ con centinaia di contatti e presentazioni online”.
Insomma: questi mesi di chiusura sono stati mesi di diuturno lavoro per lo staff di Silvia Lenzi che hanno prodotto nuove proposte di viaggio per i turisti, ma anche interesse di investimento per gli operatori turistici. Proprio per i t.o. è stato pensato una serie di appuntamenti che si terranno in Vallonia nei giorni 7, 8 e 9 ottobre prossimi. Così potranno vedere di persona le attrattive della regione e incontrare persone utili per costruire un business. Analogo impegno la presenza ai saloni a cominciare da quello del Ttg, si pensa pure al Salone del camper dell’ano prossimo; intanto quello di quest’anno è servito per visite meticolose per avviare contatti. Del resto, la Vallonia è meta privilegiata per i camperisti italiani che molto spesso sono anche cicloamatori che scelgono la regione per le ampie opportunità che offre. In conclusione: “Staremo attenti a ogni opportunità per far la conoscenza con chi pensa alla Vallonia come destinazione turistica e per farla conoscere”, chiosa Silvia Lenzi.
Fiorenzo Barzaghi