"Una situazione insostenibile. Chiediamo lo Stato di crisi permanente per il settore che ha sempre sostenuto il nostro Paese, e che fino a che non riparte, non vedrà ripartire l'economia stessa del Paese. E chiediamo di essere equiparati all’Europa con sostegni continui fino al superamento oggettivo della crisi di settore.
Chiediamo inoltre che il Ministro Speranza venga sollecitato ad avere attenzione verso il nostro settore da qualcuno che abbia maggior rilievo di lui nel prendere decisioni, visto e considerato che sono mesi e mesi che trascina una situazione fumosa e che non ci consente di fare alcun tipo di programmazione". Sono qeste le prime parole di Enrica Montanucci, presidentr MAAVI, dopo il ciclone, soprattutto mediatico, scatenato dalla nuova variante Omicron: "La diffusione volutamente drammatica dei dati - ha proseguito - sta generando un panico diffuso che arrivati a questo punto sta veramente finendo di devastare il settore del Turismo. La situazione sta veramente sfuggendo di mano, ed il Governo tutto, non si sta rendendo conto di che bomba ad orologeria sia il nostro settore. Una voragine senza fine accompagna la caduta del turismo organizzato italiano. Secono il Sole 24Ore Un’azienda sana, che nel 2019 fatturava 13,3 miliardi di euro e cresceva del 4,3% rispetto all’anno prima, e che nel 2021 si appresta a chiudere il bilancio a 2,5 miliardi di euro, oltre l’80% in meno rispetto al 2019. Il settore alberghiero a luglio di quest’anno registrava una flessione delle presenze del 51%, che arriva al 71% se si guarda a quelle internazionali. E questo è comunque il dato migliore. L’outgoing, cioè il turismo in uscita dal Paese, registra una flessione del 90% sul 2019, il Mice (il ramo eventi del settore) dell’80% e il business travel del 74%. Di fatto il settore delle Agenzie di Viaggio contava nel 2019 11.890 aziende con codice ateco attivo, e, ad oggi siamo circa 8200, con una probabile chiusura di un altro 30% entro la fine del 2021.
Occupati circa 80.000. Che se ad oggi non ci sarà una azione di sostegno forte e chiara da parte del Governo e si continuerà con questo trend di terrore mediatico, con le chiusure continue di mete turistiche, sono tutti destinati a rimanere senza lavoro in tempi piuttosto brevi".
Un quadro drammatico per le imprese che fanno outgoing: "Si è combattuto per creare corridoi covid free che ad oggi sono completamente in discussione ancora una volta e noi non vediamo sostegni da dicembre 2020. Inoltre nessuno si è preoccupato di far si che i corridoi creati fossero rispettati, con controlli che ci garantissero almeno di essere veicolo unico di utilizzo degli stessi. Abbiamo vissuto il trauma delle cancellazioni tra marzo e giugno 2020, emettendo voucher che il Governo doveva finanziare e non lo ha mai fatto, abbiamo rimborsato gran parte di quei voucher questa estate con turismo di prossimità, e totalmente a ns spese, perdendo anche quel poco guadagno che si riusciva a fare, e ora, grazie anche al terrorismo mediatico rispetto alla variante Omicron, siamo nuovamente in fase di cancellazione. La Pandemia non è colpa di nessuno. Senza dubbio. Ma il Governo deve smetterla di fare orecchie da mercante solo perchè non abbiamo mai rappresentato un settore rumoroso o capace di fare danni mediatici o scene di guerriglia urbana. Noi siamo il settore più danneggiato in assoluto e quello che ha preso meno sostegni. Ma il fatto di non esserci tramutati in violenti manifestanti non può e non deve essere un deterrente per considerarci.
In tutti i Paesi dell'Unione Europea sono stati dati al settore Turismo mensilmente sostegni pari al 20% del fatturato lordo delle aziende, e continuano a darli, in Italia sono stati dati sostegni ridicoli e mal calcolati solo riferiti al periodo marzo 2020/luglio 2020 e siamo stati totalmente abbandonati con le chiusure totali da settembre 2020 a maggio 2021. Spesso si confonde il concetto di Turismo con quello di qualcosa di non essenziale. Ma si dimentica con facilità che invece per 80.000 persone si tratta di pane quotidiano. Di vita, di famiglie da mantenere, di impegni da onorare. Noi viviamo di quello che il Governo non considera vitale. Come unica fonte di sostentamento".
Serve una scossa veloce ed immediata: "Siamo allo stremo - conclude Montanucci - E onestamente non si può più parlare solo di Covid e no vax quando 80.000 persone stanno vivendo di stenti e di debiti.Si sono suicidati oltre 20 colleghi. Che vogliamo aspettare? di veder morire centinaia di persone di una disperazione di cui non siamo responsabili?"