Si differenziano nettamente le vendite attuali del mare Italia da quelle di inizio anno: “Nei primi tre mesi del 2023 abbiamo venduto bene grazie alle politiche di advance booking molto forti, ma oggi il mare Italia sta diventando il tallone di Achille del turismo italiano, che cade nella trappola di dar per scontato che la stagione estiva comunque si faccia – parola di Massimo Diana, Direttore Commerciale di OTA Viaggi che dettaglia l’evoluzione della stagione estiva del mare Italia, snocciolandone ogni problema per dare l’allarme alla filiera in modo da affrontare sinergicamente il mercato italiano 2023. Dalla forte concorrenza dei nostri competitor, spinta dalla voglia degli italiani di tornare finalmente all’estero senza problemi, al calo del potere di acquisto dell’italiano medio, a cui la villaggistica OTA si rivolge, a causa anche del caro mutui, fino al calo dei turisti stranieri sulle nostre coste, sono tutti fattori che vanno ad impattare sulle vendite di agosto di un prodotto da sempre punta di diamante del turismo italiano. “Noi di OTA Viaggi avevamo previsto questa situazione, ci siamo preparati ed ora siamo pronti ad affrontarla, scalzando politiche di pricing come il prezzo dinamico che sul mare Italia non funzionano affatto – continua Diana – ma è obbiettivamente sempre più difficile poter vendere mare Italia in condizioni di problemi logistici di trasporto dagli aeroporti delle principali località italiane, di carenza di personale da circa 3 anni e di un sistema aereo affidato alle mani delle compagnie low cost, a cui non dovremmo permettere determinate azioni commerciali”.
Il direttore commerciale suggerisce a nome del to di adottare alcune importanti politiche necessarie ad affrontare il mercato italiano 2023: “Di primaria importanza il conferimento al Ministero del Turismo di una posizione di maggior rilevanza – spiega Diana – il sistema turistico necessita urgentemente di una riorganizzazione poiché se continuiamo a perdere tempo finiremo in coda alle destinazioni nostre competitor che hanno avviato un’importante azione di pressing”. Il direttore commerciale OTA Viaggi vede però in questa situazione complicata, in cui si torna alla contrattazione one-to-one, in cui il cliente fa il prezzo, una grandissima occasione: “Il valore sovrano tornerà ad essere la professionalità: l’agente di viaggio, partendo dal budget che il cliente metterà sul piatto, si troverà a scegliere il partner che meglio soddisfa queste esigenze, vendendo anche un pacchetto di 3 notti sul mare Italia, che noi di OTA Viaggi da tempo commercializziamo”.
C’è bisogno di un radicale cambiamento nel settore insomma secondo il to specialista della villaggistica italiana: “Dobbiamo esser noi ad andare incontro al budget del cliente in questo momento – continua Massimo Diana – e OTA Viaggi lo fa con prezzi più calmierati, senza mai arrivare al sottocosto, per difendere il sistema dell’advance booking che va a privilegiare con un prezzo più basso chi ha prenotato nei mesi di gennaio, febbraio e marzo, il vero tesoro del trade italiano”. Cambieranno anche i contratti che da settembre verranno stipulati dal to: saranno palesi, a detta del direttore commerciale, i partner su cui OTA Viaggi punterà maggiormente, scegliendo un prodotto più garantito piuttosto che un prezzo più basso.
L’idea, infine, del tour operator per questa stagione è di protrarre l’apertura dei villaggi OTA fino alla prima decade di ottobre, per recuperare quelle vendite oggi andate in parte perse, agevolati anche da una stagione estiva che ondate di caldo anomalo sul nostro paese e confinanti.