ITA Airways ha presentato numeri finanziari per il 2023 che mostrano un bilancio sostanzialmente in pareggio, con una performance migliore rispetto alle previsioni del business plan. Ciò nonostante, sono mancate entrate di almeno 100 milioni di euro dal code share con Air France/KLM e Delta Air Lines, oltre agli introiti persi a causa della situazione in Israele, che ammontano a circa una decina di milioni di euro. Abbiamo discusso di questi risultati e delle prospettive per il 2024 con Andrea Benassi, General Manager di ITA Airways.
Dottor Benassi, qual è la sua visione per ITA Airways nel 2024?
I primi tre mesi promettenti indicano un aumento dei ricavi del 40% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un load factor del 78%, in crescita di oltre 5 punti percentuali. Le prospettive sono quindi molto positive, con una stagione che si preannuncia più promettente sia in termini di domanda che di performance. Siamo ottimisti.
Come procedono le prenotazioni advance booking?
Gli advance booking continuano a crescere in modo costante e a doppia cifra rispetto all'anno precedente, il che ci fa ben sperare. Abbiamo effettuato forti investimenti nell'incremento della capacità, e ciò si riflette anche nei risultati attuali.
Qual è previsto come tasso di crescita?
Prevediamo una crescita del 30% sulla capacità totale e del 40% sulle rotte intercontinentali. Gli advance booking stanno aumentando in linea con gli investimenti nella capacità complessiva.
Come si posizionano i cinque point of sales a livello mondiale?
I mercati rispondono positivamente, con il mercato nordamericano in evidenza, garantendo crescite significative nonostante la decisione di Delta Air Lines di rimuovere i propri codici dai nostri voli transatlantici. Per compensare, abbiamo implementato una politica commerciale di incentivazione molto forte per questo mercato.
Quali sono i risultati di questa strategia?
Il mercato risponde positivamente, e lo stesso vale per il mercato italiano, che mostra buone performance. Il mercato italiano attuale è molto dinamico, con crescite significative, ma siamo anche soddisfatti delle performance nei nuovi mercati che stiamo esplorando in Africa e nel Medio Oriente, identificati dalla IATA come mercati con una forte domanda in crescita rispetto agli altri.
Per quanto riguarda le destinazioni "beyond" in Italia, dove si dirigono i passeggeri?
Le destinazioni del Sud Italia sono le più popolari, insieme a Milano. Nel 2023, abbiamo garantito oltre il 40% del traffico di feederaggio verso i nostri hub di Roma Fiumicino e Milano Linate, con il traffico domestico tra le destinazioni più richieste.
Passando agli aerei, come è stata l'accoglienza dell'A321neo?
L'A321neo sta ricevendo un feedback positivo e sta ottenendo buoni risultati in termini di customer satisfaction sulle rotte dove è operativo. È considerato un vero gioiello per la sua configurazione e ora stiamo testando il suo successo sui nuovi mercati che stiamo lanciando.
Quali sono questi nuovi mercati?
Stiamo introducendo l'A321neo su rotte come Accra, Dakar, Jeddah, Riyadh e Kuwait City. Questi mercati sono il vero banco di prova per il successo di questo aeromobile.
Possiamo considerare Londra, Parigi e altre città come mercati di lancio per questo nuovo aeromobile?
Assolutamente sì. L'aereo era inizialmente previsto per Tel Aviv, ma a causa della situazione conflittuale in quella regione, abbiamo dovuto riorientare i nostri piani verso altre destinazioni come Parigi, Londra e Madrid. Tuttavia, i risultati di customer satisfaction e i KPI sono molto positivi, e non escludiamo la possibilità di utilizzare l'A321neo anche su queste rotte.
Quanti di questi aerei entreranno in flotta quest'anno?
Quest'anno ne entreranno sette, con altri due previsti entro la fine del 2025, a meno di ritardi imprevisti.
Per quanto riguarda Tel Aviv?
Attualmente operiamo su Tel Aviv con tre voli a settimana, ma stiamo valutando di aumentare la frequenza a giornaliera o addirittura bigiornaliera, a seconda della situazione locale e dei costi assicurativi.
Quando usciranno dalla flotta gli A330-200?
Prevediamo che gli A330-200 saranno progressivamente ritirati dalla flotta tra quest'anno e il 2025, lasciandoci con solo wide-body di ultima generazione.
C'è una pianificazione per la riconfigurazione degli A350?
Sì, a partire dai primi di aprile avvieremo la riconfigurazione dell'Airbus 350/900 per introdurre la premium economy, garantendo un servizio uniforme su tutte le rotte a lungo raggio.
Quali sono i feedback dei passeggeri riguardo all'introduzione dei nuovi aerei nella flotta?
La customer satisfaction sta aumentando, con un Net Promoter Score (NPS) di oltre 30 punti nei primi mesi del 2024, un livello mai raggiunto prima da ITA Airways e significativamente più alto della media europea. Questo è dovuto alla qualità del servizio, all'ampia scelta di destinazioni, ai nuovi aeromobili e alla puntualità che stiamo garantendo.
In che modo l'A220 sta impattando sulla customer satisfaction?
L'A220 sta guadagnando popolarità, soprattutto il modello -300, e sta sostituendo l'A319. È un aeromobile molto efficiente dal punto di vista del consumo di carburante, e l'A220-100 ci consentirà di concentrare le nostre operazioni a Londra City, un aeroporto molto ambito.
Avete individuato nuovi mercati futuri considerando l'andamento attuale del mercato?
Stiamo valutando varie opportunità su mercati in crescita, soprattutto in Africa, Medio Oriente e India, che ha dimostrato una rapida ripresa rispetto ad altri mercati. Anche il Sud America è di grande interesse, soprattutto in vista di eventi come il Giubileo del prossimo anno.
Cosa possiamo dire riguardo all'Estremo Oriente?
Sono mercati complessi che stiamo esaminando insieme a Lufthansa in relazione a una possibile partnership.