Vikey ha presentato alla prima edizione di HOST B2B ad una platea di operatori del settore extra - alberghiero, il self check-in per case vacanze. “In un trend positivo di crescita del settore degli affitti turistici, tanto che in Italia sono registrati 650mila appartamenti contro 33mila hotel, mentre nel mondo 5milioni di appartamenti contro 200mila hotel, l’uso delle nuove tecnologie può abbattere i costi legati al personale e semplificare le procedure di check-in – spiega Flavio Veccaro, Sales Manager Vikey – riduce infatti i costi delle procedure dell’80% e le svolge praticamente in tutto a posto dell’host, a partire dalla verifica del passaporto proprio come un check-in aereo”.
L’idea nasce come risposta ad una domanda di ospiti che sempre più richiede di entrare nelle proprietà in self check-in, richiesta possibile anche sui portali di prenotazione come Airbnb e Booking tramite una spunta. L’host può richiedere al guest i documenti d’identità, grazie all’invio di un selfie insieme all’ID per l’autenticazione online ed inviare i dati al Portale Alloggiati Web, qualsiasi tipo di pagamento (anche la tassa di soggiorno) sul conto bancario e la sottoscrizione di un contratto online tramite firma digitale OTP. In fase di check-in l’ospite potrà acquistare anche servizi aggiuntivi come transfer, cene, biglietti per musei ecc. Una volta che il guest avrà completato il check-in online riceverà un link con i tasti di apertura per aprire portone e porta oppure il proprietario potrà aprirle tramite APP o con una telefonata. Per aprire il portone tramite i dispositivi IoT installati dentro casa non sono necessari permessi condominiali, mentre per la porta di casa Vikey ha recentemente lanciato Vikey Lock, un dispositivo smart che si installa al posto della serratura, eliminando dunque anche le chiavi. “L’applicazione è completamente editabile, quindi è possibile scegliere come utilizzarla – spiega Veccaro – e i servizi richiesti, come il pagamento tasse, i documenti ecc., sono tutti opzionabili. La forza di Vickey è l’andare ad abbattere i costi ancillari di un check-in, tracciando inoltre tutti gli accessi”. Le procedure diventano quindi snelle ed agevoli sia per l’ospite che per il proprietario, che può peraltro risolvere casi particolari come la contingenza in più strutture.
Attualmente Vikey ha stimato che il risparmio totale al mese per gli host è di 335mila euro con 100mila euro di tasse incassate al mese: “Gestiamo 40mila ospiti al mese per 15mila check-in sempre mensili con i nostri 2500 dispositivi in 6 paesi – conclude Flavio Veccaro – l’obiettivo per il 2020 è di raggiungere 78mila abbonamenti totali ed aggiungere altri 3 paesi al nostro portfolio”.