Italy Family Hotels, che riunisce 133 strutture family friendly in alcune delle destinazioni più belle d'Italia, illustra i risultati della ricerca "II turismo family in Italia", commissionata dal consorzio
“Il Consorzio Italy Family Hotels nasce nel 2001 con l’idea di riunire hotel per vacanze con servizi “certificati” dedicati a bambini e ragazzi – racconta Marina Pasquini, Presidente del consorzio Italy Family Hotels – negli anni siamo cresciuti fino ad arrivare a 135 hotel in 14 regioni italiane, uniti nell’intento di “rispondere” alla domanda di vacanze riservate al turismo family”. Nel 2022 sono oltre 600.000 le famiglie che si sono affidate a Italy Family Hotels, con 204.000 richieste dirette generate agli hotel del consorzio (in media 1300 a socio). “Possiamo vantare oltre 120.000 contatti profilati nel nostro database, oltre 300.000 lettori del nostro blog e oltre 50.000 utenti social - dichiara Stefano Cerutti, consigliere del Consorzio Italy Family Hotels - Italy Family Hotels, che classifica gli hotel sulla scala BINO, la mascotte che garantisce la qualità delle vacanze, nasce per supportare i propri soci nello sviluppo dei servizi per famiglie con bambini, nella comunicazione di gruppo finalizzata alla valorizzazione del marchio, sinonimo di qualità ed infine nella promo commercializzazione delle strutture affiliate”. In sintesi il Consorzio dunque ad aggregare, supportare, motivare e promuovere e commercializzare i migliori hotel italiani per famiglie con bambini. “È importante sottolineare che il Consorzio non prevede alcuna intermediazione – aggiunge Cerutti - le richieste generate dal portale italyfamilyhotels.it vengono inviate direttamente agli hotel che le gestiscono in completa autonomia”. Richieste quotazione arrivate dal form di contatto che sono in costante crescita dal 2018, con la sola eccezione dell’anno 2020 in cui hanno registrato un -19,5%. Gli ultimi dati risalgono al 30 novembre 2022 in cui erano pervenute 193.847 richieste, con una proiezione di 202000 richieste totali, in crescita del 34% rispetto al 2021. Anche i soci sono cresciuti nel 2022, con 15 nuovi ingressi; nel 2023 ad oggi i nuovi soci sono invece 18. “Per quanto riguarda i nuovi soci vogliamo crescere soprattutto su Trentino Alto Adige, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo – ammette Cerutti – crediamo infatti che entrare a far parte del consorzio sia un vero e proprio volano, poiché il business generato da Italy Family Hotels non è indifferente: ogni socio ha 1500 contatti diretti medi, una durata media della vacanza prenotati di 6/8 giorni, un valore soggiorno medio di 7 giorni per famiglia di € 1.800 e un tasso medio di prenotazione fino a € 121.500. La quota marketing nel 2023 è di € 4.300”. Oltre alle quote associative, i finanziamenti pubblici costituiscono parte importante delle risorse del consorzio, che sul periodo di riferimento 2018/2022 ad esempio ha investito € 1,7 mln di budget, intercettando € 200.000 di fondi pubblici, con un +11,7% di budget extra investito. “Nel 2023/2024 potremo avvalerci anche di un contributo di € 32.200 derivanti dal bando per il sostegno della transizione digitale delle imprese dell’Emilia-Romagna – conclude Cerutti.
Una banca dati molto importante per quanto riguarda le vacanze in famiglia, che il Consorzio ha deciso di utilizzare commissionando a SdV Marketing la ricerca “II turismo family in Italia". “Si tratta di un turismo fidelizzato, con una durata media di soggiorno abbastanza lunga (soprattutto per chi viaggia con ragazzi sopra gli 11 anni) e che tra le destinazioni preferisce senza ombra di dubbio il mare (89,5%) soprattutto quando si viaggia con bambini da 0 a 5 anni – descrive così la famiglia in vacanza Nicola Gaddi, di SdV Marketing che ha realizzato la ricerca per Italy Family Hotels. Anche la montagna, che riceve un 24,4% di preferenze come prossima vacanza, piace alle famiglie, che indicano Trentino Alto Adige, Puglia, Riviera romagnola, Sardegna e Abruzzo come destinazioni predilette per le vacanze. L’intrattenimento, la posizione di una struttura, le offerte e la proposta di pacchetti sono i fattori che influenzano maggiormente le scelte delle famiglie, che, in situazioni di ristrettezza economica, sono disposte ad accorciare le vacanze di qualche giorno piuttosto che rinunciare ai servizi proposti dalle strutture family friendly.