Davide Scarantino, presidente Italianway in occasione del Travel Hashtag di Cremona ha analizzato che lo sviluppo dell'ospitalità alberghiera ed extra-alberghiera serve in modo coordinato le mutevoli e articolate esigenze del viaggiatore di oggi, che sceglie la sistemazione hotel in occasione di alcuni viaggi, per poi optare per dimore storiche, ville o altre esperienze meno tradizionali in altre circostanze.
“Con 6.3 milioni di seconde case non utilizzate e solo 600 mila seconde case presenti nel circuito del vacation rental è evidente che quella dell’extra-alberghiero è un’opportunità che le città d’arte e cultura di piccole e medie dimensioni possono e devono cogliere – ha dichiarato Scarantino. 200 mila sono le seconde case gestite da aziende, tra i 20 e i 30 mila operatori professionali coinvolti per un indotto nel mondo del lavoro tra i 120 e i 150 mila persone: questi i numeri della locazione a breve termine che genera un valore complessivo di 10 miliardi e 50 miliardi di pil prodotto dal settore tra diretto e indiretto, perché ovviamente ogni euro speso per soggiornare ne vengono spesi almeno 4 nell’indotto.
“Italianway costituisce una parte importante di questo settore, con 3700 strutturesparse in 360 località e 310k prenotazioni, con un turn over nel 2022 di 52 mln– sintetizza il presidente – ogni anno ospitiamo 650k ospiti in 15k posti letto per 1,05 mln di notti prenotabili. Età media 40 anni, 50% donne, 66% stranieri da 114 paesi di provenienza, con una booking window di 48 giorni e una spesa media di 817€: questo l’identikit dei viaggiatori che scelgono Italianway. L’ultimo dato in particolare è in crescita a dimostrazione che oggi chi sceglie l’extra-alberghiero spesso lo fa perché cerca un lusso in grado di andare ben oltre quello offerto da un 5 stelle”.
Le strutture ricettive dunque possono secondo il presidente diventare poli di attrazione: “Il segmento del lusso in particolare è guidato dalla qualità delle strutture e dei servizi – spiega – il cliente del luxury travel sceglie molto spesso la destinazione in base alla struttura in cui decide di soggiornare”. È questo il caso ad esempio della Valle d’Itria, in cui spiccano la Masseria San Domenico, di 40 camere con diversi servizi, ristoranti e SPA e Borgo Egnazia, 6 case con 11 camere e diversi servizi, come bar, ristoranti e SPA.
Il presidente Davide Scarantino ha colto l’occasione di analizzare in particolare la situazione a Cremona, città ospitante: “150 sono gli alloggi online con una reddittività media per alloggio di 13K euro, con una tariffa media di 61 euro e con una booking window di 25 giorni. Maggio, giugno, luglio sono i mesi più performanti per un soggiorno medio di 2 notti con un tasso di occupazione del 63”.