Dare un senso al proprio viaggio è il must del viaggiatore dei nostri giorni che cerca motivazioni da soddisfare, che vuole scoprire cose nuove, arricchirsi ed emozionarsi. E avere davvero qualcosa di prezioso da raccontare al suo ritorno. In questo contesto si inserisce il filone dei Viaggi Letterari ( Turismo Letterario), sia orientato al nostro paese, che è un vero scrigno di spunti e tracce d’autore, sia verso l’estero.
Il Turismo letterario è una costola del turismo culturale, un driver potente che porta il viaggiatore sulle tracce di grandi opere e nei luoghi che furono di ispirazione di tanti scrittori. Come si legge su Formazioneturismo.com “Letteratura e turismo sono una coppia vincente…. Gli appassionati del turismo letterario vivono il viaggio come un’avventura che concilia mente e cuore. Si parte, infatti, alla volta di un itinerario letterario sia perché la letteratura è una passione che affascina la mente, sia perché le parole di quell’autore, quelle frasi scritte in quel determinato libro, sono state capaci di colpire dritto al cuore”. Tre i filoni del turismo letterario sempre secondo Formazioneturismo.com: i luoghi descritti nei libri; i luoghi in cui hanno vissuto gli autori, e i luoghi che hanno le librerie più belle. Il fenomeno è crescente e il fermento è alto, ci sono operatori specializzati che costruiscono itinerari anche complessi, associazioni culturali molto impegnate, vedi il caso de I Viaggi di Spazio Cultura di Palermo, la cui mission è suggerire “ viaggi della memoria e dell’identità sulle orme degli scrittori più amati, un racconto narrante tra letteratura, storia, paesaggio, tradizioni e miti in Sicilia”. O vere e proprie “ istituzioni”, come I Parchi Letterari, presieduti da Stanislao de Marsanich. O tornando nel cuore della Sicilia, la felice iniziativa de “Le strade degli scrittori”. Spesso il tour letterario diventa anche gastronomico sempre in nome del legame con le opere e con l’autore di cui si è alla scoperta: molti i romanzi in cui un luogo è stato descritto e amato anche attraverso i suoi piatti, profumi e odori. Lo stesso
Camilleri, e il suo commissario Montalbano, insegnano….
La Colombia di Gabriel Garcia Marquez L’agenzia di viaggi online Tuttaltromondo propone, dal 13 al 25 giugno prossimi, uno straordinario tour letterario in Colombia, seguendo le suggestioni di Gabriel Garcia Marquez, tra citazioni e location dei suoi romanzi, in compagnia della studiosa Federica Arnoldi, Associazione Culturale Babelica, studiosa di letteratura ispanoamericana, insegnante di spagnolo e appassionata del grande scrittore. E sarà lei ad accompagnare passo passo i partecipanti al tour, un vero e proprio pellegrinaggio di 10 giorni sui luoghi incantati che fanno da sfondo ad alcune delle pagine più belle della letteratura mondiale. Le atmosfere surreali del paesino di Macondo, affresco di rapporti familiari di Cent’anni di solitudine, il sentimento che attraversa gli anni de L’amore ai tempi del colera, i tanti personaggi indimenticabili di tutti i romanzi e i racconti del premio Nobel recentemente scomparso sono i compagni di viaggio del Tour&Book Viaggiando con Gabriel Garcia Marquez, che parte da Barranquilla per entrare poi nel vivo dei luoghi storici di Marquez con una visita ad Aracataca, villaggio dove l’autore vide la luce e che ospita un museo a lui dedicato, e che soprattutto conserva l’atmosfera di Macondo, paese di fantasia teatro delle vicende di Cent’anni di solitudine. La seconda parte del viaggio è dedicata a Cartagena dove lo scrittore ha vissuto a lungo. Qui si ha la possibilità di incontrare il fratello di Gabriel Garcia Marquez, che per un paio d’ore racconta aneddoti e storie di vita vissuta del grande autore, e di trascorrere un intero pomeriggio alla scoperta di menu letterari, con tanto di assaggio, per assaporare davvero il gusto dell’opera di Marquez. Amante della buona gastronomia, lo scrittore ha citato nei suoi romanzi tanti deliziosi piatti tipici della cucina colombiana da riscoprire nella ricetta originale. Gli ultimi due giorni del viaggio sono dedicati alla magica Bogotà, con visita al Museo dell’Oro, vera miniera di preziosi manufatti e unico al mondo, e il Museo dedicato all’artista Botero con la guida del mercante d’arte colombiano Federico Ruiz, che ospita i viaggiatori di Tuttaltromo(n)do nella propria casa-museo La Colina, boutique hotel di cui è proprietario e chef. www.tuttaltromondo.com
Napoli… con gli occhi di Elena Ferrante La scrittrice Elena Ferrante, ancora dall’identità misteriosa, diventa l’ideale guida di un itinerario letterario lanciato da aprile dal Romeo hotel, l’hotel di design di Napoli. Unica bussola i best seller di Elena Ferrante : il tour “Napoli con gli occhi de l’Amica Geniale” si snoda dal Rione Luzzatti al Rettifilo, passando attraverso il tunnel scrostato di via Gianturco e, ancora, Piazza Garibaldi, Piazza Municipio fino a Port’Alba. E, ancora, dai vicoli più oscuri fino alle luci di Chiaia, il Decumano e il Petraio si snoda il viaggio guidato dai personaggi della scrittrice, in un percorso che dalla periferia «scrostata» passa dai bassifondi, fino ad arrivare a panorami da togliere il fiato. Un percorso studiato attraverso i ricordi dei personaggi dei quattro romanzi di Elena Ferrante e filtrato dalla sapiente penna di un’estimatrice e studiosa dell’opera della scrittrice, la giornalista Titti Marrone, dedicato ai viaggiatori desiderosi di cogliere gli scorci più autentici della città, lontano dal turismo convenzionale. Un ideale viaggio che fa della città “la terza protagonista dei romanzi, un personaggio versatile, seducente, ricco di un’energia quotidiana da riportare alla luce, fatta di sapori, di odori, di rumori da cui lasciarsi travolgere per viverla come se si fosse parte di essa”. Come nei libri, il tour accompagna gli ospiti alla scoperta degli angoli più suggestivi e segreti di Napoli. A conclusione l’atmosfera rilassante del Romeo hotel - progettato dallo stesso Kenzo Tange del Centro Direzionale che “si intravede” - gustando le pietanze sofisticate preparate dallo chef stellato Salvatore Bianco de Il Comandante, che conservano l’eco della tradizione culinaria mediterranea enfatizzata nei romanzi.
Centro America, sulle tracce di Rubén Dario Ricorre quest’anno l’anniversario della morte di Rubén Darío, “Principe della letteratura spagnola”, padre del modernismo spagnolo, poeta incomparabile e grande viaggiatore, nato 149 anni fa a Metapa (oggi Ciudad Darío), e morto a Leon nel 1916. Nicaraguense dalla culla alla tomba, nel 1909 scriveva: “Quei cinque piccoli Paesi chiamati Guatemala, El Salvador, Nicaragua, Costa Rica e Honduras sono stati e devono necessariamente essere un unico grande Paese, il CentroAmerica”. Seguendo le sue orme si può conoscere al meglio questa area affascinante. Rubén Darío nacque 149 anni fa a Ciudad Darío, che oggi ospita la casa natale del poeta, e morì nel 1916 a León, dove si trova il Museo Archivo Rubén Darío e la sua tomba nella Cattedrale. Il viaggio comincia presso Puerto de la Libertad a El Salvador, una delle mete turistiche più popolari del Paese. Qui troviamo anche Santa Tecla, precedentemente conosciuta come “la città delle colline e dei portici” in cui Darío trascorse alcuni mesi nel 1882. Anni dopo, nel 1890, fu esiliato in Guatemala, dove si sposò presso El Sagrario, prima parrocchia della città di Santiago. Si recò poi a Escuintla, dove è possibile visitare il Volcán de Pacaya, le grandi Ceibas del comune di Palín, la grotta e la cascata di San Pedro Mártir e le spiagge del Pacifico. Dopo aver vissuto in Guatemala, è andato in Costa Rica a San José, che a quei tempi era solo un piccolo villaggio fatto di case di mattoni. Oggi, San José è una città in cui poter visitare diversi quartieri, come quelli di Carmen, della Cattedrale, della Misericordia e dell’Ospedale. Qui si può ammirare l’architettura dei Monumenti Nazionali di interesse culturale, storico e architettonico. Le visite che Rubén Darío fece a Panama furono piuttosto fugaci, ma gli permisero di apprezzare e descrivere “la ricca vegetazione del suolo torrido” di questo Paese. Qui si possono visitare il Boquete, i Quetzales, il Parque Nacional del Darién e la Valle de Antón. ww.visitcentroamerica.com www.interfacetourismgroup.com
Roma letteraria in un libro. Dalla dolce vita alla grande bellezza “Viaggio letterario a Roma. Dalla dolce vita alla grande bellezza”, Albeggi Edizioni, a firma Christina Höfferer, da molti anni corrispondente per la Radiotelevisione austriaca, è una passeggiata tra le vie e i luoghi magici di Roma, in un percorso che tocca alcune delle testimonianze letterarie e cinematografiche legate alla città eterna, alcuni dei suoi locali di incontro e di attrazione culturale. Il lettore ripercorrerà i passi di Federico Fellini a Cinecittà e quelli di Pier Paolo Pasolini nel paesaggio urbano delle borgate e del Pigneto; visiterà le case della scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann osservandola durante la sua stesura del famosissimo Malina e quella di John Keats durante i mesi romani della povertà e della malattia. Camminerà con la fantasia lungo gli ottantacinque chilometri di scaffali dell’Archivio Segreto del Vaticano, girerà in Vespa o in Bici alla ricerca degli scorci che hanno reso indimenticabili tanti film noti al mondo intero e si affaccerà chiudendo gli occhi dalle terrazze romane tanto care a Sorrentino. Gironzolerà dal quartiere Coppedè alla Piazza di Spagna, dalla Fratellanza di Santa Maria dell’Anima al monastero di Santa Cecilia, passando per i ritrovi del Caffè Sant’Eustachio e del Chioschetto di Ponte Milvio e toccando il Maxxi e il tempio dello slow-food vicino alla Piramide, Eataly. Un tributo a Roma, insomma, da parte di una straniera che ama il Belpaese e che si rivolge sia ai turisti colti e sofisticati che visitano la Capitale, sia ai tanti romani che molto hanno ancora da scoprire della propria città. Il volume è disponibile presso la Libreria L’Argonauta in via Reggio Emilia, Roma. www.albeggiedizioni.com
Tutti i luoghi di Shakespeare Lo scorso aprile si sono celebrati i 400 anni dalla scomparsa di William Shakespeare Per omaggiare l’immortale scrittore inglese, British Airways, grazie ai suoi voli e tariffe, consiglia un itinerario ideale attraverso le località britanniche che hanno maggiormente ispirato il drammaturgo. Punto di inizio la visita della sua casa e la mostra a lui dedicata nella sua città natale Stratford-upon-Avon. A seguire il fascino di Inverness e Fife, Scozia. Macbeth, la celebre tragedia di Shakespeare chiamata da molti “L’Opera Scozzese”, è appunto ambientata in queste regioni scozzesi. La città di Inverness è ricca di cultura e di luoghi da esplorare, come le Highlands, regione montuosa e vero simbolo della Scozia, dove i turisti possono lasciarsi affascinare dal famoso Lago di Loch Nes. Fife si trova invece vicino la costa, ed è conosciuta per l’Università di Sant’Andrea, frequentata dal Duca e dalla Duchessa di Cambridge. Qui si trova anche il bellissimo Deer Centre, dove si possono osservare ben 14 diverse razze di cervi e la tipica fauna scozzese, tra cui il gatto selvatico. Questa città è il luogo ideale anche per gli amanti del golf. William Shakespeare ha poi vissuto a Londra e ha ambientato nella capitale inglese molte delle sue opere, tra cui le famose Enrico IV e Re Liar. Per rivivere l’atmosfera raccontata nelle sue storie, da visitare la bellissima Abbazia di Westminster, situata nel cuore di Londra, spesso menzionata dal poeta, e la Tower of London. Tappa obbligatoria non può che essere il Globe Theater, dove vengono messe in scena le repliche delle opere teatrali di Shakespeare a cielo aperto. A Windsor, infine, è ambientata la commedia Shakespeariana Le allegre comari di Windsor. La città è situata lungo il Tamigi ed è facilmente raggiungibile da Londra in 40 minuti di macchina o treno. Qui di strova il castello di Windsor, il più grande e antico castello abitato al mondo, residenza di Sua Maestà la Regina di Inghilterra. In occasione di questo speciale anniversario, il castello ospita una mostra speciale nella Biblioteca Reale, aperta al pubblico fino al 17 febbraio 2017. L’esposizione include materiali shakespeariani raccolti dalla famiglia reale e i registri contabili degli spettacoli che hanno avuto luogo nel castello. ba.com.
La New Orleans di Tennessee Williams New Orleans ha onorato, dedicandogli un festival lo scorso marzo, lo scrittore Tennessee Williams, che la scelse quale città adottiva definendola la sua “spiritual home.” New Orleans ha ispirato molte sue opere inclusa A Streetcar Named Desire, che gli valse il suo primo Pulitzer Prize per il Teatro. Il ventottenne Williams arriva a New Orleans e cambia il nome in Tennessee, soprannome di un college e stato nel quale nacque il padre S’immerge nella vita di New Orleans, che descrive “the last frontier of Bohemia”. Lo scrittore vive in un appartamento al 722 Toulouse Street nel French Quarter, oggi parte della The Historic New Orleans Collection. Qui scrive il racconto The Angel in the Alcove, e trova ispirazione per il pezzo teatrale Vieux Carré ed altre opere. Dopo vari viaggi Williams ritorna a New Orleans nel 1945 fino al 1946. Insieme al suo compagno Amado ‘Pancho’ Rodriguez y Gonzales vive nell’appartamento al 632 ½ St. Peter Street, all’angolo di Royal Street. Il percorso del tram Desire creato nel 1920 correva lungo la Royal e poteva essere visto dalla finestra dell’appartamento. Si chiamava ‘Desire’ per il terminal sulla Desire Street a Ninth Ward. L’Hotel Monteleone al 214 Royal Street era l’albergo ove Williams spesso soggiornò tanto da dedicargli una suite. Lo si trova citato unitamente al suo Carousel Bar in due pezzi di Williams, The Rose Tattoo ed Orpheus Descending. Più tardi Williams acquista una casa del 19° secolo al 1014 Dumaine Street. Qui scrive Memoirs, dove afferma “I hope to die in my sleep. . .in this beautiful big brass bed in my New Orleans apartment, the bed that is associated with so much love…”. Tra i tanti luoghi cari a Williams, il ristorante Galatoire al 209 Bourbon Street, citato in A Streetcar Named Desire. Sedeva sempre al tavolo affacciato alla finestra. Al Brennan’s Restaurant al 417 Royal Street invece, Williams divorava la colazione: eggs Sardou, grits e grillades, Bananas Foster flambé, tutto annaffiato con martini. TravelSouthUSA Italia – FB TravelSouthUSA Italia – travelsouthusa@themasrl.it
Felice idea il progetto “ La Strada degli scrittori,” nato da un’idea del giornalista Felice Cavallari e da un protocollo d’intesa della Regione Sicilia (2013) , per valorizzare luoghi e atmosfere siciliane promuovendo un Gran tour fatto di “ saperi e sapori” sulle tracce di autori siciliani come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri , Giuseppe Tomasi di Lampedusa…. La Strada degli scrittori è un itinerario che invita a ripercorre i luoghi vissuti e amati dagli scrittori e quelli descritti nei romanzi, a contatto con i volti e le variegate personalità ampiamente dettagliate in pagine e pagine di letteratura e di teatro, che hanno appassionato e formato intere generazioni. Palazzi, castelli e paesaggi: dalla marina di Vigata descritta da Camilleri alle miniere di Racalmuto, città natale di Sciascia, ai Templi di Agrigento… un modo per valorizzare siti anche meno noti e sottolineare uno stretto legame con il territorio e con le sue risorse produttive. Significativo l’invito di Andrea Camilleri, espresso in occasione di una intervista di Felice Cavallaro a Expo per in occasione di Expo per La Strada degli Scrittori, rivolto ai turisti: “ Mi piacerebbe che visitassero anche le zone letterarie dei racconti e non solo quelle televisive. Per conoscere la vera VIgata”.
www.lastradadegli scrittori.it
Il turismo letterario nel nostro paese non può prescindere dal progetto innovativo de I Parchi Letterari , ovvero territori che hanno ispirato un autore ed all’interno dei quali viene promosso il patrimonio storico e culturale con visite guidate e manifestazioni. I Parchi Letterari sono nati nel 1992, da un’idea di Stanislao Nievo, pronipote di Ippolito Nievo, poeta, scrittore e giornalista, personalità dotata di una forte sensibilità culturale. A fine 2012 i Parchi, in continua crescita, sono entrati a far parte della rete della Società Dante Alighieri (sede Roma, Piazza Firenze 26) che ne detiene i marchi registrati. Presidente e anima è Stanislao de Marsanich. “I Parchi sono micro modelli di sviluppo locale che si basano sull’identità del territorio; l’autore letterario è un po’ il passaporto, e talvolta la scusa, per entrare e godere di un’atmosfera, e creare successivamente un indotto - le sue parole. Il sito Parchi letterari è un punto di riferimento, ricco di notizie, idee e suggerimenti per viaggi letterari. Tra gli ultimi Parchi Letterari che hanno visto la luce “Eugenio Montale e delle Cinque Terre” in occasione dei 40 anni dal Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale. Gente, vino e rocce delle Cinque Terre fu il primo articolo a firma di Montale uscito il 27 ottobre 1946 sul Nuovo Corriere della Sera. Un titolo al quale il Parco si vuole isprare per sottolineare l’attualità del poeta proprio nelle Cinque Terre, e il suo legame – oltre che con questa terra e i suoi frutti – anche con la gente che l’abitava. Con apertura a luglio, il ventaglio dei parchi si arricchisce ulteriormente con il Parco Giuseppe Antonio Borgese di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo. www.parchiletterari.com www.ladante.it