Lo Shopping al centro di viaggi e vacanze, un fenomeno in ascesa ma ancora con tante potenzialità inespresse e inesplorate. Con la prima edizione di “Shopping Tourism. Il forum italiano”, a cura di Risposte Turismo, si è cercato di sistematizzare la materia e di raccogliere intorno a questo tema tutte le principali realtà interessate al fenomeno. Le città dello Shopping, i mercati esteri più inclini. Le politiche per sviluppare al meglio questa leva a beneficio del territorio
Lo Shopping è sempre più motore principe di alcuni viaggi e rappresenta sempre e comunque un momento importante nel corso di tour e itinerari, articolandosi in mille varietà. Non solo souvenir ma uno Shopping sempre più consapevole e motivazionale: si va dalla ricerca dei brand di alta gamma, e nel nostro paese si punta decisamente alle eccellenze del nostro made in Italy grazie anche al fiorire e allo sviluppo continuo di outlet, alla corsa ai prodotti tipici, vini doc compresi, ricercando e gustando la filiera più genuina del nostro patrimonio alimentare e quella più strettamente legata al territorio che si va visitando. E ancora risulta vincente il fascino del prodotto artigianale, collegato alla possibilità di vedere anche la nascita del manufatto attraverso la conoscenza delle botteghe artigiane più antiche e tradizionali, di cui l’Italia è per fortuna ancora ricca. Ci sono inoltre occasioni in cui lo Shopping è il cuore del viaggio, vedi il caso di Festival dello Shopping a livello internazionale (Shop Qatar e Dubai Shopping), o in ambito più piccolo gli stessi Mercatini di Natale, sempre più numerosi tra Europa e Italia, che rappresentano un incentivo alla spesa in abbinamento alla scoperta delle tradizioni e al respirare atmosfere particolari. Senza dimenticare gli aeroporti oggi diventati Shopping Center di alta qualità. Tanti gli spunti, le occasioni e le potenzialità ancora inesplorate e inespresse del fenomeno Shopping Tourism.
Primo Forum sullo Shopping Tourim a Venezia
Considerando l’interesse che suscita questo settore senza dubbio in crescita, è nato il bisogno di “sistematizzare” la materia, capirne i punti chiave e chiamare a raccolta tutte le realtà interessate al fenomeno quali outlet village, department store, duty free, amministrazioni pubbliche, shopping mall, vie della moda, grandi firme, mercatini, distretti industriali e di artigianato specializzati, aziende operanti nel settore enogastronomico, operatori del tax refund, enti e consorzi di promozione turistica, tour operator, aziende turistico - ricettive e molti altri. Da questa vision è nata l’idea di “Shopping Tourism. Il forum italiano”, il primo evento in Italia dedicato allo Shopping Tourism, svoltosi a Venezia mercoledì 23 novembre presso il Palazzo della Regione del Veneto (Fondamenta Santa Lucia), ideato e organizzato da Risposte Turismo, con il sostegno di McArthurGlen e di T Fondaco dei Tedeschi by DFS, anteprima di un prossimo evento sul tema che si terrà in autunno. “Da semplice elemento aggiuntivo nella scelta di una destinazione turistica, negli ultimi anni lo shopping sta divenendo sempre più una primaria motivazione del viaggio e della vacanza, aprendo nuovi spazi per le destinazioni e i diversi operatori di attrazione di una domanda turistica solitamente con una buona capacità di spesa - spiega Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo. “Per questo motivo abbiamo ideato un forum che, già da questa anteprima vuole essere, come già accade per gli altri forum organizzati da Risposte Turismo, un punto di riferimento per tutti i soggetti che ruotano intorno a questo fenomeno grazie a un’offerta territoriale unica che coniuga, allo stesso tempo, specificità locali e grandi marchi internazionali”. Il Forum si è snodato tra tavole rotonde e dibattiti sul tema: al centro i primi risultati di Shopping Tourism Italian Monitor, il nuovo rapporto di ricerca annuale dedicato alla tematica avviato e condotto sempre da Risposte Turismo, e che si arricchirà nel tempo di nuovi contenuti e spunti.
Una spesa media procapite giornaliera di 43 euro con l’abbigliamento al primo posto tra le tipologie di prodotti acquistati e una propensione all’acquisto maggiore per chi viaggia da solo. Questi i risultati principali di un’indagine sullo shopping tourism nelle città di Milano, Firenze e Venezia contenuta all’interno di Shopping Tourism Italian Monitor. "Considerando gli oltre 13 milioni di turisti che sono arrivati nel 2015 nelle tre città oggetto di indagine – ha affermato Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo - se si proiettassero i valori risultanti dalla nostra indagine campionaria si arriverebbe ad indicare in oltre 1,4 miliardi di euro le spese annuali in solo shopping, di cui 860 milioni a Milano, 300 a Firenze e 240 a Venezia". L’indagine evidenzia inoltre che quasi due turisti su dieci viaggiano o hanno viaggiato almeno una volta con motivazione prevalente shopping e come più di un turista su quattro cerca luoghi dove fare acquisti prima di scegliere la destinazione turistica da visitare. “Un dato – ha proseguito di Cesare – che testimonia l’importanza di un fenomeno con forti potenzialità di crescita non solo per le tre città oggetto della nostra indagine, ma anche per tutta l’Italia, dove le competenze, le tradizioni e le eccellenze locali si mescolano con l’offerta dei grandi marchi internazionali”. Per quanto riguarda i comportamenti d’acquisto, secondo l’analisi a spendere maggiormente sono i turisti che viaggiano da soli, seguiti da chi viaggia in coppia e con amici. Al quarto posto i turisti che viaggiano in famiglia, all’ultimo quelli che viaggiano in gruppo. Con riguardo alle fasce d’età, è giovane il turista che segue la motivazione dello shopping, e ha una provenienza geografica maggiore dall’Asia. I turisti “top spender” risultano essere i russi, seguiti da brasiliani e giapponesi. I turisti italiani si posizionano al di sopra della media e francesi e tedeschi sono, rispettivamente, al penultimo e al terzultimo posto tra i quasi 70 paesi di provenienza rappresentati dal campione oggetto di indagine.
I prodotti più acquistati
Abbigliamento (46%) Souvenir (40%) Gioielli-Pelletteria (23%)
Dopo circa tre anni di assenza i turisti russi tornano a fare shopping nel Bel Paese. E’ quanto racconta l’analisi condotta da Global Blue, società leader di mercato per i servizi Tax Free Shopping, nel trimestre agosto-ottobre 2016.I dati evidenziano, infatti, una leggera ripresa - +2% - degli acquisti tax free effettuati dai viaggiatori russi nel periodo di riferimento. Tra agosto e ottobre le vendite tax free sono state trainate principalmente dai turisti coreani: +10% sul 2015 con un budget di spesa media anch’esso in crescita sull’anno scorso: 663 euro (+2%). Questa nazionalità, seppur in presenza minoritaria nel nostro Paese, sta dimostrando interessanti prospettive. Ancora in calo i turisti cinesi (-23%), flessione riconducibile a fattori sia esogeni che endogeni. L’introduzione del visto con dati biometrici, l’indebolimento dei tassi di cambio verso l’euro a partire da marzo 2016, il rallentamento dell’economia interna e la paura di attacchi terroristici hanno inevitabilmente modificato il “trip behavior” di questa nazionalità. Nel trimestre agosto-ottobre, tutto quanto è Moda e Fashion, seppur in lieve flessione (- 7%) sul 2015, ha mantenuto lo status di categoria merceologica più amata dai globe shopper (74%). Nel trimestre agosto-ottobre i turisti extra Ue hanno visitato le nostre città, Firenze è stata la meta dei Russi (+9%), dei Coreani (+29%) e dei Giapponesi (+13%), mentre a Milano e a Venezia si è registrato l’incremento più alto in termini di scontrino medio dedicato al Fashion: rispettivamente del 2% e del 9%.Anche a Roma i capi più fashion del momento hanno rappresentato il desiderio più ambito (+71%). Le vie del centro restano le più amate per lo shopping e la città eterna è stata meta di acquisti soprattutto da parte dei globe shopper arabi (+5%) e americani (+2%). Nel trimestre agosto-ottobre Firenze ha visto il ritorno dei turisti russi che hanno fatto registrate un incremento degli acquisti tax free del 9% rispetto al 2015. Venezia è la città che insieme con Milano ha riportato l’incremento più alto - +9% - in termini di scontrino medio dedicato ai capi più fashion del momento.
Collegato allo sviluppo del Turismo dello Shopping, cresce anche l’esigenza di figure quali il personale Shopper ( di origine nordamericana), in grado di orientare con competenza gli acquisti del viaggiatore, consigliandolo in relazione alle sue esigenze e passioni , indirizzandolo verso boutique particolari, show room, e guidandolo attraverso gli outlet ecc. Numerosi i corsi di formazione atti a “ formare” i nuovi consulenti dell’acquisto.
Case History: Fidenza VIllage si espandeIn occasione del progetto di espansione e rinnovamento dell’intero Villaggio, che aggiunge 3.500 metri quadrati ai 21.000 già esistenti per un totale di 20 nuovi spazi tra cui boutique, il nuovo ristorante, Villano, e la nuova area “The Concierge”, interamente dedicata all’accoglienza dei visitatori, Fidenza Village rafforza ulteriormente la sua essenza: già precursore nello sviluppo del turismo dello shopping, che gli è valso il riconoscimento, primo nel settore retail, di membro affiliato della United Nations World Tourism Organization e come membro del World Travel & Tourism Council (WTTC), porta in Italia, un concetto di accoglienza ispirato al settore dell’ospitalità, rafforzando tutti gli elementi che caratterizzano l’esperienza all’interno del Villaggio: moda, enogastronomia, intrattenimento, scoperta di itinerari turistici.
A Fitur 2017 si parla di Shopping Tourism
Nell’ambito di Fitur, la fiera del turismo internazionale spagnola che si svolgerà a Madrid dal 18 al 22 gennaio 2017, il Turismo dello Shopping sarà al centro del dibattito con una sezione dedicata per sviluppare i temi di interesse per gli operatori coinvolti nello sviluppo e nella promozione di questo fenomeno: sul tavolo l’analisi degli ostacoli che possono frenare lo sviluppo di questa nicchia ( visti, Iva ecc); le azioni di comunicazione da intraprendere per raggiungere al meglio questo pubblico sensibile all’acquisto; l’uso dei canali digitali o supporti tradizionali per influenzare i viaggiatori; l’esame dei fattori di successo in grado di rendere davvero soddisfacente l’esperienza di shopping del visitatore una volta giunto a destinazione. Infine, sul fronte shopping di lusso, le case di moda discuteranno su come il turismo commerciale possa contribuire ad attirare i viaggiatori con il più alto potere d'acquisto e come usare questa leva per rafforzare destinazioni turistiche. Saranno inoltre analizzati i legami del turismo dello shopping con altre attività complementari, come la gastronomia, e la crescita di nuove figure professionali come il personal shopper.