Cosa ami di più del tuo lavoro?
Viaggiare ogni giorno in località diverse insieme ai clienti, sia in fase di elaborazione itinerario e selezione dei servizi ed esperienze da includere nel pacchetto, che durante il loro viaggio, quando mi condividono in tempo reale foto e video, e infine al ritorno con i loro magici racconti. Un lavoro dinamico e di squadra, in continuo contatto con colleghi, tour operator, fornitori di servizi, enti del turismo…per essere sempre pronti ad offrire al cliente la soluzione più adatta alle sue esigenze. E alla prima occasione partire di persona per toccare con mano quanto di più emozionante possa trasmettere un viaggio.
Quale è oggi la difficoltà maggiore
nel vendere viaggi?
Il cliente, anche se informato, purtroppo si limita semplicemente a paragonare il costo finale del viaggio con altre proposte senza approfondire cosa include esattamente il preventivo e il motivo reale di una possibile differenza di costi.
La difficoltà, quindi, sta nel far comprendere ai clienti che lo stesso viaggio si può concepire in svariati modi e che, essendo composto da così tanti elementi e variabili, non si possono comparare le varie soluzioni tenendo conto solo del prezzo finale.
Come vedi la categoria agenziale tra 10 anni?
Nel corso dei prossimi anni saremo travolti da un’onda tecnologica e spariranno molte figure professionali in svariati settori tra cui il turismo, ma i “robot” non potranno mai sostituire i veri consulenti di viaggio, esperti e specializzati, sempre aggiornati e capaci di instaurare una relazione umana e trasmettere emozioni durante la costruzione di un viaggio che rispecchi i sogni e i desideri del cliente.
Quali sono le tue opinioni sul mercato dei millenials?
I millenials sfruttano al meglio i vantaggi della tecnologia, sempre super informati in tempo reale e comprano principalmente online i servizi semplici. Per quanto riguarda il nostro settore, per i viaggi più complessi e articolati, in linea di massima rinunciano al fai dai te perché si sentono spaesati dalle troppe variabili da tenere in considerazione…pertanto, cercando maggiore sicurezza, non possono fare a meno di affidarsi all’esperienza degli agenti esperti.
Se non avessi fatto l’adv
che lavoro avresti voluto fare?
Sono nel mondo del turismo da quasi 20 anni e non cambierei mai questo settore che mi ha sempre affascinato, per cui mi piacerebbe fare il Mister X, in giro per il mondo per testare le strutture e i servizi correlati.
Non viaggeresti mai senza…?
… lo smartphone e un bel carica batterie portatile di supporto. Strumenti funzionali e maneggevoli per poter fare foto e video e all’occorrenza utilizzare le applicazioni per potersi muovere autonomamente e in libertà nelle località visitate.
Qual è la prima cosa che fai
quando arrivi in una nuova città?
Cerco di orientarmi per definire l’ordine dei giri da fare per non perdere sicuramente i must di quella città e scovare luoghi e locali in cui si svolge la vita degli abitanti per avere un contatto diretto con la cultura, le usanze e le tradizioni della gente del posto.
Una meta in cui torneresti appena possibile?
Sicuramente l’Australia...nonostante un mese trascorso ci tornerei molto volentieri per vivere altre esperienze che per questioni di tempo e vastità del territorio non ho potuto includere.
Qual è la cosa più strana che hai mangiato in viaggio?
Carne di coccodrillo e spezzatino di canguro.
Il souvenir più particolare che hai comprato?
Un porta foto di carta pregiata prodotta dagli escrementi di elefante. In generale cerco sempre di comprare un oggetto artigianale e caratteristico del luogo.
Il ricordo più bello di un viaggio?
Mi rimarranno impressi il volto sorridente, la dolcezza e la spontaneità di una splendida bimba della tribù delle “Donne Giraffa” nel nord della Thailandia.
Se potessi dove vorresti essere teletrasportato ora?
Difficile scegliere un solo luogo in cui mi piacerebbe essere teletrasportata…vista la distanza direi a bordo di un catamarano in tour per le isole della Polinesia Francese.