Con Kiboko Adventures, operatore sudafricano e corrispondente di molti tour operator italiani, un viaggio ricco di emozioni in overland dalle Cascate Vittoria alla Namibia. Spirito di adattamento e voglia di vivere un’avventura indimenticabile sono gli unici requisiti richiesti
Mosi-Oa-Tunya, il Fumo Tonante, così i nativi chiamavano le Cascate Vittoria (Victoria Falls), un fronte d’acqua che si estende per più di un chilometro e mezzo e precipita per 128 metri d’altezza, lungo il corso del fiume Zambesi, tra Zambia e Zimbabwe. Dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, rappresentano uno degli spettacoli naturali più straordinari d’Africa. Vennero scoperte il 16 novembre 1855 dal missionario ed esploratore scozzese David Livingstone, che le chiamò così in onore dell’allora regina d’Inghilterra. Ancora oggi, avvolti dalla nuvola di vapore creata dall’eccezionale massa d’acqua attraversata da mille arcobaleni, il pensiero torna inevitabilmente a Livingstone, che quel mattino di novembre ammirò, come scrisse l’esploratore Frederick Courtney Selous: “il più fantastico fenomeno naturale di questo lato del Paradiso”. Oggi le cascate sono la prima tappa dell’itinerario di 15 giorni in overland, che porta fino in Namibia, studiato dal tour operator sudafricano Kiboko Adventures (www.kiboko.co.za) e proposto in Italia da to specialisti sull’Africa Australe quali Alidays, Gastaldi 1860, Il Viaggio, Etnia Viaggi, Yebo Tour Operator, Mokoro, Eko by Spostamenti e Afronine, per citarne alcuni. Si viaggia tutto l’anno, sui comodi e ben attrezzati truck firmati Kiboko Adventures, in gruppi da 4 a un massimo di 16 partecipanti, accompagnati da una guida di lingua inglese e da 3 persone dello staff che si prendono cura di tutto, dalla preparazione dei pasti al montaggio del campo tendato, quando non si dorme in guest house, lodge o albergo. Spirito di adattamento e voglia di vivere un’avventura indimenticabile sono gli unici requisiti richiesti, prima di partire alla scoperta di luoghi selvaggi e incontaminati di rara bellezza ed enorme suggestione. Una volta osservate da vicino, le Victoria Falls si possono ammirare anche dall’alto, in elicottero o su piccoli aeroplani, mentre i più temerari possono lanciarsi nel vuoto praticando bungee jumping o “white water rafting”.
Il tour continua in Botswana, al tramonto ci si accampa lungo le rive del Chobe: sono ricoperte da una fitta vegetazione tropicale, dove nidifica l’aquila pescatrice e scendono ad abbeverarsi i grandi mammiferi, tra cui elefanti, bufali, antilopi, zebre, giraffe. Si dorme ascoltando il sordo brontolio degli ippopotami nell’acqua o il loro incedere pesante quando salgono sulla riva in cerca di cibo. Al mattino, vale la pena prenotare un safari in jeep e addentrarsi nel Parco Nazionale del Chobe per esplorare parte degli 11mila kmq di pianure alluvionali, paludi e boschi che lo formano, abitati da 73mila esemplari di elefanti, oltre a leoni, leopardi, iene e sciacalli, scimmie, antilopi e più di 460 specie di uccelli. Al calar del sole, si scivola lentamente in canoa sul fiume per osservare gli animali, le sfumature di colore che rendono l’atmosfera ancor più magica e rarefatta, mentre il silenzio sembra avvolgere ogni cosa.
Ci si rimette in viaggio per attraversare il BwaBwata National Park (Caprivi Game Reserve) e accamparsi sulle sponde del fiume Kwando. Si riprende il cammino fino al cuore del Delta dell’Okavango, il secondo più grande al mondo dopo quello interno del Niger. Conosciuto come “il fiume che non raggiunge mai il mare”, si estende per 15mila km in un labirinto di lagune, canali e isole, nella regione nord-occidentale del Botswana, in un’area brulicante di animali: migliaia di uccelli, ma anche coccodrilli, elefanti, licaoni, bufali, gnu, ippopotami, kudu, protetti nella Moremi Wildlife Reserve. Ci si addentra nei canali del fiume in mokoro (canoa scavata nel legno) e ci si sente un po’ come Sir Ranulph Fiennes, tra i grandi esploratori viventi, che ha ripercorso sulla tipica imbarcazione il tratto dello Zambesi percorso da Livingstone prima di arrivare alla valanga d’acqua. Si rientra poi in Namibia, nell’area del Caprivi, per accamparsi tra la lussureggiante vegetazione del delta e poi proseguire nella parte est del Parco Nazionale di Etosha, una delle principali riserve faunistiche d’Africa. All’imbrunire ci si ferma assecondando il ritmo e il respiro della natura, proprio come faceva Thomas Baines, l’artista che seguì Livingstone nei suoi itinerari africani dipingendo e disegnando panorami di straordinaria bellezza. Ci si ferma e, in silenzio, si aspetta l’arrivo degli animali in prossimità dei waterholes, le pozze d’acqua illuminate dislocate vicino agli accampamenti di Okauknejo e Namutoni. All’improvviso zebre, kudu, giraffe, gnu blu, leoni ed elefanti cominciano ad avvicinarsi con passo lento. Si riuniscono per abbeverarsi: le loro sagome prima si intravedono e poi si distinguono chiaramente, sono sempre più vicini, fino a fermarsi a poche decine di metri.
Lo scenario cambia l’indomani, quando si riprende il cammino verso il deserto del Namib. Il campo tendato viene montato tra i picchi granitici di Spitzkoppe, soprannominata “il Cervino della Namibia”, scenografica formazione montuosa vecchia più di 700 milioni di anni, che supera i 1.700 metri di quota. La sera, dopo cena, ci si riunisce intorno al fuoco, per godersi lo straordinario spettacolo del cielo illuminato da migliaia di stelle. Si prosegue poi in direzione sud, verso sulla costa atlantica, fino a Walvis Bay, popolata da colonie di fenicotteri rosa, facendo tappa nella cittadina di Swakopmund, dall’atmosfera tipicamente coloniale. Chi lo desidera può poi praticare surfing sulla sabbia, quad-bike, paracadutismo, kayak o prenotare un volo panoramico sopra le dune policrome. L’indomani ci si accampa ai confini del deserto del Namib che, arido da 80 milioni di anni ed esteso su una superficie di 55mila kmq, è una delle distese sabbiose più antiche e vaste al mondo. Imperdibile il suggestivo tramonto sulla cintura di dune, tra le più alte e spettacolari, dipinte dalle tonalità intense e variegate del rosa, dell’arancione e del rosso. Ci si sveglia prima dell’alba per scalare la più fotografata, la Duna 45 a Sossusvlei, particolarmente seducente alle prime luci del giorno, quando i raggi del sole danno vita ad un’infinità di sfumature di colore. A piedi si attraversano per alcuni chilometri le lande aride verso Dead Vlei (letteralmente “palude morta”): si resta quasi ipnotizzati da questa depressione di argilla bianca, incorniciata da enormi onde sabbiose che sfiorano i 400 metri e disseminata di alberi d’acacia secchi, che fiorivano quando in passato l’acqua del fiume Tsauchab bagnava questo lembo di terra. Succedeva milioni di anni fa. Eppure, oggi come allora, questi luoghi “fuori dal mondo” hanno conservato intatta la loro magia e la loro straordinaria bellezza.
Alidays (www.alidays.it) propone viaggi di 12 giorni/11 notti, dal 26 marzo al 9 aprile, a partire da 1.755 euro, voli Air Namibia (www.airnamibia.com) esclusi. Inclusi nel pacchetto tutti i pasti, il pernottamento in hotel, lodge e guesthouse 3-4 stelle, guida parlante inglese.
Gastaldi 1860 (www.gastaldi1860.it) propone il tour “Dal Deserto alle Cascate” di 17 giorni e 14 notti, a partire da 2.720 euro per persona, voli esclusi.
Etnia Viaggi (www.etniaviaggi.it) propone il tour Crossland Plus Botswana a partire da 2.300 euro voli esclusi.
Una flotta completamente rinnovata e un importante accordo stipulato con Lufthansa che ne ha potenziato il servizio. Oggi Air Namibia (www.airnamibia.com) è ancor più competitiva e rappresenta l’unico vettore che collega tutti i giorni non stop l’Europa (Francoforte) alla Namibia. Grazie alla collaborazione con la compagnia tedesca, con un unico biglietto emesso da Air Namibia, si può raggiungere comodamente l’aeroporto Internazionale Hosea Kutako di Windhoek, la capitale namibiana, con la garanzia di assistenza e riprotezione in caso di necessità. “Siamo molto soddisfatti di questo accordo con Lufthansa, che ci permette di offrire un servizio migliore e più vantaggioso ai nostri clienti, con tariffe più competitive- le parole di Roberto Tresoldi, marketing manager di Airconsult e gsa della compagnia di bandiera namibiana per il mercato italiano. Con Lufthansa l’avvicinamento a Francoforte è previsto dai principali aeroporti italiani, mentre con Alitalia sono attivi da Milano-Linate e Roma. Di recente rinnovata, la flotta è composta da moderni jet configurati a bassa densità, come i nuovi Airbus A330 di ultima generazione utilizzati per i voli a lungo raggio. Piacevole e spaziosa l’Economy Class, che dispone di comode poltrone ergonomiche e un sistema di intrattenimento individuale. Ancora più confortevole è la Business Class, caratterizzata da servizi esclusivi e dotazioni all’avanguardia. A cominciare dall’accoglienza a bordo, con una flûte di champagne, senza dimenticare le comode poltrone reclinabili fino a 180°, che permettono di riposare al meglio. Ottima anche l’offerta enogastronomica, declinata in piatti internazionali curati nella mise en place, accompagnati da una ricercata selezione di vini sudafricani, rossi e bianchi.