Arte, cultura, ottimo cibo, mare. “Barcellona è molto di più”. È questo lo slogan della città catalana, che si è presentata a giornalisti e agenti di viaggio per proporre la destinazione come punto di partenza per andare a scoprire i dintorni, tra regioni vinicole, borghi, cultura, luoghi d’interesse dislocati a breve distanza. Destinazione apprezzata dal mercato italiano, quarto in termini di arrivi: nel 2016 sono stati 400mila i connazionali a Barcellona, 200mila nelle aree limitrofe. Numeri che cresceranno in vista del 2018, quando in Catalogna si celebrerà l’Anno della Cultura e s’investirà anche in prodotti come il Cammino di Sant’Ignazio e borghi medievali come Vic. A raccontare tutta la bellezza di questi luoghi è stata la giornalista Maddalena Fossati, in presenza di importanti personalità come Mr Francesc Vila, Tourism Manager di Barcelona Turisme, Mr Jordi William Carnes, CEO di Catalunya Tourism Board e Ms Maite de la Torre, Tourism counselor at Milano Spanish Tourism Office di Turespaña.
La capitale catalana è anche tutto quel che c’è intorno ai confini metropolitani. A partire dai 100 chilometri di litorale da cui spicca lo skyline cittadino, monumento alla contemporaneità con edifici come la Torre Agbar di Jean Nouvel, un grattacielo in acciaio e cristallo alto 144 m, concepito dall’architetto francese come una grande massa fluida. Oltre alle importanti opere in città, inoltre, anche uscendo da Barcellona il Modernismo regala sensazioni uniche per esempio nella Colònia Güell a Santa Coloma de Cervelló. A circa trenta minuti dalla città, è tra le opere meno conosciute di Gaudí, ma grande espressione dell’immaginazione dell’architetto, che vi sperimentò nuove tecniche che avrebbe poi applicato alla Sagrada Família, il suo capolavoro. E se in città si trovano musei di grande importanza come la Fondazione Mirò, Patrimonio Culturale universale, anche fuori ce ne sono che meritano una visita, come il Museo della Scienza e della Tecnica della Catalogna, a Terrassa. Barcellona e i suoi dintorni sono anche una destinazione enoturistica, con l’ampia area che vanta grandi produttori di cava. Pregevoli etichette da abbinare alla semplice e saporita comida locale, che in città diventa espressione di 35 ristoranti stellati Michelin.
Gli ingredienti migliori? Si acquistano a la Boqueria, il mercato che vende prodotti a km zero espressione della ricchezza gastronomica locale. Non va poi dimenticato che Barcellona è una destinazione sostenibile, certificata Biosphere, un’associazione sostenuta dall’UNESCO che premia l’impegno nel rispetto dell’ambiente. Per gli amanti della natura, fuori città sono 10 i parchi naturalistici che si raggiungono in breve tempo. E poi ci sono le tradizioni popolari, riconosciute come Patrimonio Immateriali dell’Umanità e i Festival internazionali musicali sono di prim’ordine, basti pensare al Primavera Sound Festival, il secondo più importante d’Europa. Tante le esperienze premium che i to studiano su misura, oltre ai dieci campi da golf a disposizione. Ben collegata con il resto d’Europa e il mondo (voli per 171 città europee e 31 destinazioni internazionali), la città è infine anche una rinomata destinazione congressuale, tra le prime al mondo, sede d’importanti manifestazioni come il Mobile World Congress.
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