Numeri performanti ed una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, il turismo open air alza l’asticella della redditività e si candida ad un ruolo sempre più centrale nella boccheggiante economia del travel nazionale. Con quasi 2.700 aziende, 20 mila posti di lavoro, una capacità ricettiva di oltre un milione 400 mila posti letto, un giro d’affari annuo di circa tre miliardi di euro, considerando l’indotto, 3 milioni di turisti alloggiati in roulotte, presenze totali in campeggi e villaggi turistici in aumento del 2,5%, grazie agli italiani (+2,4%) e ancor più ai turisti stranieri (+3,1%) ed un fatturato in crescita del 2,7 per cento. Il comparto sembra godere di ottima salute ma le associazioni di categoria alzano la voce per chiedere al Governo una maggiore chiarezza in termini di spazio e normative. “Si tratta di numeri che non possono essere ignorati – le parole del presidente di Assocamping-Confesercenti, Monica Saielli - ed il potenziale di crescita può essere di particolare rilevanza, anche e soprattutto in riferimento ai turisti stranieri con forte capacità di spesa, che già oggi rappresentano il 50% delle presenze”. Un settore dalle forti possibilità di sviluppo ma che necessita di interventi importanti e soprattutto urgenti: “Sono indispensabili – ha proseguito Saielli – provvedimenti che affianchino il settore in questa crescita, agevolandola e facilitandola. E’ necessaria, in primis, una legislazione chiara, semplice, applicabile e coerente con l’obiettivo di consentire agli operatori di muoversi ed investire con maggiore certezza di diritto, soprattutto in campo paesaggistico ed urbanistico, al fine di velocizzare i processi di riqualificazione dei campeggi”. E ancora: “In particolare – sottolinea Saielli - penso ad incentivi di carattere fiscale ed economico, a cominciare dalla previsione di finanziamenti a fondo perduto o agevolati volti a promuovere l’ottenimento del marchio Ecolabel (in Italia i campeggi che lo hanno ottenuto sono 26 su 2700). Ma penso soprattutto all’estensione del tax credit alle strutture ricettive all’aria aperta per interventi finalizzati a favorire la riqualificazione, tra i quali gli interventi di efficientamento energetico e di prevenzione incendi”.
E pronta è arrivata la risposta del ministro della Cultura Dario Franceschini, che intervenendo al convegno organizzato dal gruppo dem della Camera ‘Scenario e prospettive di sviluppo del turismo open air in Italia’ ha evidenziato cone sia arrivato “il momento di portare in Parlamento una legge quadro sul turismo all’aria aperta, stabilendo norme e standard comuni dell’accoglienza open air, favorendo il più possibile la semplificazione in una cornice di regole generali”. Diversi gli interventi da mettere in atto per il sostegno di un comparto, che più di ogni altra forma di turismo, si fonda su una stretta relazione con il territorio e proprio questo rapporto rappresenta un indiscutibile volano di sviluppo per l’intero settore turistico. “Vogliamo favorire gli investimenti e garantire alle strutture ricettive all’aria aperta di avere un minore peso burocratico in termini di autorizzazioni e concessioni e puntiamo a garantire anche ai campeggi l’estensione del tax credit ristrutturazioni alberghiere, che ha dato grandi risultati”. Ma l’impegno del Governo, promesso da Franceschini non finisce qua: “Con il riassetto del della Carta costituzionale che seguirà all’entrata in vigore della riforma Boschi il turismo open air sarà uno degli asset centrali del piano strategico, vogliamo che il paese sia pronto ad accogliere quella clientela estera che ama coniugare città d’arte e campeggio, per questo c’è bisogno che anche il sistema delle nostre principali mete turistiche sia in grado di offrire camping vicini alle grandi città che al momento non ci sono”.
Campeggio eco-green alle porte di Torino
Una superficie di 30 mila metri quadrati, 40 aree sosta per camper, 40 postazioni per le tende, un ristorante, una piscina naturale biodesign. Alle porte di Torino nasce ‘Grinto’, struttura ricettiva progettata per il turismo sostenibile, nel Parco delle Vallere, sulle sponde del Po, verso l’abitato di Moncalieri: un vero e proprio Urban Eco Village, il primo in Europa, consacrato al basso impatto e all’utilizzo delle energie alternative. ‘Grinto’, prodotto in un’alleanza con il Parco del Po e delle colline torinesi, è alle Vallere non per una coincidenza: il parco, insieme ad altre aree del territorio, nel 2016 è diventato Riserva Urban Mab (‘Man and the biosphere’) dell’Unesco. Da Torino è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e una pista ciclabile collegata a un circuito per le due ruote.Il campeggio strizza l’occhio alle nuove tecnologie: grazie a una serie di app studiate da Ld Multimedia l’utente può accedere a tutti i servizi della struttura attraverso la realtà virtuale.
PuntAla Camping Resort
E’ ripartita a fine marzo la stagione del PuntAla Camping Resort, struttura che si espande su 27 ettari e che nel 2015 ha visto attestarsi le presenze su numeri importanti con quasi 200 mila arrivi a fronte delgi 800 mila totali dei campeggi di Castiglione della Pescaia. “Abbiamo tantissime attività da offrire, il territorio della Maremma non è solo sport acquatici e mare – le parole dell’amministratore delegato Thomas Daddi – Penso alla ricchezza di percorsi per gli amanti della mountain bike ma anche al nostro patrimonio storico, culturale ed artistico. È facile attrarre turisti ad agosto: la nostra sfida, che vogliamo vincere anche per il territorio e per tutte le attività economiche che lo popolano, è quella di allungare la stagione e mostrare la varietà dei tipi di vacanza che la Maremma offre”. La struttura è inoltre molto attenta agli ospiti più esigenti e da qualche anno è capofila della tendenza del glamping:
sistemazioni glamour, in stile vintage, immerse nella natura e nella tranquillità della pineta maremmana. Il glamping in versione maremmana è particolarmente suggestivo perché si affida alla serie di caravan Silverfield, un nuovo concetto di hotel orizzontale, che coniuga lo stile USA anni Sessanta a una idea di comfort attuale.
Slow sport per le strutture di Ravenna
Natura e slow sport sono le linee guide della stagione estiva 2016 della Società Gestione Campeggi, che per i clienti delle 4 strutture situate lungo la costa ravennate, ha studiato un programma intenso di attività. I quattro villaggi gestiti dalla società, il Parco Vacanze Rivaverde a Marina di Ravenna, il villaggio del Sole a Marina Romea, il Villaggio dei Pini ed il Villaggio Pineta a Milano Marittima, che sorgono nell’area del Parco Regionale del Delta del Po dell’Emilia-Romagna si prestano, infatti, ad un connubio perfetto tra vacanza natura e sport. Dal nordic walking, proposto con escursioni guidate nei parchi della zona alle gite in canoa nel Delta del Po, dove poter ammirare i fenicotteri rosa, ma anche percorsi in bike e corsi di yoga. L’azienda, dopo aver archiviato un 2015 positivo, con un fatturato di 5,5 milioni di euro e 373.555 turisti presenti, spinge sull’acceleratore con un investimento realizzato di 1,5 milioni di euro per interventi di rinnovo dei 4 camping, che in totale offrono 5067 posti letto.