Franca, cosa ami di più del tuo lavoro?
Amo in modo assoluto la possibilità di far vivere ai miei clienti le esperienze dei viaggi che ho fatto e la possibilità di scoprire e far scoprire sempre culture e territori diversi, ricchi di diversità e di tradizioni.
Qual è oggi la difficoltà maggiore nel vendere viaggi?
Credo che non ci siano delle vere difficoltà, ma che sia a volte un pò complicato far funzionare bene il rapporto tra i contesti più radicati e poco aperti al turismo e il turista che si aspetta tutto pronto e disponibile in brevissimo tempo.
Quali sono le tue opinioni sul mercato dei millenials?
Fortunatamente sono una consulente di viaggi online e il mondo del web è quello più immediato per i millenials, che sono una nicchia di mercato esigente, sono nativi digitali, sempre pronti a condividere tutto sui social. Ecco, credo che i millenials vadano conquistati con le loro stesse ‘armi’, i social.
Come vedi la categoria agenziale tra 10 anni?
Sopravviveremo solo se ci adegueremo alle esigenze di mercato, in continuo e veloce cambiamento, adattandoci a fare anche delle scelte fuori dalla zona di comfort e per zona di comfort intendo stare ad attendere che il cliente venga da te. Dobbiamo diventare più presenti online e più digitali e continuare a far nascere il desiderio e il bisogno di viaggiare.
Se non avessi fatto l’adv che lavoro avresti voluto fare?
Probabilmente un lavoro che mi permettesse di viaggiare quindi mai e poi mai un lavoro sedentario.
Non viaggeresti mai senza…?
Macchina fotografica e diario di bordo per annotare tutte le diverse esperienze nel mondo, infatti sono anche una Travel Blogger.
Qual è la prima cosa che fai quando arrivi in una nuova città?
Esco dall’albergo a vedere cosa c’è nei dintorni, se c’è qualcosa da visitare proprio ‘sotto casa’. Anche se di solito lo so in anticipo, perché non parto mai senza essermi documentata prima.
Una meta in cui torneresti appena possibile?
Sempre, sempre, sempre New York City, amo quella città dove ho vissuto anni fa e e dove torno ogni volta che posso. Però mi impegno a visitare almeno un posto nuovo all’anno, cerco di scoprire tanti luoghi diversi.
Qual è la cosa più strana che hai mangiato in viaggio?
Il prosciutto di renna in Finlandia, lo spezzatino di montone in India e la bistecca di canguro in Australia... decisamente non sono vegetariana.
Il souvenir più particolare che hai comprato?
Una scultura di legno raffigurante un pappagallo ‘rasta’ in Giamaica.
Il ricordo più bello di un viaggio?
Ce ne sono tanti, tantissimi: ora mi viene in mente quando ho fatto il bagno nel lago ghiacciato, a Natale di qualche anno fa in Lapponia, naturalmente preceduto e seguito da una sauna a 90° C.
Se potessi dove vorresti essere teletrasportata ora?
In questo esatto istante vorrei essere su una spiaggia della Sardegna che amo tanto, a godermi la nostra calda estate italiana, sì perché viaggiando tanto nel mondo ci possiamo davvero rendere conto che la nostra Italia è bellissima e ha degli angoli di paradiso unici.