Alessandro, cosa ami di più del tuo lavoro?
Progettare i viaggi ed elaborare gli itinerari dei miei clienti come se fossero i miei. Essendo consulente di viaggio online amo la possibilità di poterlo fare in qualunque posto, anche in vacanza. L’importante è avere un cellulare e un computer.
Qual è oggi la difficolta maggiore nel vendere viaggi?
C’e molta concorrenza. Sapere che il cliente prima di venir da me si confronta sempre con qualcun’altro e fargli capire che non deve guardare solo il prezzo ma i servizi offerti e quello che gli posso offrire io personalmente: consulenza assistenza e consigli durante tutto il viaggio.
Quali sono le tue opinioni sul mercato dei millenials?
Sono consulente di viaggio online quindi non ho problemi a confrontarmi con loro e a capire cosa cercano e come ragionano. Sono il futuro e se no si vuole andare fuori mercato bisogna rimanere aggiornati. D’altronde non sono giovanissimo ma neanche così vecchio.
Come vedi la categoria agenziale tra 10 anni?
Le agenzie di viaggio sembrava dovessero scomparire. Ora invece sono in ripresa perchè hanno iniziato a capire che bisogna tenere il passo con la tecnologia usando molto il web e il mondo dei social network. Se continueranno a farlo non avranno problemi.
Se non avessi fatto l’adv che lavoro avresti voluto fare?
Faccio questo lavoro da un anno. Prima gestivo un mio ristorante e ancora prima facevo l’avvocato. Mi piace cambiare spesso e mi piacciono le sfide. Penso ora di aver trovato la strada giusta.
Non viaggeresti mai senza…?
Ora senza lo smartphone e il computer, una volta senza una guida e una cartina del luogo che devo visitare.
Qual è la prima cosa che fai quando arrivi in una nuova città?
Guardo e studio la piantina della città per sapere dove sono le attrazioni e i ristoranti che mi interessano. Il giorno dopo devo sapere andare in giro autonomamente.
Una meta in cui torneresti appena possibile?
Gli Stati Uniti. Ho avuto la fortuna di andarci la prima volta a 9 anni e ogni volta che sono tornato è stata una esperienza magnifica. Sono un paese immenso in cui c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere.
Qual è la cosa più strana che hai mangiato in viaggio?
La carne di coccodrillo a Cuba e la bistecca di canguro in Australia.
Il souvenir più particolare che hai comprato?
In ogni posto che vado compro sempre una calamita o una tazza che mi ricordi quel posto.
Il ricordo più bello di un viaggio?
Il giro in elicottero a New York e il giro in mongolfiera nell’Outback australiano.
Se potessi dove vorresti essere teletrasportato ora?
Chicago. Quando arrivi in questa città la prima cosa che pensi e che ci starai troppo poco e devi già pensare quando sarà la prossima volta.