E’ di un paio di mesi fa la notizia dell’apertura al turismo da parte dell’Arabia Saudita. C’è’ stato un passaggio immediato ed epocale, da una lunga ermetica chiusura, dove l’unica ragione ammessa per gli stranieri era l’accesso al Regno per lavoro o per turismo religioso. Al fine di capire, come in così poche settimane può essere svoltata la condizione, ne abbiamo parlato con Fabio Zinanni - sales and marketing manager di Saudia Airlines in Italia.
Da poco più di un mese, l’Arabia Saudita ha aperto le porte al turismo con il Vision 2030. Come ha risposto il mercato italiano a questa sensazionale novità attesa da tempo?
Era nell’aria, era già qualche mese che si parlava di aprire al turismo questa terra bellissima che è l’Arabia Saudita. Qualche giorno prima della fine di settembre ci hanno informati che, non solo i visti turistici erano in procinto di partire da lì a pochi giorni, ma addirittura la possibilità di averli all’arrivo in aeroporto. La voce si è sparsa rapidamente e molti connazionali hanno preso la palla al balzo e sono partiti alla scoperta del Regno Saudita.
Ci sono tour operator già interessati, quali di tipi di segmenti sono quelli che dalle prime battute vanno per la maggiore?
Come era facilmente prevedibile, l’Arabia ha suscitato un grandissimo interesse da parte degli operatori che si sono già mossi per contrattualizzare i TO locali per poter quindi ampliare l’offerta del proprio portfolio e far finalmente conoscere questa terra, fino ad oggi sconosciuta a tanti. Tra i primi a muoversi troviamo I Viaggi del Mappamondo e I viaggi di Maurizio Levi per la parte squisitamente leisure, One People Travels come DMC, La Compagnia del Mar Rosso che ha reinserito nella programmazione i pacchetti per i divers, oltre al MICE che sta esplorando nuove opportunità nel Regno per offrire una mèta diversa ai propri clienti.
E’ allo studio la possibilità di tariffe IT o pass, che possano favorire la visita di città’ secondarie del Regno?
Assolutamente sì. Entro la fine dell’anno dovremmo poter contare su tariffe esclusive che aiuteranno il turismo tutto ad esplorare questa bellissima nazione.
Sul sito viene pubblicizzata la promozione con il codice Riyadh. Di che cosa si tratta?
Questo è il preludio dell’apertura al turismo di cui parlavo all’inizio. A luglio scorso hanno visto la luce gli eventi a Jeddah con la “Jeddah Season” ed ora a Riyadh con la “Riyadh Season”. Si tratta di eventi quotidiani di altissimo livello che stimolano sia il turismo straniero che quello interno, finalmente aperto alle opportunità del mondo che vi si propone. Bellissima sarà poi la stagione di “winter in Tantora” dove ci sarà l’opportunità di assistere ad avvenimenti in mezzo al deserto, sullo sfondo le antiche rovine di Al-Ula (la Petra sconosciuta), con concerti del calibro di Andrea Bocelli.
Quali operativi avete al momento dall’Italia. C’è’ la possibilità di aprire altri scali nel Regno tipo Medinah e Damman?
Al momento voliamo sia da Roma che da Milano verso Jeddah e Riyadh, 13 volte a settimana. Durante il periodo del grande Pellegrinaggio alla Mecca (Hajj) inseriamo nel nostro schedule uno stop a Medina che permette ai fedeli di arrivare in tutta comodità verso il luogo sacro dell’Islam. Abbiamo dei progetti in cantiere per nuove destinazioni, ma al momento sono in fase di studio.
Avete in programma di passare ad un wide body per una passenger experience diversa?
Abbiamo rinnovato da qualche mese i nostri Airbus 320, migliorando tantissimo sia la comodità di volo sia i servizi di bordo. La nuova configurazione prevede 20 business class e 90 economy, per una travel experience ai massimi livelli: chef on board, wifi, intrattenimento individuale su tutti i sedili, pitch in abbondanza tra un posto e l’altro, menù a scelta per la guest class. In alcuni periodi dell’anno operiamo anche con Airbus 330R di ultimissima fattura, ma al momento puntiamo su aeromobili snelli e assolutamente comodi per i nostri clienti.
Quali tipologie di passeggeri avete, tra il traffico che si ferma in Arabia Saudita e quello che usa Jeddah e Riyadh per proseguire verso l’Asia?
Considerando il nuovo flusso turistico per il Regno, direi che il consolidato si divide in corporate e pellegrinaggio. Per quanto riguarda il beyond, visto che l’Asia è il nostro punto di forza, i passeggeri leisure e quelli di rientro nei propri paesi, la fanno da padrona.
il traffico religioso per i pellegrinaggi di fede musulmana, ha per ora un andamento stagionale per l’hajj, oppure si sta indirizzando ad una domanda annuale?
Il traffico religioso ormai si muove dieci mesi su dodici: il famoso Hajj avviene una volta l’anno, un mese l’anno, mentre la Umrah (il piccolo pellegrinaggio) la si può fare per i restanti nove mesi. Il traffico dall’Italia è in continua crescita tanto che nuove agenzie hanno voluto intraprendere questa nuova aventura che sta dando, tra l’altro, grandi soddisfazioni a livello di business.
Quali tipo di passeggeri avete aspirazione di trasportare a bordo dei vostri aerei in numero più massiccio? Corporate travel e leisure individuale?
Il 2019 sta finendo in crescendo, come era inaspettatamente auspicabile. Il 2020 sarà l’anno della svolta: il focus è quello di mantenere ed incrementare tutti i rapporti esistenti per il corporate ed il religioso, mentre l’incalzante turismo ed il MICE sono le nostre nuove sfide.
L’Arabia Saudita, dunque, si candida come promessa dal lato turistico. Un qualcosa che si aggiunge agli altri filoni di traffico, che il vettore di bandiera saudita da tempo ha a bordo dei propri aeromobili. Non solo religione, ora anche arte e cultura. Come ci ha detto Zinanni gli eventi di “winter in Tantora” con i concerti, tra questi Bocelli si esibirà con la scenografica presenza dell’ancora sconosciuto sito di Al-Ula e cioè la Petra nascosta. Gli eventi della Jeddah season e Riyadh season. Ma pure le lunghe coste del Mar Rosso che vanno dal confine con la Giordania allo Yemen. Oppure le opportunità del segmento MICE, che avrà la possibilità di avere eventi in luoghi, fino ad ora mai avuti disponibili.