HO Hotels Collection è una firma giovane e dinamica nell’ambito dell’ospitalità italiana, una collezione di 6 alberghi, ubicati in Puglia e a Roma. Fondata nel 1990 con la prima apertura dello Sheraton Nicolaus Hotel Bari (oggi The Nicolaus Hotel), comprende l’HI Hotel di Bari, il Mercure Roma West e I Turschesi Club Village a Castellaneta Marina (TA).
Realtà con un forte dialogo non solo con le città di appartenenza, ma anche con l’intero patrimonio circostante, perfette sia per i viaggiatori business sia per il leisure. Abbiamo incontrato Mattia De Gennaro, classe 1989, il marketing director della compagnia per ‘guardare la crisi’ da un’altra prospettiva, quella dei giovani protagonisti dell’ospitalità e interrogarlo sul futuro dell’hôtellerie.
Quali strategie avete pensato per mantenere viva la relazione con i clienti, in particolar modo con i repeaters e che servizi state offrendo per supportarli?
Seppur in smart-working abbiamo mantenuto operativi tutti gli uffici sales dei nostri hotel, se un cliente ha necessità di confrontarsi per un meeting può contattare il nostro MICE office, se invece è un Tour Operator potrà rivolgersi direttamente al nostro Sales Manager. Questo perché, anche se a distanza, crediamo che il rapporto umano e la fiducia instauratisi nel tempo siano fondamentali in questi momenti di incertezza.
In accordo con i clienti stiamo cercando insieme di riorganizzare i loro viaggi ed eventi in altri periodi, anche se questo in alcuni casi significa rivedere completamente i nostri piani e cercando di “incastrarli” con l’agenda già presente. Tutto con la massima flessibilità in termini di politiche di cancellazione, modifica e riprotezione.
Online aggiorniamo costantemente una sezione dedicata dei nostri siti per informare i clienti su eventuali chiusure, riaperture e tutte le misure che stiamo adottando per garantire la salute di tutti, clienti e collaboratori. Aperture che ovviamente sono condizionate dalle misure adottate dal Governo e dalla Regione circa la possibilità di spostamento all’interno del territorio Nazionale e dall’estero.
Sono comunque fiducioso che, quando apriremo i clienti, seppur inizialmente italiani, torneranno presto. Da qualche giorno le richieste del mercato di prossimità (Puglia, Basilicata, Campania) per il nostro villaggio in Puglia sono ripartite con ritmi quasi prossimi a quelli pre-COVID.
I canali social sono diventati dei canali di ispirazione per trascorrere delle piacevoli giornate in casa, tra consigli per un efficace Smart Working, cocktail fai da te e ricette per una torta di Pasqua in perfetto stile salentino o il dolce barese per eccellenza lo “sporcamuss”.
Menzione a parte merita il nostro Hi Hotel Bari, che abbiamo deciso di mettere a disposizione gratuitamente del personale medico impegnato nei reparti COVID-19 il quale aveva paura di rientrare nelle proprie case per il rischio di contagio dei propri cari, spesso anziani o piccoli bimbi. Qui abbiamo voluto condividere con i nostri clienti questa nuova ed importantissima esperienza che ci ha sicuramente “formato” sul nuovo percorso che ci aspetta nei prossimi mesi. Un percorso di formazione che si è ampliato anche grazie ad un tavolo di lavoro regionale promosso anche dalla nostra azienda al cui interno, in forma del tutto volontaria, stanno contribuendo i rettori e professori delle principali università, personale sanitario e imprenditori del settore turistico e dei trasporti.
Come cambierà a suo avviso l’hotellerie a breve e lungo termine?
A breve termine, purtroppo, il tema sarà legato alla sopravvivenza. Condividiamo le preoccupazioni espresse dai vertici delle associazioni di categoria sulla necessità di misure specifiche per il settore.
A più lungo respiro la sfida per l’hotellerie italiana sarà legata alla capacità di offrire gli stessi livelli di ospitalità e qualità, giocando secondo le nuove regole che verranno suggerite per garantire la sicurezza degli ospiti e dei nostri collaboratori.
Immaginiamo un futuro in cui gli hotel torneranno ad essere i punti di riferimento non solo per l’ospitalità, ma anche per i settori gastronomici, culturali ed esperienziali in termini di sicurezza, standard qualitativi e garanzia nei confronti della clientela. In questo contesto, l’hotellerie di qualità deve essere il motore trainante del nuovo scenario turistico creando esperienze autentiche ed esclusive, spazi rinnovati ed adeguati alle nuove esigenze e proposte gastronomiche più intime. L’hotel dovrà garantire direttamente la qualità e sicurezza di tutti i servizi offerti al cliente.
In questo ambito, abbiamo deciso di proseguire con ancora maggiore entusiasmo il rinnovamento di uno dei primi 5 stelle Pugliesi, il Patria Palace di Lecce, che offrirà camere più ampie e con ampie terrazze aperte verso la città. Il rinnovamento ovviamente riguarderà anche l’offerta gastronomica e le attività proposte, partendo dalla centralità del cliente, che deve rimanere il fulcro del nostro lavoro. Immaginiamo che il classico buffet, venga convertito in un “buffet al vassoio” servito per ogni tavolo ed attività precedentemente di gruppo si trasformeranno in esperienze private svolte nella sicurezza e tranquillità dell’hotel o in spazi aperti dedicati da partner selezionati.
Condivisione, esperienza, interazione, come si potranno proporre le attività che rendevano unico il soggiorno in un luogo (hotel o ristorante)
La natura tailor-made del servizio è sempre stata nel DNA delle nostra strutture Premium e Luxury, in particolare del The Nicolaus Hotel di Bari ed il Patria Palace di Lecce. L’intimità, la privacy e il comfort di una camera sono e saranno sempre un’esperienza fondamentale della nostra ospitalità. La nostra idea innovativa è che tutti i treats che solitamente vengono distribuiti nella camera verranno forniti “ad personam” all’arrivo per garantire la tranquillità che è stato tutto “preparato solo per te”.
La ristorazione nella nostra visione dell’hotellerie è sempre stata gestita con spazi e ritmi diversi da quella di massa, così come c’è sempre stata grande fiducia del cliente nella qualità di quello che viene offerto. Pensiamo che bisognerà continuare ad offrire la stessa qualità e la stessa scelta di prodotti, lavorando con attenzione per rendere il servizio sicuro e più personalizzato.
Ogni viaggiatore ha sempre desiderato che le esperienze vissute durante un viaggio siano uniche, momenti irripetibili che “solo” noi possiamo raccontare e condividere con gli altri. Questo oggi sarà ancora più vero, perché potremo vivere queste esperienze con “pochi intimi”, ma potremo sempre raccontare con il mondo digitale, in ogni momento, avventure incredibili ed esperienze uniche vissute in prima persona.
Sicuramente cambieranno anche i ritmi, ci sarà un ritorno alla natura ed alla tranquillità ed alcune attività diventeranno più esclusive, ma l’emozione di guardare il sole tramontare sulla pietra leccese gustando un semplice calice di vino sulla terrazza resterà sempre la stessa anche dopo tutto questo, anzi avrà un sapore ed un impatto ancora più profondo.
Quali aiuti/strumenti sarebbero più efficaci per sostenere la vostra attività in questo tempo ‘sospeso’, in attesa di riaprire e ripartire?
Ad oggi cosa realmente sta distruggendo il turismo in Italia sono l’esaurimento delle risorse e l’incertezza che potrebbero portare ad una “falsa ripartenza”.
Da un lato, infatti, le misure messe in campo dal Governo e dalla Regione ad oggi non efficaci perché sono manovre solo finanziarie e non economiche, ma soprattutto perché tutto è lasciato in mano agli istituti finanziari che da un lato dichiarano di non avere direttive chiare e dall’altro mirano a consolidare il loro rischio e non il nostro, essendo aziende come tutte le altre. Sarebbe fondamentale snellire e velocizzare le procedure di accesso alla liquidità promessa. Il grosso rischio è che, nel momento della ripartenza, manchino le risorse per ricostruire una filiera consumata dalla “immobilità”.
Dall’altro lato, invece, è fondamentale che ci sia subito più chiarezza e trasparenza in merito ai tempi e alle nuove normative che ci possano aiutare a definire le migliori modalità di ripartenza per essere pronti nel momento giusto.
Solo un quadro chiaro, seppur a breve termine, permetterà la giusta pianificazione di aziende che in molti casi, come per il nostro The Nicolaus Hotel di Bari, contano oltre 100 collaboratori e una moltitudine di servizi offerti, dislocati in un meccanismo di gestione molto complesso e articolato che ha bisogno di tempi e investimenti per ripartire al meglio.
Paura, incertezza, rassicurazione, sicurezza sono i problemi del viaggiatore ai tempi del Covid 19. Quali attività/progetti/strategie state mettendo in atto/avete pensato per stimolare il mercato? Quali per garantire una vacanza ‘safety’ in termini di rispetto dei protocolli sanitari
Sono sicuro che presto l’Italia tornerà il “Place to Be” nel mondo soprattutto a seguito di questo lockdown che ha mostrato un paese che vuole proteggersi, ma che non ha perso la sua creatività ed energia. Si ripartirà sicuramente dalle mete che offrono la possibilità della vita all’aperto, il piacere dell’On the Road e l’intimità di borghi e città a misura d’uomo. In questo senso la Puglia ha un’offerta completa e ricca di spunti che a mio avviso la guideranno ancora una volta ad essere una delle mete più ambite.
Per aiutare la ripartenza la nostra priorità è essere informati e formati. Questo riguarda sia i nostri clienti, che la nostra squadra di collaboratori, del resto noi li definiamo tutti la nostra grande famiglia. Quindi in primis abbiamo deciso di essere sempre tempestivi e trasparenti nell’informazione in termini di tutte le procedure e best practice che abbiamo messo in atto e metteremo in atto alla riapertura di tutte le nostre strutture. Sicuramente l’esperienza di aver gestito un hotel a pieno regime con 80 ospiti provenienti da un reparto Covid ci ha aiutati a comprendere come gestire al meglio i protocolli sanitari più rigorosi. Inoltre, stiamo redigendo un protocollo di prevenzione interno che non solo recepisca le indicazioni dell’OMS, del Governo e della Regione, ma che possa essere condiviso nello specifico dai migliori esperti delle università pugliesi.
Ovviamente, abbiamo rivisto le nostre politiche di cancellazione per garantire il massimo della flessibilità e tranquillità ai clienti che, in questa fase ancora incerta, si iniziano ad affacciare verso i loro viaggi in Puglia sia per lavoro che per piacere. Prevediamo anche una permanenza maggiore, dovuta alla scelta delle sole strutture ritenute “sicure” e alle nuove politiche dei trasporti ed è per questo che garantiamo dei pacchetti speciali per i “long-stay”.
Tuttavia, il nostro impegno maggiore oggi è nel trasformare il rispetto dei più elevati standard sanitari in un’opportunità per valorizzare ancor di più la nostra offerta e la bellezza del nostro territorio. Una vacanza in sicurezza non deve trasformarsi in un insieme di norme sanitarie, altrimenti non trasmetteremmo al viaggiatore la giusta fiducia e rassicurazione nel viaggiare. Una vacanza in sicurezza deve essere una nuova esperienza, qualcosa da voler provare, vivere, sperimentare. Può diventare un viaggio all’insegna della tecnologia, dove tutto è a portata di smartphone, questo è sicuramente il futuro degli hotel business, il nostro The Nicolaus è già in una fase avanzata di sviluppo di queste applicazioni. O una vacanza più autentica, più intima e personale in cui il cliente possa sentirsi ancora più coccolato ed accolto in ambienti studiati per garantire privacy, esclusività e vicinanza al cuore della città, per poter godere nuovamente della magia delle passeggiate nei centri storici più belli d’Italia. A Lecce, abbiamo deciso di garantire la privacy e l’intimità non solo in camere comode e spaziose, come le nuove suite e junior suite, alcune anche con la propria terrazza privata, ma anche nelle aree comuni come il Rooftop o il ristorante all’aperto in cui poter godere della vista, del buon cibo e della magica atmosfera pugliese nella serenità di ambienti studiati e protetti.