Durante il suo tour in Italia tra Roma e Milano, oltre agli incontri istituzionali con i Ministri Giorgetti e Salvini, Michael O'Leary, CEO di Ryanair Holdings, ha incontrato la stampa nelle due città. A Milano abbiamo avuto un momento di confronto con lui.
E' il giorno degli annunci per Milano e Roma. Quali novità ci sono?
A Roma ci sono 7 nuove rotte (Dubrovnik, Goteborg, Parigi, Riga, Danzica, Lisbona, Malta, ndr) e 2 nuovi aerei che arriveranno. Tra Milano Malpensa (Tallinn, Marrakech, Parigi, Budapest e Atene, ndr) e Bergamo (Beni Mellal, Castellon, Sarajevo, Dubrovnik, Skiathos, ndr) ci sono 10 nuove rotte.
Ci sono interessi in Italia per nuove operazioni su nuovi scali quali Salerno e Reggio Calabria?
Il nostro team che sviluppa la rete sta parlando con Salerno e Reggio Calabria. Non abbiamo ancora piani e programmazioni. Quando avremo annunci da fare, li faremo pubblicamente.
Aprirete nuove basi in Italia dopo le 4 annunciate in Spagna?
Sì, abbiamo l'intenzione di aprire 2 nuove basi e vogliamo annunciarle nel giro delle prossime due settimane, con operatività a decorrere dalla fine di marzo 2024.
E nel futuro?
Crediamo che nei prossimi 5 anni ci sia lo spazio per altri 4/5 aeroporti. Nella mappa che abbiamo mostrato si vedono gli scali dove abbiamo basi e quelli dove ancora non operiamo, e tra quelli possono uscire gli scali che ospiteranno nuove basi.
Su Olbia?
È da anni che parliamo con Olbia, ma i costi sono alti.
Più alti di Fiumicino?
Roma è un mercato turistico annuale e sebbene sia caro quanto volare a Malpensa, è un ottimo mercato.
Quali mercati intendete sviluppare nel futuro dall'Italia?
Nei prossimi 7 anni vogliamo passare da 60 milioni a 90 milioni di passeggeri, ed è chiaro che lo faremo aumentando gli attuali collegamenti o aprendone di nuovi. In tutta l'Europa. Poi puntiamo il Nord Africa, il Marocco, e verso est nel Mediterraneo.
Un occhio alla Turchia?
Già voliamo su Dalaman e Bodrum con operazioni da Irlanda, Slovacchia. Poi da Germania e Polonia. Però ci può essere di più in futuro. È un mercato importante.
L'Egitto è nei vostri piani?
È un mercato con volumi interessanti, ma non vuole aprirsi agli accordi di opensky e solo mediante accordi bilaterali definiti. Gli egiziani non vogliono vedere Ryanair espandersi in Egitto.È chiaro il disegno di proteggere i vettori egiziani di dimensioni molto piccole.
Quanti aerei riceverete da Boeing da qui all'estate?
Dovevano essere 57 e invece saranno forse 50.
Ciò vi colpirà nei numeri?
Sì, certo. La nostra previsione era di chiudere con 205 milioni di passeggeri, ma sarà invece su 200/201 milioni di viaggiatori. Non avremo ritardi dal fatto della messa a terra dei Boeing 737-9, perché non abbiamo quel tipo di aereo e il B737-8200 ha la porta, ma è attiva come uscita di emergenza e non è interessata dalle verifiche, perché non è una plug.
Quali problemi di flusso produttivo annuo ha Boeing?
È tuttora rallentato, ma aumenteranno a breve il rateo da 38 a 42, poi a 46 al mese. Attualmente è di 36. Noi dovevamo ricevere 57 aerei entro la fine di aprile di quest'anno. Invece credo che noi saremo fortunati se ne riceveremo 50 per la fine di giugno. Non vogliamo prendere in consegna aerei in luglio e agosto, perché sono mesi caotici.
Dopo l'estate?
Dovremmo ricevere quei 7 aerei e altri 30 per arrivare all'estate 2025 per crescere ancor di più su tutto il network, ma anche sull'Italia.
Quanto perderete in termini di passeggeri e rotte / frequenze non operate?
Noi andremo a perdere 2 o 3 milioni di passeggeri per questi ritardi. Noi recupereremo il prossimo anno con una crescita più rapida, poiché avremo recuperato tutti gli aerei ora in ritardo.
Quale sarà il vostro vantaggio su Wizz Air che dovrà mettere a terra parte della flotta e che easyJet sta operando ad una media di voli inferiore alle cifre del 2019?
Io non credo che sarà un vantaggio diretto dal fatto che Wizz Air quest'anno metterà a terra 40/45 aerei togliendoli dagli aeroporti in Europa Centrale, Vienna e dall'Italia.
Quale conseguenza quindi?
Ci saranno meno aerei e meno posti in vendita e le tariffe cresceranno quest'estate. Allo stesso tempo, il costo del carburante scenderà e noi stiamo facendo hedging a costi più bassi. Noi non avremo vantaggi dal fatto della messa a terra dei suoi aerei perché a Tirana andremo ad annunciare nuove rotte e più voli perché costiamo meno di loro e non ci preoccupiamo su un mercato dove loro sono presenti.
Qual è la vostra posizione sulle OTA?
Tra oggi e il futuro annunceremo accordi con operatori trasparenti come quello di oggi con LoveHolidays che hanno una politica chiara con i compratori come Skyscanner o GoogleFlights.
Avranno commissioni?
No. Guadagneranno in maniera trasparente applicando commissioni su pacchetti, noleggi auto, altri servizi e non, per esempio, sull'acquisto dei posti che alcune OTA hanno incrementato dai nostri 5€ a 25€. Oppure per i costi alzati dei bagagli.
Entrerete nel mondo delle carte di credito?
No, perché noi operiamo nel trasporto aereo e non in quello bancario.
Sul piano operativo cosa ne pensa del controllo del traffico aereo inglese?
Noi abbiamo protestato e chiesto un cambio dei vertici perché per 12 giorni non sono stati in grado di gestire il traffico aereo avendo un sistema di backup per il guasto accaduto in agosto. Tutti gli altri enti del traffico aereo in Europa non hanno mai mostrato questo problema. Ecco perché abbiamo chiesto la rimozione del management di NATS.
Quale futuro vede per l'intelligenza artificiale in Ryanair?
Non per le tariffe, lo lasciamo pensare ad altri. Invece, sul piano tecnico, è una tecnologia importante sul piano della manutenzione per capire quando sostituire questo o un altro componente. Come pure sull'ambito della navigazione per ottimizzare le rotte dei voli in caso di maltempo o altri inconvenienti. Il tutto per operare efficientemente una flotta da 550 aerei che gestisce oltre 3000 voli in un giorno.
Quali benefici per l'end user dall'AI?
Non certo come qualcuno pensa dal generare tariffe convenienti. Invece, è l'operare in modo proficuo una flotta dal punto di vista gestionale e quindi poter dare la possibilità di continuare a fare profitti e proporre di conseguenza basse tariffe al mercato.
L'AI è un back up del cielo unico europeo mai decollato?
No, il cielo unico purtroppo è stato un fallimento. Con l'AI, il mercato ne otterrà benefici con i bassi costi e le efficenze che genererà.
Sul SAF cosa ne pensa, chi pagherà il conto?
Il SAF va visto da un punto di vista diverso perché è all'interno di un meccanismo. Noi abbiamo necessità di abbandonare i combustibili fossili e passare a qualcosa di nuovo che sia da riciclo o sintetico. Quindi l'entrata in servizio di molte auto ibride o elettriche certamente trasformeranno gli alti costi attuali del SAF a qualcosa di più basso ed economico.
E' ottimista?
Io sono generalmente ottimista e credo che nel 2030 ed a seguire per il cambio generale dei modi di utilizzo dei trasporti con più elettrico, porterà alla diminuzione del costo di questi carburanti nel lasso temporale verso il 2035 ed il 2040. Di conseguenza, per il trasporto aereo e quindi per chi vola e che paga il conto. Tenga conto che tutto questo porterà ad una minor domanda di carburanti di almeno il 30% e quindi è conseguente un crollo del prezzo del carburante.