Nei primi tre mesi di quest’anno sono stati 20.353 i nostri connazionali arrivati in Qatar, facendo registrare il 41 per cento in più di presenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “L’obiettivo - le parole di Jennifer Beggs, manager del Qatar national tourism council durante un workshop a Milano - è stringere maggiormente i rapporti con i key player italiani, far conoscere la diversificazione dell’offerta turistica per incrementare l’apporto all’economia generale del Paese; nel 2016 la voce turismo ha pesato per 6,7 per cento sul Pil”.
Percentuale sempre in crescita, visti anche gli investimenti in atto per migliorare e rendere più completa l’hospitality. Tra queste, tanto per cominciare, c’è la facilità di ottenere il visto che si può fare all’arrivo in aeroporto di destinazione. Una visita in Qatar può soddisfare un po’ tutti i palati dei viaggiatori italiani: c’è la cultura, l’architettura, i musei, gallerie d’arte a cielo aperto e poi tutti gli altri atout caratteristici del Paese del Golfo: natura, deserto, mare, escursioni sulle imbarcazioni dei cercatori di perle, shopping. “C’è proprio tutto per accontentare sia individuali, sia coppie e famiglie – ha detto Claudia Beretta manager marketing – un mix di prodotti turistici in grado di soddisfare le esigenze di chi ha deciso di fare un vacanza, ma anche di chi sta effettuando un stop-over. Anche per loro porte aperte per fare esperienze, e conoscenze importanti”.
Il Qatar, dunque, è un vero scrigno di tesori di natura, il deserto lambito da un mare interno a soli 60 chilometri dalla capitale Doha, possibilità di soggiornare in campi tendati, e magari vedere animali considerati estinti. E poi la pratica della falconeria. Senza contare la possibilità di avere contatti diretti e non falsati con i qatarini, nel suq Waqif, ma anche nei musei, nel parco giochi di Aspire. Oppure nel museo a cielo aperto con l’allestimento East-West di Richard Serra, o anche nella miracolosi giochi di luce della grotta di Dahl al Masfir che scende fino a 40 metri sotto terra. Senza dimenticare gli sport, dal golf, alle corse di cavalli, di dromedari.
Senza contare come ci si arriva, con una delle compagnie aeree più premiate del mondo per comodità e sicurezza. “La Qatar Airwais è una delle compagnie più giovani nel panorama dell’aviazione mondiale – ha detto Benedetto Zecchillo manager della compagnia – ma ha già una serie di riconoscimenti invidiabile; sono 160 le destinazioni in tutto il mondo servite dalla compagnia, 226 gli aerei in servizio con una media di anzianità tra le più basse al mondo: 5 anni. Per non parlare – ha aggiunto Zecchillo – del nostro hub a cinque stelle, l’Hamad international airoport a Doha dove passano 32 milioni di passeggeri l’anno, ma che ha una capacità potenziale fino a 50 milioni”.
L’accoglienza extralusso è stata illustrata da alcuni rappresentanti di alberghi e catene alberghiere presenti a Doha. Inutile dire che l’hospitality qatarina va oltre ogni aspettativa. A conclusione della serata, estrazione a sorte di premi soggiorno e l’esibizione di un artista disegnatrice con la sabbia.