Sostegno alle agenzie, dare continuità ai servizi e programmare il futuro con un business plan finanziaro semestrale. Ivano Zilio, presidente di Primarete Holding, ci racconta come affrontare un'emergenza che sta minando alle radici la nostra filiera turistica.
Presidente il settore sta vivendo una crisi imprevista ed imprevedibile, come si riparte da un momento del genere?
Il primo passo da fare per affrontare la crisi è procedere con un business plan della propria azienda con un piano finanziario ed un piano economico, con una pianificazione minima di 6 mesi. È importante informarsi con i propri consulenti di tutte le normative/agevolazioni che vengono messe in campo dal governo per il settore turistico.
Come e quanto cambierà il settore del turismo dopo questa situazione?
Il settore avrà un cambiamento epocale, si è accelerato il sistema di smart-working e questo sicuramente nelle imprese turistiche sarà utilizzato con una forte flessibilità. Si è riconfermata la debolezza economica finanziaria delle imprese turistiche e più che puntare come adesso a sconti e commissioni basse bisognerebbe aver chiaro di aumentare i margini di guadagno com’è nella maggior parte dei settori.
Che tempi prevede per la ripresa?
I tempi per la ripresa non saranno brevi si dovrà fare un percorso che non è solo dipendente dall’Italia ma dallo sblocco in tutto il mondo. Ci auguriamo tutti che a fine di aprile l’emergenza più acuta sia terminata per poter aver modo lentamente di avviarci verso la stagione estiva che comunque sarà sicuramente sottotono e inizialmente sarà incentrata sul mare Italia.
Quali sono le prime mosse che metterete in campo per ripartire?
In questo momento il nostro sforzo è dare sostegno alle agenzie, organizzare delle procedure snelle nei confronti dei clienti per utilizzare successivamente alla ripartenza i voucher vacanza. La nostra prerogativa è dare continuità ai servizi, anche se in situazione ridotta continuano ad essere operativi call center Biglietteria, call-center Booking, Amministrazione e Marketing.
Cosa pensa delle misure prese dal Governo nel decreto Cura Italia?
Le misure prese dal Governo nel Decreto Cura Italia sono evidentemente discrete per un iniziale sostegno ma purtroppo è chiaro che dopo l’emergenza sanitaria vengono considerate misure economiche straordinarie e urgenti che il governo deve adottare nel minor tempo possibile. Il settore non ha tantissimo tempo a disposizione e poco ossigeno e dobbiamo tutelare il più possibile quel patrimonio di collaboratori costruito con sforzo negli anni.
Quali sono gli aspetti più urgenti che secondo lei il Governo dovrebbe prendere a sostegno delle imprese del turismo?
Gli aspetti più urgenti che il governo dovrebbe prendere a sostegno delle imprese del turismo è di creare un fondo specifico per le aziende del turismo, agenzie e T.O.. in secondo luogo bisognerebbe azzerare almeno per l’anno 2020 tutte le imposte e prolungare già da subito la cassa integrazione.