Millenovantuno chilometri. E’ questa la distanza che divide Napoli da Ptuj, piccola cittadina slovena situata nel nord est e che negli anni è diventata la seconda casa di Ilenia Sautariello, manager italiana con un passato in OVS ed un presente alle Grotte di Postumia. Un amore con la Slovenia nato per caso ma che si è consolidato ogni giorno di più, come ci racconta la stessa Ylenia con un entusiasmo trascinante: “Sono partita dall’Italia per un importante incarico lavorativo dell’ex azienda dove lavoravo, avevo all’epoca una scarsa conoscenza della destinazione e soprattutto mai avrei pensato che la Slovenia sarebbe diventata la mia seconda patria”.
Soprattutto dopo un primo impatto non proprio frizzante: “E’ stato quasi da film – prosegue - sono arrivata a Ptuj di domenica e la città era totalmente deserta, ho pensato fosse lutto cittadino in realtà ho poi scoperto che per gli sloveni è un giorno ‘sacro’ da dedicare agli affetti ed alle famiglie e con il tempo è diventata anche per me una piacevole consuetudine”. Ma a colpire ancora di più le corde emotivie di Ilenia è lo strapotere della natura, la vera padrona indiscussa ed indiscutibile della Slovenia: “E’ un qualcosa che ti avvolge e ti sconvolge, appena passato il confine dopo Trieste si ha davvero la sensazione di entrare in un’altra dimensione. Il verde regna sovrano, ma anche l’acqua con i suoi fiumi, le cascate e poi mi ha conquistato il grande rispetto che il popolo sloveno ha per la sua terra”. Sostenibilità e cultura ambientale sono infatti alla base della cultura del popolo sloveno, il cui legame con il territorio è qualcosa di profondo: “C’è un rispetto che da noi non esiste ancora ed un rapporto diretto e stretto tra gli sloveni e la propria terra, che oltre ad essere ricca di un patrimonio naturalistico unico è anche dense di storia e significati”.
Un paese tutto da scoprire: “Lubiana – prosegue Ilenia – non può che essere la porta d’ingresso per ogni visitatore in arrivo, una città moderna giovane e frizzante dove poter vivere una piacevole esperienza di qualche giorno, tra monumenti, shopping e gastronomia. Da li si può decidere l’itinerario, che non può prescindere da una sosta alle Grotte di Postumia, un posto unico al mondo con 24 chilometri di gallerie, un trenino sotterraneo che viaggio su un percorso di 3,7 km sull’unica ferrovia sotterranea al mondo a doppio binario. Nelle Grotte si potrà ammirare tra le altre cose una stalagmite di cinque metri di color bianco splendente, denominato Brillante che con tutta la sua grandezza rappresenta il simbolo delle Grotte di Postumia e del Carso sloveno. Accanto ad esso si trova una colonna calcarea dal decoro barocco”.
Poi ci si può dirigere verso sud: “La natura della Valle di Vipava , a ovest della capitale Lubiana è sicuramente una tappa obbligata per ogni visitatore che vuole scoprire la Slovenia ed il suo passato ricco di resti archeologici delle tante ed antiche civiltà che sono passate da queste parti: castelli, palazzi, chiese, tracce del ricco patrimonio culturale e delle tradizioni passate. In questo paesaggio idilliaco, il più bel monumento culturale è rappresentato da Vipavski Križ, un fiero insediamento medievale fortificato i cui visitatori possono scoprire le rovine del castello medievale e il convento dei Frati Cappuccini, ancora abitato da alcuni religiosi, con la sua ampia biblioteca, dove viveva e studiava il celebre predicatore Janez Svetokriški, detto Giovanni da Santa Croce”.