Sempre più privato, sempre più esclusivo, sempre più sicuro. Il turismo del lusso sembra non conoscere crisi, anche nell’anno più difficile della storia recente. E così, già a partire dall’estate 2020 chi ha un’alta capacità di spesa riprenderà di certo a viaggiare. Sì certo, con i dovuti accorgimenti: soggiornando in ville private e spostandosi su aerei privati, in tutta sicurezza e all’insegna del massimo comfort, verso isole, laghi e litorali da vivere lontano da rischi di assembramento.
Oppure, ancor meglio, facendo rotta verso paradisi già dichiarati Covid-free dai rispettivi Governi - frontiere aperte permettendo - come le Isole Cook, nel cuore del Pacifico della Polinesia Neozelandese o il Northern Territory, negli sterminati spazi all’ombra dell’Uluru o ancora nelle tiepide acque caraibiche che bagnano i litorali di Anguilla. Ci si sposterà anche per mare, privilegiando yacht attrezzati e confortevoli, appoggiandosi ad organizzazioni che diano garanzia che non si incontreranno porti chiusi nell’itinerario di bordo prescelto. E soprattutto appoggiandosi ad agenzie specializzate, in grado di garantire assistenza 24 ore su 24 ad ogni latitudine del pianeta. Sicurezza, isolamento, spazi aperti, esperienze per pochi sono le parole d’ordine.
La nostra analisi parte dai dati sull’inflessione del mercato del lusso e sulla proiezione sul futuro fornita dal Monitor Altagamma Bain sui Mercati Mondiali, realizzato da Bain & Company in collaborazione con Altagamma, e dell’Altagamma Consensus 2020, elaborato da Fondazione Altagamma con il contributo dei 22 maggiori analisti internazionali specializzati in materia. Secondo l’analisi, nel 2020 i ricavi caleranno fino al 25% nel primo trimestre e il ritorno ai livelli pre-pandemia è previsto non prima del 2022-2023 e solo per il 2025 si può pensare ad un ritorno del mercato con fatturati importanti, tra €320-330 miliardi.
Dopo un 2019 concluso con un ultimo trimestre positivo e un inizio di 2020 molto promettente, infatti, l’industria dei beni personali di lusso è stata colpita duramente dalla crisi dovuta alla diffusione del virus COVID-19 e ai conseguenti lockdown nazionali e limitazioni del traffico aereo, portando segni negativi in tutte le categorie merceologiche e in tutti i mercati per l’anno in corso. Guardando oltre, l’evoluzione del mercato globale, si imposterà su quattro driver chiave: macro-trend regionali, consumer confidence locale, flussi turistici e, soprattutto, azioni/strategie proattivamente implementate dai brand.
È positivo Matteo Lunelli, presidente di Altagamma: “Il comparto però ripartirà e il trend di lungo periodo rimane positivo con una crescita del 2-3% da qui al 2025 così come stimato dal Monitor Altagamma Bain”, ha detto, specificando inoltre: “L’industria creativa italiana, dotata di risorse manifatturiere, creative e imprenditoriali uniche, ha le carte in regola per rilanciarsi e tornare a esercitare la sua leadership mondiale. Vi sono però alcune priorità: nel breve periodo la tutela delle filiere in difficoltà; nel medio periodo la trasformazione digitale, il rilancio del turismo - che è strategico per tutti i settori - e un’attenzione ancora più forte alla sostenibilità ambientale e sociale”. È riparte proprio dal turismo il rilancio del brand Italia, un’industria che il Decreto Rilancio del Governo ha deciso di sostenere con un’iniezione di quattro miliardi di euro.
Per il soggiorno, si prenotano eleganti ville private, da condividere con i propri familiari senza che ci sia il problema della distanza di sicurezza. In Italia saranno privilegiate ville lussuose e dimore storiche, in luoghi ameni, che possano offrire servizi di pulizia e di igienizzazione di alto livello, proprio come negli hotel di lusso. Sul Lago di Como, si possono prenotare le ville da Simone Majeli, co-founder & property manager di RentAllComo, che dopo aver ospitato gli opertori sanitari e testato protocolli di pulizia e sanificazioni, ora accoglie viaggiatori altospendenti in gran parte italiani: “Possiamo garantire tranquillità e sicurezza i nostri ospiti, che abituati a scegliere mete lontane ora preferiscono non allontanarsi e desiderano trascorrere anche un mese in una villa privata con i propri familiari”, ci ha detto.
E poi si possono scegliere luoghi senza tempo, come Palazzo di Varignana, nella campagna emiliana, circondato da un giardino inserito nel prestigioso network Grandi Giardini Italiani, che riaprirà dal 29 maggio. Oltre alle 150 camere del corpo principale, include tra le altre, Villa Amagioia, due lussuosi appartamenti che possono diventare una lussuosa villa da 450 mq. Nel Belpaese, intanto, l’ospitalità cinque stelle lusso è pronta ad offrire i migliori servizi, il tutto garantendo sicurezza, sanificazione, prevenzione, controllo.
Ad oggi il segmento è penalizzato dalla mancanza del mercato straniero, resiste e scommette sulla clientela italiana: “L’Italia è un Paese importante per The Leading Hotels of the World: 60 dei circa 400 alberghi della collezione sono in Italia”, ha spiegato Federica Damiani, direttore per il Belpaese del prestigioso circuito di alberghi, in un’intervista al Sole24Ore, aggiungendo: “Quest’anno forse dovramo fare a meno di americani, asiatici e russi mentre svizzeri e tedeschi arriveranno con auto propria. Ad oggi il 40% delle prenotazioni arriva dagli italiani che hanno deciso di riscoprire le bellezze del nostro Paese”. Tra le strutture più richieste spiccano il Grand Hotel Miramare a Santa Margherita Ligure, il Grand Hotel Quisisana a Capri e Borgo Egnazia in Puglia. E ancora, le “fughe in campagna” come a L’Andana in Toscana oppure nelle città d’arte come al Bauer Palazzo a Venezia.
A farle eco è Danilo Guerrini, delegato Relais & Châteaux Italia e maître de maison di Hotel Borgo San Felice, nel cuore del Chianti Classico, in provincia di Siena, spiegando come la dimensione ridotta delle camere, in media 34 per ogni dimora (49 in Italia e 580 nel mondo, ndr), riduca i tempi di preparazione alla riapertura. “Ci focalizzeremo sul mercato domestico”, ci ha detto, “Per accogliere i nostri ospiti in sicurezza, siamo partiti dal documento trasmesso a fine marzo dall’OMS e poi ci siamo affidati a Bureau Veritas, azienda leader nel settore delle certificazioni, con l’intento di elaborare un nostro protocollo da applicare a tutte le dimore”.
Per la stagione alle porte, hanno già pensato a nuove attività come Le Route du bonheur, che riporta in realtà indietro nel tempo, all’origine di Relais & Châteaux, nel 1954. Sul Lago di Como è sempre stata una meta prediletta del mercato straniero, soprattutto anglofono, americani, inglesi e australiani in primis, il Grand Hotel Tremezzo, cinque stelle lusso che quest’anno si preparava a celebrare 110 anni di storia con una festa sontuosa organizzata con il budget che la famiglia De Santis, proprietaria dell’hotel, ha messo a disposizione per supportare gli Ospedali locali impegnati nell’emergenza Covid 19.
“Pensiamo di riaprire tra giugno e luglio”, ci ha detto Valentina De Santis, ceo del prestigioso albergo, “il nostro target saranno principalmente gli italiani, di tutta la Penisola, non appena verranno aperti i confini regionali”, ha aggiunto. In Franciacorta, è padrona di casa de l’Albereta, Carmen Moretti, è titolare anche de L’Andana, nel cuore della Maremma toscana, pronti a riaprire dal primo di giugno: “A tutti vogliamo dire che viaggiare in Italia sarà sicuro e l’accoglienza ai massimi livelli, anche se con alcune limitazioni. Da sempre lavoriamo più con la clientela italiana e questo in parte oggi ci aiuta, attendiamo i russi solo dai primi di luglio. Da sempre carta vincente sono il servizio riservato e personalizzato e gli spazi di cui disponiamo sia all’interno con ampie stanze sia soprattutto all’esterno”, ha spiegato sempre al Sole. La famiglia Moretti, tra l’altro, è una delle sette grandi famiglie dell’hôtellerie italiana che si sono unite per dar vita a “La vacanza che verrà”, il progetto ispirato a quella realizzata dall’albergo Posta Marcucci di Bagni Vignoni, sempre in Toscana, che ha come fine prendersi cura in primo luogo degli operatori in prima linea nella lotta contro il Covid 19.
A prender parte all’iniziativa sono anche l’hotel La Perla di Corvara, Hotel Plaza e De Russie, Hotel Byron di Forte dei Marmi, Cristallo Resort & Spadi Cortina d’Ampezzo, Borgo Egnazia a Fasano, in Puglia, Hotel Il Pellicano di Porto Ercole. L’interno dell’iniziativa è offrire ospitalità gratuita con una proposta personalizzata per ciascuna struttura. “Servono nuovi occhi per guardare al futuro, il mio compito è traghettare l’azienda verso il cambiamento. Sono fiduciosa, torneremo a viaggiare, partendo dal nostro bel paese, l’Italia”, sostiene Cinzia Primatesta Cannavacciuolo, manager di successo, mamma di due figli e moglie di Antonino Cannavacciuolo, che tira le fila del Gruppo Cannavacciuolo, un impero nato sul Lago d’Orta con il Relais Villa Crespi, dimora storica trasformata in hotel cinque stelle lusso e inserita nel circuito Relais & Châteaux, sede del bistellato Ristorante Antonino Cannavacciuolo. Un impero che oggi conta anche due bistrot 1 stella Michelin, a Torino e Novara, il Banco a Vicolongo (definito uno smart-gourmet d’autore) e l’Laqua Charme & Boutique a Meta di Sorrento, sei camere affacciate sul mare con area benessere, che dispensa massaggi esclusivi a base di materie prime del territorio. Un’offerta a tutto tondo che fa dell’accoglienza, familiare e genuina, un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo.
Un paradigma che inevitabilmente cambierà, secondo lei, ma il cambiamento porterà ad una rinascita e ci permetterà di guardare con nuovi occhi la bellezza che abbiamo intorno, partendo dall’Italia. “È un rapporto speciale, quello che si crea con gli ospiti che scelgono il Relais Villa Crespi e Laqua Charme & Boutique, grazie alle loro raccolte dimensioni e al carattere stesso del management e di Antonino”, ci ha spiegato, “Nei prossimi mesi, giugno, luglio e agosto, le prenotazioni reggono”, ha aggiunto, e in tema di prevenzione: “Collaboriamo già da cinque anni con un’azienda specializzata nell’offrire sanificazione in tutti gli ambienti; tutte le nostre camere sono 100% bio allergy-free”. Quando riapriranno? “Stiamo valutando e preparando le aperture, ma l’ultima decisione non spetta a noi. Riapriremo in base alle direttive e alla reale sicurezza di ogni singola esperienza, nel pieno rispetto dell’ospite e del nostro staff. Non vediamo l’ora di accogliervi, se e quando lo permetteranno, noi non mancheremo di dare di nuovo vita all’ospitalità del Gruppo Cannavacciuolo”, ha concluso.
Simbolo dell’ospitalità partenopea, apprezzato per la cucina stellata del ristorante Il Comandante, regno dello chef Salvatore Bianco, l’hotel Romeo di Napoli è pronto ad accogliere gli ospiti con un presidio medico in hotel e il programma “ROMEO Special Care”, operativi dal 29 maggio, il progetto che ha l’obiettivo di garantire la sicurezza degli ospiti e del personale, nel rispetto delle misure sanitarie indicate, e anche di più. Di pari passo è stata incentivata la sanificazione, che viene fatta ogni 24 ore nelle camere e negli ambienti chiusi, ogni 2 ore nel centro benessere e nell’area fitness; i bagagli e gli abitacoli delle autovetture vengono disinfettati ad ogni utilizzo. Prenotazioni aperte dal 1° giugno per l’elegante Capri Palace, cinque stelle che oltre ad accogliere il jet set internazionale, è un riferimento per i big spender italiani che soggiornano nelle mega-suite con piscina privata.
Appena oltre i confini nazionali, infine, il Principato di Monaco è un’isola del lusso che non si ferma a causa del Covid. “Parlo con i clienti ogni giorno per rassicurarli. Vedendo in prima persona tutti i processi che abbiamo aggiunto, pensano che le cose siano ben fatte e si sentano sicure. Vedono che abbiamo spostato le cose per creare più spazio, vedono le persone che puliscono ovunque tutto il giorno, quindi sono totalmente fidate ”, spiega Frédéric Darnet il general manager del Monte-Carlo Bay Hotel & Resort, uno degli hotel del gruppo nel Principato di Monaco, attualmente aperto insieme all’Hotel de Paris. Garantiscono totale privacy anche i Private Retreats di Four Seasons Hotels and Resorts, una nuova esperienza di lusso che apre le porte di alcuni fra i più esclusivi immobili di design al mondo, garantendo l'iconico servizio del gruppo e la più totale privacy. Si sceglie tra 750 ville in 21 selezionate destinazioni internazionali, vicino agli hotel del Gruppo per poter usufruire di tutti i servizi cinque stelle firmati Four Seasons, con cucine completamente attrezzate, piscine private e un team dedicato per esaudire qualunque desiderio. Tra le Private Retreats più esclusive, spicca il Four Seasons Private Island at Voavah, nell'atollo di Baa, la prima isola privata del Gruppo a uso esclusivo di un solo ospite e dei suoi accompagnatori.
Nel cuore della World Biosphere Reserve dell’UNESCO, offre 7 suite, una Spa all'avanguardia, un centro immersioni e una Beach House dotata di un salotto open air, sala da pranzo, cucina, pool deck, palestra, libreria e lounge. Il non plus ultra.
(FINE PRIMA PARTE)